mutanti

In memoria di un amore


Ti piaceva esibirmi: quando uscivamo insieme dicevi che gli uomini mi guardavano e tu spiavi i loro sguardi e vi leggevi desiderio o invidia, o chissà cos’altro. Non so se fosse davvero così, o fosse la tua immaginazione a farti pensare di essere l’uomo più invidiato, il più fortunato, l’unico che poteva passeggiare accanto a me, l’unico che poteva ricevere le mie carezze.Mi hai amato tanto, tre anni di un amore pulito e immenso Mi veneravi. Ti chiedevi perché io potessi stare proprio con te. Strega, mi chiamavi, e mi chiedevi sempre che polverina avessi messo dentro quel primo bicchiere di vino bevuto a casa mia. Io….ti ho fatto del male, ti ho allontanato. Hai sofferto in silenzio, le tue parole sono sempre state gentili, ma non volevi sapere di me, della mia nuova vita. Forse più in là, mi dicevi, ora non sono ancora pronto. Forse mi hai chiesto aiuto, ma non l’ho capito, non l’ho capito….Il tuo ultimo messaggio in segreteria diceva “Non sarai mai dimenticata, MAI”. Mi aggrappo alla speranza che gli anni della nostra felicità ti siano stati di consolazione, che tu abbia serbato ricordi sereni di me e di noi, ma per tutta la vita avrò il rimorso di non averti chiesto perdono e la maledizione di non sapere se tu hai potuto perdonarmi.