mutanti

Mutazioni


 Quando ero bambina davanti a casa c’erano i negozi. La verdura e la frutta la compravamo da Ciro, il greco, un omone burbero dall’accento esotico, tutto baffi. Non si toccava nulla, non era educato, non si faceva: mamma gli chiedeva un chilo di pesche, o fragole, o verza, o insalata e si usciva coi sacchetti marroni dentro la borsa a rete della mamma che magicamente si allargava e diventava capiente come la borsa di Mary Poppins. A fianco c’era il “consorzio”. Chissà perché lo chiamavamo così. Era la drogheria. Lo gestiva una coppia: lei stava alla cassa e lui serviva. Da loro si poteva comprare ancora mezzo chilo di zucchero sfuso, che veniva avvolto nel cartoccio di “carta da zucchero”. C’erano anche i vasi di vetro con le caramelle e le “rigolizie”. Avevano una commessa alta alta, con il viso allungato, il suo nome era.. Libia.. Indossava sempre un grembiule azzurro dalle grandi tasche nelle quali infilava le mani e che nascondevano qalche caramella da regalare a noi bambini. Fingeva di non farsi vedere dai padroni e noi aspettavamo quel momento con un po’ di apprensione, ci chiedevamo se saremmo riusciti a prendere le caramelle di nascosto…….Ora al posto della drogheria c’è Gnam gnam il gelataio e Ciro se n’è andato da tempo…al suo posto ora c’è Natascia: hair stylist uomo-donna