Qualcuno dei Soliti Sospetti già lo sa: mio padre ha lapessima abitudine di appiopparmi dei simpatici personaggi da scarrozzare in giro per farGLI fare bella figura con gli amici. Al raduno romagnolo del 6 gennaio è stato il turno della quindicenne di Porto Tojje: quel giorno ero a pranzo coi miei in un ristorante di Savignano assieme a degli amici (suoi) e dopo mangiato avrei raggiunto - assieme a mia sorella - una Sospetta al famoso "distributore di legno della Tamoil", mi sarei fatto raccattare (perché un vero uomo scrocca un passaggio ogni volta che può) e assieme avremmo poi trovato il resto dell' allegra combriccola a MarAIna di Ravenna (Comandante docet, anche se poi se ti devi far indicare la strada da lui rischi di ritrovarti a Cuneo).Peccato che il già citato papino, nei giorni immediatamente precedenti, avesse più volte detto all’ amico“Domenica porta anche tua figlia, che a pranzo c’ è mio figlio… poi lui nel pomeriggio deve trovarsi con degli amici: magari fanno amicizia e vanno via insieme”Tutto questo io ovviamente l’ ho saputo dopo che gli accordi erano già stati presi. E ho saputo dopo anche che si trattava della stessa figlia che quest’ estate voleva raggiungerci a Mirabilandia e che mio padre stava probabilmente organizzando il tutto per cercare ancora una volta di progettarmi il matrimonio.L' inizio non è dei migliori… nei pressi dei Lidi Ferraresi avviene l’ incontro: la ragazza piomba nella Stilo nel bel mezzo di Radio/Video dei System Of A Down ed esordisce con un “Oddio, cos’ è sta roba?”, riuscendo alla fine a convincere anche mia sorella (che pure ama i SOAD) a mettere a segno un golpe sull’ autoradio, condannandomi per il resto del viaggio ad ascoltare l’ ultimo cd della Pausini (che, l’ ho detto più volte, io non disdegno… ma la cover de “Il Mio Canto Libero” di Battisti non me la doveva fare
Post N° 169
Qualcuno dei Soliti Sospetti già lo sa: mio padre ha lapessima abitudine di appiopparmi dei simpatici personaggi da scarrozzare in giro per farGLI fare bella figura con gli amici. Al raduno romagnolo del 6 gennaio è stato il turno della quindicenne di Porto Tojje: quel giorno ero a pranzo coi miei in un ristorante di Savignano assieme a degli amici (suoi) e dopo mangiato avrei raggiunto - assieme a mia sorella - una Sospetta al famoso "distributore di legno della Tamoil", mi sarei fatto raccattare (perché un vero uomo scrocca un passaggio ogni volta che può) e assieme avremmo poi trovato il resto dell' allegra combriccola a MarAIna di Ravenna (Comandante docet, anche se poi se ti devi far indicare la strada da lui rischi di ritrovarti a Cuneo).Peccato che il già citato papino, nei giorni immediatamente precedenti, avesse più volte detto all’ amico“Domenica porta anche tua figlia, che a pranzo c’ è mio figlio… poi lui nel pomeriggio deve trovarsi con degli amici: magari fanno amicizia e vanno via insieme”Tutto questo io ovviamente l’ ho saputo dopo che gli accordi erano già stati presi. E ho saputo dopo anche che si trattava della stessa figlia che quest’ estate voleva raggiungerci a Mirabilandia e che mio padre stava probabilmente organizzando il tutto per cercare ancora una volta di progettarmi il matrimonio.L' inizio non è dei migliori… nei pressi dei Lidi Ferraresi avviene l’ incontro: la ragazza piomba nella Stilo nel bel mezzo di Radio/Video dei System Of A Down ed esordisce con un “Oddio, cos’ è sta roba?”, riuscendo alla fine a convincere anche mia sorella (che pure ama i SOAD) a mettere a segno un golpe sull’ autoradio, condannandomi per il resto del viaggio ad ascoltare l’ ultimo cd della Pausini (che, l’ ho detto più volte, io non disdegno… ma la cover de “Il Mio Canto Libero” di Battisti non me la doveva fare