mutanti

giochi al massacro


”Accetteresti un incontro al buio?““con chi? ““Ma se è al buio non puoi sapere con chi, sciocchino…ma ti puoi fidare di me: è una persona che conosco!”non so cosa mi avesse spinto a fare al mio amico una domanda del genere..in effetti in questo periodo ho degli sbalzi di umore, se così si possono definire, che mi portano a seguire l’istinto, anche se la ragione si oppone sempre….Vivere pericolosamente sul ciglio del burrone è ciò che voglio fare. E spero di scivolare e di provare finalmente dolore….Gli accordi erano presi: solito locale, gestori compiacenti e angolo appartato. Laura, che fisicamente mi somiglia, almeno nelle misure, indossava una camicia di seta bianca, gonna e sandali alti neri. Foulard a coprire i capelli e occhiali scuri, aspettava al tavolino, semplicissima e misteriosa. Arriva Giorgio e sfodera il suo sorriso angelico e assassino. Poche parole ma gesti morbidi…in fondo lo sanno entrambi perché si trovano lì…. Laura gli chiede di seguirla, presto che non c’è tempo. L’amo è stato gettato. Scambio di persona. Stanza buia. Sono io ora. le mani addosso per imparare a conoscerci…..”Baci come piace a me” mi dice. E a me piace?. Se sapesse……ma non sa, altrimenti non oserebbe mai mettere a repentaglio la nostra amicizia. Perdermi. Perché ci perderemo, questo è sicuro, tra odori e sapori violenti. Vorrei dirgli di fermarsi, che sono io, ma ormai è troppo tardi e aspetto di sentire il “click” nel cervello che mi sprofonda in un’altra dimensione nella quale il mio corpo è solo ricettacolo di sensazioni. Gli mordo il labbro baciandolo, poi mi blocco, chiedendogli scusa. “Continua” mi dice…. “Continua?” un dubbio si insinua…..D’un tratto mi rendo conto della follia che sto facendo……tutto precipita, pur se rimaniamo in piedi. L’orgasmo non può che essere frettoloso e banale. Ed ora? Non ho pensato al “dopo”…Che faccio, scappo? D’un tratto mi guarda, mi riconosce e: “Meno male che sei tu tesorino, sono contento che non lo rifaremo mai più.” Non gli ero piaciuta per nulla…..