mutanti

Pilates


Ieri ero sola a fare lezione e c’era una nuova insegnante. Sono sempre leggermente a disagio a spogliarmi, indossare indumenti da palestra e mostrarmi senza difese. Laura mi colpisce subito. In maniera positiva. Giovane, bionda, alta, tornita, una giunone dal viso dolce. Gli esercizi di Pilates sono molto semplici, quasi banali, ed i movimenti sono spesso piccolissimi, ma bisogna eseguirli con precisione, con concentrazione. Non si suda, non si sbraita, non si corre. Si lavora sulla muscolatura, consapevoli di quando il muscolo deve essere in tesione e quando invece si deve rilassare. A me pare che sia un’attività che serve al corpo, ma anche alla mente.Con la musica di sottofondo la voce di Laura guida le sequenze. Guardo il grande specchio e mi piace vedere le nostre gambe e braccia che disegnano insieme le stesse figure. Alla fine della lezione, durante il rilassamento, quando il corpo recupera e immagazzina energia, guidata dalle parole di Laura, abbandono le tensioni della giornata, della settimana, del capodanno, del natale, e i malumori più antichi ancora. Sono così serena … e piango. Laura mi abbraccia e mi mormora parole dolci. Non la rivedrò forse più. Quell’anima bella, con la sua dolcezza e vitalità, è riuscita, in un'ora soltanto, a toccarmi nel profondo, come solo una donna sa fare con un’altra donna.