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Citazioni nei Blog Amici: 23
 

 

Post N° 161

Post n°161 pubblicato il 11 Novembre 2006 da helloween84

Ladies and gentlemen

Directly from San Bartolomeo In Bosco (FE)

UN TAPPO COL TAPPO

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Post N° 160

Post n°160 pubblicato il 07 Novembre 2006 da helloween84

Pausa caffè al bar del Mammuth. In coda prima di me ci sono un paio di ragazze

Commessa, rivolta alla prima ragazza: "Dimmi bionda"
Ragazza1: "Ciao... un caffè, grazie"
Commessa, rivolta alla seconda ragazza: "Ciao ricciolona, dimmi tutto"
Ragazza2: "Un cappuccino, grazie"

Adesso qualcuno mi spieghi perchè quando è toccato a me mi ha guardato un attimo interdetta e ha detto solo
"Caffè?"

 
 
 

Post N° 159

Post n°159 pubblicato il 25 Ottobre 2006 da helloween84

Lo so che l’ avevo già detto, ma a me i blograduni piacciono un casino.
Sembra strano, me ne sono stupito anch’ io la prima volta, ma se un momento pensi “questa è gente che non ho mai visto in vita mia, che avremo mai da dirci io e loro?”, poi bastano cinque minuti ed ecco che ti ritrovi lì a ridere come un cretino, alternando discorsi semiseri sui moderatori di Libero ad un’ interessante dissertazione dal titolo “Ecco perché al Rikolino non piacciono i baci” (dopo tanto discutere siamo giunti alla conclusione che non è vero, i baci gli piacciono, ma solo quelli di Mario. Ah no, anche Ross non gli dispiace. Eppoi è anche un fighetto, ecco).
Tra le altre cose ho scoperto che:
- Sono l’ idolo personale della Bul
- Prima o poi vuole usarmi come modello per le sue foto
- Quando la Bul ha davanti un modello non vede un figone tuttignudo e con il fringuello al vento, ma una pianta grassa
- Quindi sono il suo modello ideale (negli ultimi tempi sto assumendo sempre più le sembianze dell’ omino Michelin)
- Però vuol fare solo le foto, perché altrimenti si sentirebbe mia nonna (questa è pubblicità ingannevole! E una volta che mi son spogliato che faccio? Son freddoloso io)
- Però se Rik è gaio, la Bul è un trans (ok, resto vestito)
- MAI andare in giro per Bologna con Rik che fa la guida turistica. Pena: 534 soste in altrettanti negozi di abbigliamento (nel giro di mezzo chilometro), ognuno più tamarro dell’ altro (però non è un fighetto!)
- LadyOscar743 abita a 5 km da casa mia (infatti dopo averlo saputo ha chiuso entrambi i blog)
- Rikolino è molto meno dotato del suo cane, e per correttezza avvisa le signorine che ci provano con lui (ma l’ hai detto anche a Mario?)
- IO VOGLIO QUEL VIDEO!
- Al Comandante fa ridere la mia ELLE
- Io sembro un cartone animato
- Poi basta, perché tra un po’ mi metto a ridere come un ebete da solo davanti al monitor

QUAND’ E’ IL PROSSIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO??

 
 
 

Post N° 158

Post n°158 pubblicato il 18 Ottobre 2006 da helloween84

Era un mese che volevo farlo... non potevo sopportare di essere stato sfidato così, pubblicamente.
Solo che, tra una roba e l' altra, non ci riuscivo mai... una volta perchè avevo la videocamera con le batterie scariche, un' altra volta perchè, pur avendo caricato le batterie, non avevo i cd in macchina... insomma, per un motivo o per un altro non ero ancora riuscito a rispondere all' offensiva. Ma l' era dell' anarchia è finita... Firpo nasconditi finchè sei in tempo, perchè il VERO cantante della community è finalmente tornato, e non ha intenzione di farsi spodestare dal primo che passa (soprattutto se questo primo che passa si registra mentre canta i Manowar e poi si va a comprare i boxer da Intimissimi).

Scarica Ellouin84 - Live In Migliarino (e dintorni) 2006
(e se vuoi, puoi anche fare il karaoke! Maial, ma quanto sono figo? immagine)

Siori e siore, venghino e votino!
Ne resterà soltanto uno immagine

(oh... è più forte di me. Io se non perdo la mia dignità un giorno sì e uno no, non mi diverto)

 
 
 

Post N° 157

Post n°157 pubblicato il 06 Ottobre 2006 da helloween84

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Felicità
è tagliarsi i capelli
con l' m3 power
la felicità

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Post N° 156

Post n°156 pubblicato il 30 Settembre 2006 da helloween84

Suonerà un tantino azzardato, ma sento di non dire niente di falso o esagerato se dico di aver appena passato i tre giorni più belli della mia vita. Certo, magari è quantomeno macabro, dato che si è trattato di tre giorni passati in ospedale, ma vi assicuro che è la verità.

Qualche mese fa una telefonata sul cellulare mi coglie nel bel mezzo del mio usuale cazzeggio in aula studio all’ università, informandomi che forse sono compatibile con un paziente in attesa di trapianto di midollo. Ero iscritto dal 2003 all’ ADMO e mi era stato detto che le probabilità per un paziente di risultare compatibile con un donatore sono di uno a decine, centinaia di migliaia, e che per questo motivo la maggior parte della gente che si iscrive non viene mai chiamata a donare. Dopo una telefonata del genere posso assicurare che ci si sente veramente euforici, e si muore dalla voglia di fare tutte le analisi necessarie a verificare la piena compatibilità per poter davvero dare una mano a questa persona (che purtroppo rimane “invisibile”, nel senso che, per evitare ricatti del tipo “io ti ho dato il midollo, tu adesso mi paghi” non ti viene mai comunicato il nome o altri riferimenti simili).
Passano qualche mese e qualche prelievo, e finalmente mi viene detto che sono totalmente compatibile con questo ragazzo, che a quanto pare è un mio coetaneo della zona di Milano e che risponde al nome di C.V. (non so e non saprò mai altro di lui). A questo punto vengo mandato in quel di Bologna per questa fantomatica “idoneità”, che altro non è che un colloquio con la commissione di medici che farà l’ intervento, in cui mi viene detto tutto quello che succederà nei tre giorni di ricovero, dai prelievi all’ intervento fino ad arrivare alla dimissione.
Data del ricovero: martedì 26 settembre. Giorno dell’ intervento: 27 settembre. A casa il 28.
Martedì mattina parto dalla stazione di Ferrara assieme alla responsabile del Registro Donatori della provincia, che è anche la persona che fino ad allora mi ha costantemente seguito per telefono, chiamandomi anche 5 o 6 volte per chiedermi se mi ricordavo che l’ indomani avevo un prelievo (e io non rispondevo perchè stavo al lavoro… Teresa santa subito). Nel giro di una quarantina di minuti siamo al S. Orsola. Qui mi viene mostrata la mia stanza (c’ ho pure la tv e il videoregistratore, mi par d’ essere in albergo) e dopo un prelievo, una misurazione della pressione e poche altre formalità vengo lasciato libero di farmi un giretto per la capitale dell’ Emilia Romagna (Rinculino docet) fino a sera (beata ingenuità… mica lo sanno loro che io mi perdo pure dietro casa mia).
Preso contatto con il sopracitato Rikolino, ci incontriamo al capolinea del suo autobus in Piazza Cavour (come ci sono arrivato non lo so… fatto sta che ci siam trovati) e lui mi porta a fare un giro panoramico di Bologna alla ricerca delle sue numerose fans (lui sì che è braccato da stuoli di donnine, che tra l’ altro gli fanno pure le dichiarazioni sull’ autobus… devo confessare che un po’ sono invidioso immagine). Verso le 18 faccio ritorno in ospedale, alle 18.30 cena (io a quell’ ora di solito faccio merenda, ma dopo un paio di giorni ti ci abitui). La sera fatico un attimo a prendere sonno e mi faccio qualche giro per i corridoi del reparto chiacchierando con le infermiere di turno, poi verso le 23 mi spalmo definitivamente sul letto. Alle 23.02 e 24 secondi già ronfo come una segheria.
La mattina dopo sveglia alle 6.30. Doccia, poi mi dicono “Adesso arrivano i portantini e ti portano giù in sala operatoria” “Ok, io sono in camera”. I portantini ovviamente sono arrivati alle 8 (io ero a digiuno dalla sera prima e devo dire che il pensiero di un blitz al bar e di un assalto allo cabaret delle paste mi ha sfiorato più di una volta, ma ero sorvegliato attentamente da un commando di infermiere pronte a tutto pur di fermarmi, ho dovuto desistere).
Finalmente arriva il mio mezzo di locomozione (voglio passare tutta la vita deambulando in barella… è una figata) e vengo portato in sala.
“Devo metterti quest’ ago per la flebo, ti farà un po’ male”
“Ah”
L’ anestesista comincia a disinfettare e massaggiare il punto in cui infilerà l’ ago
“Ti faccio male?”
“Per ora no, ma mi fido poco di lei”
Mi infilano l’ ago nella mano (ahia), poche altre parole scambiate con i medici poi non mi ricordo più niente… l’ anestesia è subdola, bastarda et silenziosa.
Al risveglio sono ancora in sala operatoria, e la rottura di scatole più grande, per rendere l’ idea, è proprio l’ ago nella mano, perché nella zona del prelievo (tra il Sacro Sederino e la schiena) ho solo un vago fastidio, come quando prendi una botta e ti si fa il livido, niente di più.
Ancora mezzo intontito vengo riportato in camera e ci trovo il mio collega e compagno di stanza, arrivato qualche ora prima. Nicola ha fatto il prelievo il giorno dopo di me (quindi giovedì), ci siamo conosciuti durante i controlli per la compatibilità con i rispettivi pazienti. 28 anni, matto come un cavallo… si è sposato qualche mese fa e credo che non se ne sia ancora del tutto convinto (“Stato civile?” “Celib… ehm, no. Com’ è che si dice quando uno è sposato?”). Passo la giornata chiacchierando con lui, guardando la tv e andando in bagno ogni 15 minuti: le quattro sacche di zuccheri che mi hanno dato via flebo fanno il loro effetto. Alle 11.30 a lui portano il pranzo: “Ascolta… se vuoi vado fuori in corridoio a mangiare, non voglio mangiarti in faccia mentre tu non puoi toccare niente fino a stasera” “Nono, mica me ne frega niente, io non ho neanche fame”. Nel pomeriggio lui è lasciato libero come me il giorno prima, perciò mi dò al sonnecchiamento selvaggio fino alle 18.30, quando arrivano i miei a trovarmi. Per qualche ora parlo di cose che per la maggior parte non mi ricordo (mentre ricordo perfettamente il primo pasto solido dopo 20 ore e passa di digiuno… anche se le due sacche di sangue (mio, lasciato in “deposito” al Centro Trasfusionale di Ferrara solo una quindicina di giorni prima perché mi fosse poi reinfuso subito dopo la donazione… pure lì ho trovato due medici ed un infermiere spettacolari) e quattro sacche di zuccheri mi avevano impedito di sentire la fame fino a quel momento, la cena è sempre la cena: pasta in brodo, pizza e macedonia. In tre giorni di ospedale, pur avendo mangiato relativamente leggero, non ho mai mangiato male) poi alle 20 loro se ne vanno a divertirsi nel traffico di Bologna, mentre io mezz’ ora dopo mi libero finalmente del fido compagno TrespoloDellaFlebo, che fino a quel momento avevo odiato con tutte le mie forze (provate voi ad andare in bagno tre volte ogni ora portandovi dietro tutte le volte un palo con le ruote, tra l’ altro di venti centimetri più alto della porta). Alle 21.30 rientra Nicola, si guarda insieme la figura di merda dell’ Inter poi io, sfiancato da una giornata di prigionia sul letto (e finalmente libero dal legame di sangue che mi univa al trespolo) vado a fare i miei venti minuti di su e giù per i corridoi del reparto BCM, sempre rompendo le balle alle infermiere di turno (che già devono fare il turno di notte, poi gli tocca pure sopportare le mie chiacchiere… ma questo non dorme mai?).
La mattina dopo tutta la procedura tocca a Nicola (muhuhahahAHAHAH immagine), mentre io vengo comunque svegliato per un prelievo di controllo (il terzo o quarto nel giro di due giorni… alla fine avevo un braccio che parevo un veterano di siringa e cucchiaino), poi ovviamente non riesco a riprendere sonno e (indovinate un po’?) me la giro per i corridoi mentre lui se ne va a fare la doccia. Passo davanti alla cucina, dove le infermiere che in quel momento finivano il turno stanno facendo colazione assieme a quelle che a quell’ ora cominciavano, loro mi vedono e mi invitano dentro a prendere un caffè. Non mi stancherò mai di dire che in tre giorni lì dentro sono stato servito, coccolato e riverito in tutto. Non so, sarà che chi fa questo mestiere deve essere per forza gentile e cordiale con i pazienti (tra l’ altro in quel reparto sono ricoverate pure persone che il midollo lo devono ricevere, e che prima del trapianto devono subirsi la chemioterapia, e dopo rimangono in riabilitazione per mesi) ma queste sono persone davvero eccezionali. Una di loro mi fa “Mirko, io smonto adesso, per cui non ci vediamo più”. Dio solo sa quanto mi sia dispiaciuto doverla salutare… io un salto lì dentro a trovarle prima o poi ce lo rifaccio, ci ho lasciato il cuore.
Nel frattempo i portantini arrivano per il mio compagno di avventure (però questa volta loro sono in orario e lui è ancora sotto la doccia immagine). Partito lui, per me rimane solo il tempo di una doccia, un’ occhiata con annessa medicazione alla zona del prelievo e un questionario (come si sente oggi, accusa dolori particolari, come ritiene di essere stato trattato durante il ricovero, eccetera), poi mi viene data la lettera per la dimissione. Ma si sa, io sono un rompiballe, per cui chiedo se posso continuare ad occupare la stanza fino a dopo pranzo, dato che i miei non possono venirmi a prendere la mattina. La caporeparto mi risponde che non c’ è nessun problema. Verso le 10.30 Nicola torna dalla sala operatoria. Pure lui è come nuovo, sembra rientrato più da una serata con gli amici che da un prelievo di midollo osseo (se non fosse che, uscendo con una mise VestagliaCuffiettaESottoIlVestitoNiente, forse avrebbe qualche difficoltà a rientrare a casa, se non con un paio di braccialetti nuovi e accompagnato da due signori in vestito scuro e cappello). Si fanno due chiacchiere, poi mi arriva il pranzo: “Vuoi che vada fuori a mangiare? Non voglio mangiarti in faccia…” “Vai a cagare” immagine.
Dopo il pranzo faccio la valigia, saluto lui, le infermiere e me ne vo a prendere il taxi (pagato dall’ ADMO) che mi riporta in stazione a Ferrara. Lì trovo i miei e me ne ritorno a casa.

Ho fatto questa “cronaca minuto per minuto” per far capire quanto ridicolo sia il disturbo per una persona “sana” che abbia la possibilità di donare un po’ di sé stesso a chi, quel “po’ di te”, magari lo aspetta da anni. Certo, qualche timore c’ è sempre, ma quando ricevi una telefonata che ti dice che probabilmente tre giorni del tuo tempo possono servire a salvare una vita questi timori non ti passano nemmeno per la testa, semplicemente non ti poni il problema di accettare o rifiutare. Per me è stato così.
I donatori di midollo in Italia sono poco più di 300.000, in tutto il mondo sono solo una decina di milioni. Questo, considerando le poche possibilità che un paziente ha di trovare un donatore compatibile, dà l’ idea di quanto bisogno ci sia di sensibilizzare le persone e pubblicizzare queste associazioni.
Il “mio” paziente è un ragazzo della mia età malato di leucemia. Il giorno dopo la mia visita a Bologna per l’ idoneità, la sua famiglia ha ricevuto per telefono la notizia che c’ era un donatore di midollo compatibile e disponibile. Ci ho provato ad immaginare cosa possono aver provato in quel momento, ma non credo e non pretendo di esserci riuscito. La Teresa (che è sempre la signora che mi ha accompagnato in tutta questa faccenda, dalla prima telefonata fino a ieri, quando via sms mi ha chiesto come stavo e mi ha informato che Nicola è andato a casa tutto intero) mi ha già detto che, se mi interessa, l’ ADMO mette a disposizione dei moduli tramite il quale contattare il proprio paziente: tu scrivi la tua lettera lì sopra, questi moduli passano una sorta di “censura” che elimina gli eventuali riferimenti che potrebbero identificarti (io ad esempio non posso firmarmi con il mio nome e cognome, perché verrebbe meno l’ anonimato) e vengono inviati al Centro Trapianti in cui è stato ricoverato lui, che provvede a farli arrivare nelle sue mani. Se lui decide di rispondermi avviene la stessa cosa al contrario. Non vedo l’ ora di farlo, perché questo ragazzo mi ha dato la possibilità di sentirmi per la prima volta in vita mia veramente utile a qualcuno (suo malgrado, poveretto… lui, avesse potuto, credo che ne avrebbe fatto volentieri a meno). Lui giovedì pomeriggio ha ricevuto il midollo, io adesso aspetto di sapere come gli andrà. Perché se io ho finito, per lui tutto è appena cominciato.
Questa è un’ esperienza che ti segna per la vita… non solo per la donazione in sé (mi è stato detto che la donazione è un atto di straordinario egoismo… trovo sia vero, perché non nego che il primo sentimento che provi sia l’ orgoglio di aver aiutato qualcuno, che altro non è se non la felicità di aver fatto qualcosa che ti permetta di essere contento di te stesso. Solo dopo vengono la speranza che al tuo “amico senza nome” vada tutto per il meglio e la voglia di avere al più presto sue notizie) ma anche per le persone straordinarie che incontri in ospedale, sempre lì a chiederti come stai e se hai bisogno di qualcosa, sempre disponibili a scambiare due chiacchiere o a rispondere alle tue domande, e sempre pazienti quando devono rifare la stanza e tu sei ancora seminudo e chiedi cinque minuti per vestirti e sgombrare il campo. Direi di no, questi tre giorni non credo di potermeli dimenticare troppo facilmente.

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(Nella foto: la piccola infermierina immagine)

 
 
 

Post N° 155

Post n°155 pubblicato il 15 Settembre 2006 da helloween84

Dopo tanto tempo il bar di ingegneria torna a far parlare di sè su questo blog (non è vero, ne ho parlato meno di due mesi fa, ma mi piaceva come introduzione al post): dopo essere stato chiuso per un mese e rotti causa pausa accademica estiva, l' esercizio in questione ha riaperto lunedi.

E FINALMENTE con dei nuovi gestori!  
Allora, per quanto io non abbia ancora avuto molte occasioni per testarlo, butto qua le mie prime impressioni:

- Non dico che il personale sia raddoppiato, ma quasi... adesso non devi piantare la tenda di fronte al banco dei panini prima di poter sperare di essere ascoltato
- I nuovi commessi/e hanno finalmente un' anima! Ti sorridono e addirittura, nei momenti di minore calca, CHIACCHIERANO CON TE!  (però devo confessare che il caro vecchio DragoTerminator avvitato dietro alla cassa un po' mi manca già)
- E' rimasta la commessa simpatica (quella dei 190 kg di simpatia) e se n' è andata la temibilemogliedelpadrone
- I tipi di panini e cibarie assortite in vetrina è aumentato da 10-15 che aveva il Drago ai 124762 attuali. E tutto questo senza aumentare le dimensioni del banco (il che, tradotto in termini semplici, significa che passi più tempo a decidere cosa mangiare che a fare la coda alla cassa, sederti al tavolo e consumare il tuo pranzo)
- il numero dei tavolini è aumentato di una volta e mezza, quindi avviandoti verso il bar in orario di punta (13.30-14) non hai più la triste certezza di doverti andare a cercare un tavolo in aula per mangiare


VOGLIO TORNARE A LEZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

 

 
 
 

Post N° 154

Post n°154 pubblicato il 03 Settembre 2006 da helloween84

A me sti scoppiati qua piacciono sempre di più... sisi 

 
 
 

Post N° 153

Post n°153 pubblicato il 30 Agosto 2006 da helloween84

La piccola salumiera!  

 
 
 

Post N° 152

Post n°152 pubblicato il 18 Agosto 2006 da helloween84

Ellouin quest’ anno ha fatto il ferragosto alternativo… La tradizione nella mia compagnia infatti è millenaria: programmare il falò in spiaggia con un mese d’ anticipo, poi andare ai lidi completamente disorganizzati: niente legna per accendere il fuoco, niente coperte, niente viveri… ogni anno ci si ritrovava puntualmente a

1. cercare disperatamente qualche ramo in pineta
2. farsi beccare dalla forestale
3. ridursi a pregare davanti ad un paio di ramoscelli rimediati chissà dove, sperando che si accendano perché si sta morendo di freddo

Ma quest’ anno si è detto
BASTA alla disorganizzazione
BASTA al kit del piccolo boscaiolo abusivo
BASTA alle bestemmie della mattina di ferragosto, quando ci si rende conto che si è passato la notte a battere i denti rannicchiati in spiaggia con 10 gradi e la magliettina a maniche corte, quando invece a quell’ ora potevamo essere nel nostro bel lettino a sbavacchiare sul cuscino ronfando allegramente

(Prodi, mi fai una pippa… mò mi candido alle prossime elezioni)

Quest’ anno il ferragosto lo si è fatto a Mirabilandia. Però, per non sconvolgere troppo le cose, lo si è deciso solo due giorni prima.
“Sisi, lunedì sera ci troviamo solo per metterci d’ accordo sull’ora, così poi andiamo a dormire presto e ci si sveglia riposati”
Ovviamente lunedì sera nessuno aveva voglia di andare a dormire, per cui tra un giro per il lido degli Estensi e qualche (354) partita a calcino si son fatte le 3.
Monica: “Oh, ma alla fine domattina per che ora ci troviamo?”
Micol: “Boh, facciamo verso un quarto alle 9 in piazza… puntuali però, chissà quanto traffico ci sarà il giorno di ferragosto”
Zacca, sottovoce a Helloween: “Questi son matti, io c’ ho sonno… facciamo che passo da te per le 9, poi vediamo”
Risultato: alle 8.30 mando un messaggio a Zacca per chiedergli una cosa… dopo 10 minuti l’ omino risponde. Per le 9.10 arriva davanti a casa mia e fa “Fortuna che mi hai svegliato te, altrimenti a quest’ ora ero ancora a letto”.
Contro ogni previsione, comunque, la strada non è troppo trafficata e si arriva a destinazione in tempi piuttosto ragionevoli. Com’ era ovvio comunque il sottoscritto, appena appoggiate le chiappe sul sedile posteriore dell’ Opel Corsa, si addormenta di colpo, per poi risvegliarsi magicamente in quel di Savio (oh, la macchina a me fa questo effetto, anche quando guido io).
La giornata trascorre felice e spensierata, tra un giro sul Katun e un panino con la mortadella.

Momenti topici:

- Helloween, la sorella di Helloween, la Micol e la Monica stanno facendo i cretini, quando si accorgono che una bambina li osserva incuriosita. Allora Helloween la guarda e gli fa “non ti preoccupare, lo sappiamo già che non siamo normali”. A quel punto l’ espressione della bambina si rabbuia e lei si mette una mano davanti alla faccia per non guardarmi.

- Helloween sta rompendo le balle a sua sorella da un’ ora perché vuole farle provare il Katun. Lei, che di solito ha le vertigini anche sulla giostra dei cavallini, da un’ ora sta dicendo di no, che lì sopra non ci mette piede. Alla fine la convinco, probabilmente grazie alla frase “Tranquilla, non è capitato quasi mai che volasse via qualcuno”. Finito il giro, il bis e il tris (ci aveva preso gusto) lei guarda la giostra funzionare e fa “Ma io sono salita lì sopra??”. Finirà per confessare di aver tenuto gli occhi chiusi per tutto il tempo.

- Giusto per infilare un intermezzo tranquillo tra il Katun e le Torri Gemelle, si decide di fare un salto nella fantomatica “Ghost House” (o qualcosa del genere). Ovviamente l’ attrazione finisce per assomigliare incredibilmente al Tunnel dell’ Amore (e sinceramente il tunnel dell’ amore assieme al mio migliore amico e mia sorella non era nella mia lista delle cose da fare prima di morire): qualche ramo che cade, la sagoma di uno zombie che si alza cigolando da terra… improvvisamente ho l’ illuminazione: “alla prossima faccio un urlo, così spavento quelli del carretto dietro al nostro che si aspetteranno chissà cosa”. Dalla tenebra emerge una figura che fa “oooohh”. Ellouin urla come un deficiente, raggiungendo frequenze che Michael Kiske nemmeno si sogna di notte… poi si accorge che la figura che ha fatto “oooohh” era una ragazza, alla quale probabilmente sono saltate un paio di coronarie (ma io mi chiedo… che cacchio di lavoro fa certa gente? Sai che palle questa a stare otto ore chiusa in una bara e saltare fuori facendo oooohh ad ogni carrettino che passa? Secondo me sono stato l’ unica soddisfazione della sua giornata, avrà pensato “finalmente qualcuno che riesco a spaventare”)

- Vagabondando alla ricerca di cibo io e Mattia capitiamo casualmente davanti ad un cartello che indica la strada per un’ attrazione chiamata Katapult. Osservato che probabilmente è una giostra nuova di quest’ anno, ci si butta nella ricerca. Alla fine ci ritroviamo davanti ad un vagoncino che gira su un circuito di pochi metri, ma che in quei pochi metri concentra non uno, ma due giri della morte… ovviamente ci si Katapulta in fila per provarlo. Quando ormai il nostro turno è imminente (dopo tre quarti d’ ora buoni di coda) la giostra viene improvvisamente fermata e i passeggeri fatti scendere: i binari traballano troppo. Dopo dieci minuti di giri di prova a vuoto (senza passeggeri), gli altri che sono con me decidono di andare via, non troppo convinti di voler salire ancora. Il sottoscritto viene trascinato via urlante (“Chissenefrega se cadeeeee, se salgo lì sopra poi posso anche morire feliceeeeeeeeee!!!”)

- Attorno alle 22 mi squilla il telefono: mio padre.
“Dove siete?”
“Siamo in coda per salire su una giostra”
“Ancora a Mirabilandia? Oh ricordati che stanotte alle 2 devi venire al forno… qua c’ è una che avrebbe voluto venire con voi, ma poi si vergognava perché non conosce nessuno”
“E chi è?”
“Una ragazza… ti vuol conoscere”
Alla fine vengo a sapere che è una quindicenne che i miei hanno incontrato in montagna assieme ai genitori, alla quale mio padre ha raccontato chissà che cosa sul suo bellissimo e simpaticissimo figlio, e che gli ha dato il numero di telefono facendosi promettere che l’ avrei chiamata… ora, ok che a vedermi non sembrerebbe, ma come faccio a spiegare a mio padre che ancora non sono arrivato a questo livello di disperazione?

 
 
 

Post N° 151

Post n°151 pubblicato il 04 Agosto 2006 da helloween84

C' era una volta un simpatico e bellissimo ragazzo di nome Ellouin, che doveva andare a Ferrara per studiare Laboratorio di Sistemi Operativi con i suoi amici CicinaPasticcina ed Ermenego, altrettanto simpatici ma un po' meno belli. Avendo orari un po' particolari il nostro Ellouin, che doveva essere a casa della CicinaPasticcina per le 15.30 ma che alle 15 era ancora a tavola, finito il pranzo ed esternata la sua soddisfazione con un simpatico rutto al prosciutto crudo e yogurt alla fragola si avvia balzellon balzelloni verso la Stilo 1.6 16 valvole bianca a macchie grigio-nere che stava sotto il suo gazebo. Nel breve tragitto dalla porta alla macchina però, non può fare a meno di notare i nuvoloni neri, brutti e cattivi che si addensano all' orizzonte.
Dato che, come è noto, Ellouin è poco fur... ehm, un ragazzo ottimista, decide comunque di partire, "che tanto, ora che comincia il temporale, io sarò già bello che arrivato... e poi, due gocce non mi fanno mica paura a me, sono un figo io".
Il nostro simpatico (e sempre bellissimo) amico si avvia dunque verso la sua meta sgommando allegramente e canticchiando So What dei Metallica, finchè, dopo otto o nove chilometri, nota che la Stilo a macchie grigio-nere comincia a sbandare colpita da raffiche di vento a 400-500 km/h e pioggia fiiiiiiiiiiiiiiiiiiitta fitta fitta. Subito comincia a pensare che la Rossonia, che è la strada che sta percorrendo, è quasi interamente fiancheggiata da alberi, e che se non vuole fare la fine della zucchina è meglio che si trovi un posto dove parcheggiare nell' attesa che l' Apocalisse finisca (possibilmente in uno di quei rari tratti senza platani). Procedendo stoicamente a 20 chilometri all' ora, schivando rami, tegole e bambini che volavano, il nostro beniamino arriva finalmente davanti al cancello di una villetta e pensa "oh, ades am met chi, e se quel c' al sta chi al g' à d' il stori, ch' al viena a dirmal!" ma poi nota che altri due automobilisti hanno avuto la stessa idea, e decide di proseguire altri 2 o 300 metri in cerca di un altro spiazzo, onde evitare di doversi fermare proprio sulla strada. Il coraggioso Ellouin allora ricomincia la sua ricerca ma, dovendo passare sotto un' altra fila di alberi, cambia idea dopo 50 metri, dato che una decina di rami grossi come il suo braccio, cadendo sulla macchina, gli avevano detto che secondo loro era meglio tornare indietro. Quindi, tutto contento perchè non aveva mai fatto 50 metri in retromarcia su una strada provinciale, decide che magari può anche parcheggiare nello spiazzo di prima, perchè anche se gli tocca stare per metà sulla strada e attaccare le quattro frecce, di lì probabilmente non passerà nessuno, perchè l' unico deficiente che se ne va in giro col diluvio universale è lui. Dopo quaranta giorni e quaranta notti, quando finalmente l' ira degli dei sembra essersi placata, decide di scendere dalla macchina e vedere se anche gli altri due compagni di sventura sono sopravvissuti. Dopo una simpatica conversazione in siculo-ferrarese i nostri eroi si rendono conto di essere bloccati in mezzo alla giungla: sia davanti che dietro di loro la strada è sbarrata dai rami degli alberi, ed essendo questi rami inquietantemente simili ai tronchi, probabilmente in tre sarebbe stato difficile spostarli.
Fortunatamente si trovava a passare di lì Mosè, il simpatico autotrasportatore che scarrozzava la sua bella cisterna di latte (quello della Lola) su e giù per le lande ferraresi (il nome l' ho letto sulla targhetta luminosa che alcuni camionisti mettono nell' abitacolo). Rimediata miracolosamente una corda, legati i tronchi e liberata la strada con il tir, i nostri salutano il padrone della villetta che aveva ospitato le loro ultime vicissitudini promettendo che sì, ok, gli avrebbero offerto una cena di pesce per sdebitarsi, visto che insistiva tanto, ma adesso dovevano proprio andare.
Ellouin, che nel frattempo, dopo aver ricevuto n chiamate da suo padre ed aver sentito cadere la linea n volte, era finalmente riuscito a parlarci, decide allora su consiglio del suddetto genitore di tornare indietro e fare la superstrada, che almeno non è alberata.
Alla fine, schivati abilmente un altro paio di rami arrivati pure lì, il nostro eroe arriva finalmente dalla Lisa... bagnato, stanco, sudato ma sempre bellissimo, e soprattutto salvo.

(oh, il finale fa schifo, ma essendo arrivato fino lì solo per studiare Sistemi Operativi, direi che non poteva essere altrimenti)

 
 
 

Post n°150 pubblicato il 26 Luglio 2006 da helloween84
- Al Mammuth (aka "Polo Biologico") hanno un' aula studio grande come casa mia e soprattutto CLIMATIZZATA
- Ad ingegneria (aka "Polo Scientifico-Tecnologico", aka "Posto dove va Ellouin a far finta d studiare") l' unico posto dove si può studiare e contemporaneamente non rischiare l' arresto cardiaco d' estate è la fantomatica palazzina gialla... peccato che sia sempre affollatissima e soffra di carenza cronica di prese di corrente per attaccarci il portatile

- Il Mammuth è conosciuto anche come "il regno della patatina ferrarese"... tanto che chi ci entra per la prima volta, dopo i primi minuti di smarrimento, giramenti e torcicollo (non sai nemmeno più dove guardare) decide di andarsi a prendere un bicchiere d' acqua in bar... ma ecco la trappola infame: la barista è meglio di tutte le studentesse messe assieme
- Ad ingegneria il tasso di bimbe iscritte è deprimentemente basso...
 
- Il bar di ingegneria avrà pure i prezzi bassi, ma ci vai una volta e capisci perchè: il padrone (che secondo me non è umano ed è avvitato fisicamente dietro alla cassa) ha probabilmente una paresi facciale... mai una volta in tre anni che qualcuno l' abbia visto sorridere. Ti guarda con sufficienza (il che vuol dire che ti sta chiedendo implicitamente "cosa vuoi?") e tu gli riferisci diligentemente il tuo programma per il pranzo. Al termine di questa fase lui chiederà "Eh?" e tu ripeterai il punto precedente. A quel punto prenderà la tua banconota guardandoti male perchè non gli dai i soldi contati, e ti lancerà il resto sul bancone. Spesso e volentieri, quando il bar non è particolarmente affollato, devi aspettare circa 5-6 minuti per poter ricevere lo sguardo "cosa vuoi", perchè lui sta leggendo la gazzetta.
Poi c' è la temibile MoglieDelPadrone, che mormora incessantemente bestemmie in veneto dall' apertura del locale fino alle 18.30, cronometrando il tempo di permanenza dei clienti ad ogni tavolo "perchè c' è gente che aspetta di sedersi".
C' è stato un tempo in cui probabilmente mi ha odiato: i miei gusti in fatto di caffè vanno a periodi... ho avuto il periodo "caffè macchiato", durante il quale, dopo un periodo di rodaggio di qualche giorno, mi bastava entrare nel bar perchè la MoglieDelPadrone mi guardasse e chiedesse "macchiato?". Poi a questa domanda ho cominciato a rispondere "no grazie, me lo fai normale per favore?". Poi la fase 3: dei 2-3 caffè al giorno che prendo, ne chiedevo uno normale e due macchiati, oppure due normali e tre macchiati, seguendo la distribuzione di Poisson.
Infine fortunatamente c' è la barista simpatica: gentile, educata e sempre disponibile. 190 kg di simpatia. Ed un nome da pornostar: Luana.
- il bar del Mammuth è piccolino ma fornito, e pure lui CLIMATIZZATO. E ha pure i giornali. E, cosa che mi ha fatto innamorare di quel posto, SANNO FARE I CAFFE' SHAKERATI!!!


- Ad ingegneria le aule con pc liberamente utilizzabili sono un paio, ma la connessione internet si può usare solo per navigare all' interno della rete dell' università, e solo se si è studenti di ingegneria (noi informatici, sfollati dal dipartimento di matematica un paio d' anni fa ed abbandonati a noi stessi in quel posto infame quindi siamo tagliati fuori)
- Al mammuth ci sono diverse aule pc utilizzabili da chiunque, e per farci quel cavolo che si vuole

QUALCUNO MI DICE PERCHE' NON HO FATTO SCIENZE DELLA TERRA? 
 
 
 

Post N° 149

Post n°149 pubblicato il 16 Luglio 2006 da helloween84

Giovedì finalmente mi è arrivata la bici nuova... preso dall' entusiasmo decido di inaugurare la stagione e pianifico il seguente itinerario: partenza da Rero (CasaEllouin) - Cornacervina - Final di Rero - Formignana - Tresigallo - ritorno a CasaEllouin. Totale: 23 km. Per uno che non tocca una bicicletta da almeno un anno credo si possa tranquillamente parlare di raptus suicida, ma ero decisamente preso dall' idea di testare la bici.
Risultato: la fatica non s' è fatta sentire tanto... in compenso credo sia piuttosto urgente prendere in considerazione l' idea di cambiare sella: a parte l' harakiri a mezzo bicicletta non ho vizi particolari, tuttavia a distanza di tre giorni faccio ancora fatica a sedermi (ahia)

Un paio di giorni fa si organizza, previa riunione virtuale tramite sms, una spedizione all' Aqua Joss di Conselice (si chiama Aqua Joss o Acqua Joss? Vabbè...), parco divertimenti acquatico tra Ferrara e Ravenna.
Per carità, mi son divertito come un cretino, ma qualcuno mi deve spiegare un paio di cose, perchè ancora non riesco a capirle:
- perchè, sugli scivoli, tutti riuscivano a mantenere la posizione canonica mentre io sembravo l' imitazione goffa e scomposta di un ballerino di breakdance, ed ogni volta finivo per entrare in acqua con una parte del corpo diversa? (mai che fossero i piedi)
- perchè tutte le volte che vado al mare o in piscina, anche utilizzando una crema solare con protezione 2045, finisco per prendere fuoco? Pelata, spalle e piedi riportano ustioni di quinto grado (lo so che i gradi sono solo tre, ma se mi appoggiate una mano sulla testa vi ustionate pure voi)

Qualcuno conosce l' indirizzo di un ospizio fidato?

 
 
 

Post N° 148

Post n°148 pubblicato il 11 Luglio 2006 da helloween84

Ho scoperto che al mio cane piacciono i System Of A Down...
Lo stavo portando dal veterinario in macchina e dietro abbaiava come un disperato... mi son messo a cantare Atwa e s' è zittito... finchè non ho smesso di cantare.

Finalmente qualcuno che apprezza il mio talento...

 
 
 

Post N° 147

Post n°147 pubblicato il 23 Giugno 2006 da helloween84

Ultimamente mi è capitato di pensarci spesso, e in questi due giorni c' è stata l' occasione di parlarne anche con il Libo, Rac e la Lisa... Ormai siamo agli sgoccioli, giusto l' ultima sessione di esami insieme e poi ognuno andrà per la sua strada: chi ha la fortuna di averli finiti si metterà a lavorare sulla tesi, chi è in odore di tirocinio si farà i suoi tre mesi di (pseudo) lavoro (poco) pagato e quelli che invece hanno ancora un po' prima di vedere la luce in fondo al tunnel (cit. Encio) recupereranno gli esami arretrati in appelli sempre meno popolati da facce amiche. E gli “eletti” che decideranno di fare la specialistica molto probabilmente finiranno la triennale in tempi diversi, e difficilmente si troveranno a seguire molti corsi insieme.
Tre anni trascorsi troppo velocemente... se guardo indietro non mi sembra passato più di qualche mese dai primi giorni di lezione... Massari che prometteva un “trenta e via” a chi gli sapeva dire con che limite si calcolava il numero di Nepero, la scatoletta di gessi nascosta sopra la lavagna a Stefancich (che è alto più o meno come me, e al momento di saltare per recuperarla ne ha inesorabilmente catapultato tutto il contenuto direttamente sul pavimento), l' epico sorrisone a 54 denti di Morini dopo un “Profe, non ho capito” “Cosa non ha capito?” “Niente”  (forse l' unico sorriso della sua vita, e a guardarlo direi che dovrebbe aver abbondantemente superato la sessantina), l' effetto “clessidra” all' orario di uscita da lezione delle ragazze di Economia (la nostra aula magicamente si svuotava e il corridoio si riempiva... oh, la patatina tira)...
Una malinconia simile mi aveva preso anche alla fine delle superiori, i cui ultimi tre anni erano stati forse paragonabili a questi. Forse sono io che sono soggetto a queste cose per natura, ma adesso come allora ci sono persone con cui si è formato un legame particolare, e che mi dispiacerebbe davvero perdere di vista. E' vero, sicuramente ci sarà occasione di organizzare altre cene e serate insieme, ma non sarà assolutamente come vedersi tutti i giorni... e magari il cast delle suddette cene sarà ridotto dai numerosi impegni sabatoserali di ognuno (vedi recente tentativo di organizzare una rimpatriata coi compagni dell' itis).
Che dire? Non lo so... so solo che grazie a questi tre anni ho conosciuto persone a cui non mi aspettavo di affezionarmi così tanto, e con le quali spero vivamente di mantenere un rapporto che non si riduca ad un sms ogni sei mesi, giusto per un “come stai” di circostanza. E soprattutto so di dovere molto a due o tre di loro, perchè se non ci fossero stati, probabilmente avrei abbandonato il campo già da un pezzo. Un “grazie” scritto su una pagina web seminascosta in altre trenta e rotte mila forse non è molto, però io ci provo... dai, al massimo la prossima cena la si fa sui tavoli del forno  

 
 
 

Post N° 146

Post n°146 pubblicato il 21 Giugno 2006 da helloween84

Vibra il telefono...
Dupalle, chi è?
Sconosciuto, e ti pareva

"Pronto"
"Pronto, Pasquale?"
"Ehm.. no, sono il figlio"
"Io avrei bisogno di Pasquale"
"Beh, sa com' è, se chiama sul mio cellulare è difficile che risponda lui..."
"Ah, e dove posso trovarlo?"
"Non so, al momento sono a scuola. Provi a chiamare a casa"
"Ah va bene" TUU TUU TUU TUU

Tutti a me capitano...

 
 
 

 

Post n°145 pubblicato il 15 Giugno 2006 da helloween84



Deduzione: ragionamento la cui conclusione segue infallibilmente dalle premesse. Piuttosto che alle deduzioni come vengono intese nel linguaggio comune (generalmente si tende ad associare alla parola deduzione un ragionamento plausibilmente, ma non indubbiamente corretto), è assimilabile alle dimostrazioni matematiche, nelle quali gli assiomi e le proposizioni ottenute nei passaggi precedenti vengono sfruttate per ottenere nuove conclusioni. Questi passaggi sono detti inferenze ed ognuno di essi deve essere intuitivamente corretto.

Un' inferenza è intuitivamente corretta se, una volta costruito uno schema di inferenza che la esemplifichi, non è possibile trovare parole che, sostituite ai parametri, ne rendano le premesse vere e la conclusione falsa.

Sostenere che un' inferenza non è corretta significa dire che esistono stati di cose in cui le premesse sono vere e la conclusione falsa. Questi stati sono detti controesempi. A determinare la correttezza di uno schema di inferenza sono le parole logiche, divisibili in due categorie: espressioni di generalità (tutti, alcuni) e operatori proposizionali o connettivi (negazione, congiunzione, disgiunzione, condizionale). Le inferenze la cui correttezza dipende dal significato degli operatori proposizionali appartengono alla logica booleana. Esiste un' altra branca della logica, la quale si occupa di inferenze la cui correttezza dipende anche dalle espressioni di generalità: questa è la logica del primo ordine, o logica dei predicati, o ancora teoria della quantificazione.

Una parola, per essere definita parola logica, deve quindi essere tale che la correttezza degli schemi che esemplificano inferenze booleane che la contengono dipenda dal suo significato, e che quindi la sua sostituzione in un' inferenza corretta comporti necessariamente la perdita della correttezza nell' inferenza ottenuta.

Nella determinazione della correttezza di un' inferenza non è importante che le premesse siano verificate nel mondo reale, tanto è vero che, se verifichiamo che essa è corretta (cioè che la conclusione segue infallibilmente dalle premesse), possiamo dimostrare che essa mantiene questa caratteristica anche se sostituiamo le sue parole extra-logiche con qualsiasi altra parola (sempre extra-logica), anche se questa non ha nessun significato. E' intuitivo infatti verificare la correttezza della seguente inferenza:


(1)
Tutti i pirrotti carulizzano
Alessandro è un pirrotto
-----------------------------------
Alessandro carulizza


quello che ci permette di dire che un' inferenza è corretta è il riconoscimento della verità della sua conclusione in tutti gli stati (mondi possibili) in cui le premesse sono vere.

Volendo ricavare uno schema di inferenza dalla (1), otterremmo

(2)
Tutti gli A sono B
C è un A
---------------------------
Dunque A è un B

(brano tratto da "Impara la Logica più velocemente che puoi, che tra quattro giorni c' è l' esame" di Helloween84)

 
 
 

Post N° 144

Post n°144 pubblicato il 02 Giugno 2006 da helloween84

Guardatela qui... non è bellissima la mia bimba?
Ha anche già imparato il mio nome... cara lei! (vabbè,  lo storpia un attimino, ma è ancora una cucciolotta, poverina)

(adesso devo solo ricordarmi come si usa un' autoradio, ehm...)






 
 
 

Post N° 143

Post n°143 pubblicato il 19 Maggio 2006 da helloween84

Era tanto che non facevo un test (e adesso so anche il perché... questo l’ ho partorito con dolore in due ore)

1.qual e' il tuo nome completo? Mirko
2. di che colore e' la biancheria intima che indossi? Quale biancheria intima?
3. cosa stai ascoltando in questo momento? Il brusìo della sala studio qua di fianco
4.quali sono le ultime 4 cifre del tuo numero di telefono? 8965
5. qual e' stata la cosa che hai mangiato piu' di recente? Una brioche, stamattina a colazione
6. se tu fossi un pastello, di che colore saresti? La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere?
7. com' è il tempo in questo momento? Bel tempo
                                                              Temperatura: 22 °C
                                                              Massime: 26 °C
                                                              Minime: 16 °C
                                                              Umidità: 57 %
                                                              Vento: Ovest – 14 km/h
                                                              Visibilità: 9.99 km
                                                              Punto di condensazione: 13°
                                                              Barometro: Sconosciuto
                                                              Alba: 5.41
                                                              Tramonto: 20.40
                                                              (http://it.weather.yahoo.com)

8. con chi hai parlato al telefono piu' recentemente? Con la signorina del 187 (ciao Roberta!)
9. la prima cosa che noti nell'altro sesso? A meno di particolari particolarmente notevoli, di solito gli occhi
10. come stai oggi? Bene, grazie
11. bevanda preferita? Succo di frutta alla pera (in mancanza di quello ACE o mela verde)
12. bevanda alcolica preferita? Amaretto di Saronno

13. sport preferito? In tv guardo solo il motociclismo, da praticare invece il biciclismo
14. colore dei capelli? Color pelle
15. colore degli occhi? Castani
16. porti le lenti a contatto? Ci ho provato, ma i miei occhi non erano d’ accordo, non riuscivo a tenerli aperti… manco su quelli ho autorità
17. fratelli/sorelle e loro eta'? una sorella di 16 anni che leggerà sta domanda aspettandosi chissà quali prese per il culo, perciò non ci scrivo niente
18. segno zodiacale? Il pecorone con le corna curve
19. mese preferito? Luglio
20. cibo preferito? Pesce… so’ raffinato (pure nei rutti post-cibo preferito)
21. il film che hai visto piu' di recente? Nascosto nel Buio un paio di sere fa su Sky, con mia sorella che si nascondeva ogni due scene per non vedere
22. giorno dell'anno preferito? il 29 febbraio (qualcuno conoscerà il mio rapporto con gli anni bisestili)
23. sei troppo timido per chiedere a qualcuno di uscire con te? Dipende dal rapporto che ho con la persona
24. estate o inverno? Entrambi, per motivi diversi
25. relazione o sveltina? Se dico che in questo momento mi andrebbe bene tutto si scandalizza qualcuno?
26. cioccolata o vaniglia? Vaniglia uber alles
27. cosa non puo’ mancare in una notte d’amore? E daje… quello che manca adesso… una donna
28. quanto contano preliminari? Se non è una cosa da una botta e via, parecchio
29. hai mai visto i tuoi genitori fare sesso? Visti no, ma sembra che lo facciano apposta a farsi sentire
30. dove vivi? A Trasgàl 
31. che libro stai leggendo? Onda d’ urto di Clive Cussler
32. che cosa c'e' sul tuo mousepad? Non ho un mousepad (sono un figo io, c’ ho il topo ottico, per chi mi hai preso?)… l’ ultimo che ho usato era blu col poggiapolsi in gel, che ogni tanto spalpazzo ancora... mi aiuta a non pensare che non ho una donna

34. con quante persone hai fatto sesso nella tua vita? Contemporaneamente o anche in tempi diversi?
35. odori preferiti? Cibo
36. riesci a toccarti il naso con la lingua? Voglio vedere quante donnine fameliche mi contattano se dico di sì…
37. cosa ti ispira? Ma che domanda è?
38. popcorn imburrati, salati o normali? Imburrati e salati (Valsoia, pfui… a me il colesterolo fa una pippa)
39. automobile preferita? Mazda 6 SW (lo so, non sono normale)
40. fiore preferito? rosa gialla (adesso se la prossima domanda è “vuoi fare il fioraio?” mi tocca rispondere di sì…)
41. quante chiavi nel tuo portachiavi? 8 più un pinguino con la scritta Mallorca (portato dal cugino dal viaggio di nozze, che io all’ estero non ci sono mai stato)
44. hai qualche tatuaggio o piercing? Orecchino all’ orecchio sinistro (il primo che dice che non è un pirsing gli faccio lo scalpo, che non ho mai capito la differenza)
45.le tre parti del tuo corpo che colpiscono prima le persone dell’altro sesso? La luce riflessa sulla pelata… non è una parte del corpo, fa lo stesso?
46. 3 parole per definirti? Sole, cuore, amore
47. Il giorno più bello della tua vita? Ci ho pensato mezz' ora e non mi è venuto in mente niente... mi toccherà scrivere "quando è nata mia sorella"
48. Il giorno più brutto della tua vita? Quello della morte di un amico
49. il tuo punto debole? Sono troppo timido

50. una persona che stimi? Ermenego e la CicinaPasticcina
51. cosa ti fa innamorare in una persona? Non credo ci sia qualcosa di standard che può farti innamorare di una persona… diciamo che una delle prime cose che noto sono gli occhi (tanto non mi crede nessuno) (EDIT: l' avevo già detto sopra... adesso sono ancora meno credibile )

52. se lei/lui tradisce perdoni? E ti pare che ti scrivo di sì, che se mi legge la Meddy poi si sente libera di andarla a dare in giro a destra e sinistra?
53. sei religioso? A mio modo... comunque sì
54. che macchina hai? Stilo bianca
55. ti potresti mai innamorare di una persona che non ti piace fisicamente? Quando ti rendi conto che una persona ti piace a livello mentale cambia anche la percezione “fisica” che hai di lei
56. poseresti mai nudo per una rivista? Dovrebbe avere delle pagine belle grandi però
57. la tua posizione preferita ? A gambe incrociate
58. se potessi far scomparire qualcuno con uno schiocco delle dita chi faresti scomparire? I vigili urbani
59. quanto è importante nella vita il lavoro? Sto cercando di smettere
60. il tuo sogno più grande? Una volta ho sognato Platinette
61. il tuo sogno erotico più hard? Ausdauer con i calzini con le dita  

62. se tuo figlio/a fosse gay sarebbe un problema? Se fosse solo una domanda a cui rispondere direi no, ma non sai mai come ti potresti comportare in una situazione se non l’ hai mai vissuta… perché comunque sentirsi chiamare nonno Ellouin dev’ essere una figata…
63. ti piaci? Tantissimo, faccio sempre l’ amore da solo
64. cosa pensi di:
-quelli che vanno a puttane: che da grande rischio di diventare così

-quelli che si drogano: dilettanti… io sono così senza drogarmi
-quelle che la danno al primo appuntamento: che sono stronze perché non escono mai con me
-gli omosessuali: finchè non sono dietro di me, non mi danno nessun problema
-dei poliziotti: niente di cattivo. Però i vigili mi stan sulle balle (l’ ho già detto?)
65. sei favorevole a:
-donare gli organi:
si
-alla legalizzazione delle droghe leggere: si
-ai matrimoni gay: si
66. hai mai pensato al suicidio? Si
67. c’è vita dopo la morte? Non ne sono convinto del tutto, ma spero di si (che risposta arguta eh?)

68. come vorresti morire? io mica voglio morire…
69. come ti chiama il tuo partner nell’intimità? Perché, la tua mano parla?
70. Sei felice? Ultimamente direi più del solito

71. il posto piu’ strano dove hai fatto l’amore? nel cestello della lavatrice
72. la persona piu’ strana con cui hai fatto l’amore? la lavatrice (ok, mi sparo)
73. la bugia piu ’ grande che hai detto? Io non dico mai bugie (e sono bello, alto e biondo)
74. una cosa che non hai mai detto? Zippozaturrelabatorkina
75. la persona che crede in te? un cospicuo gruppetto… l’ Ellouinesimo un giorno sarà la religione più diffusa al mondo

76. hai mai indossato biancheria intima dell’altro sesso? Ho detto che non indosso neanche la mia
77. hai mai provato attrazione per il fidanzato/a di un amico/a? credo sia normale pensare innocentemente “azzo che carina che è la ragazza di xxx”… sarà che sono l’ unico non donnomunito ormai
78. hai mai vissuto un momento di passione indossando solo le calze? Sì, ma non si dice dove le indossavo (American Pie docet)
79. hai mai tirato un piatto di cibo/un drink addosso a qualcuno? No

80. hai mai corteggiato qualcuno molto piu giovane/vecchio di te? No
81. hai mai scritto una lettera x dire cio’ che non riuscivi a dire a voce? Da ragazzino tenevo un quaderno con un’ amica colmo di lettere… erano cose che non riuscivo a dirle a voce nel senso che non ci vedevamo mai e facevamo prima a parlare via posta
82. hai mai perso il costume da bagno mentre nuotavi? Non so nuotare
83. hai mai fatto sesso sul sedile posteriore di un’auto? E anteriore? Anche seduto sul cambio
84. hai mai pensato di partecipare ad un concorso di sosia? Se esistono dei sosia miei, probabilmente si vergognano ad uscire di casa
85. la cosa a cui non puoi resistere? Le morbide Fruit Joy
86. la delusione più grande che hai vissuto? Quando ho letto che a Bari c’ è la tomba di Babbo Natale
87. hai mai fatto uso di droghe? Qualche cannetta
88. credi nella parita’ uomo donna? No, le donne sono meglio degli uomini
89. ti piacerebbe che qualche amico virtuale ti chiedesse di incontrarvi? E’ già capitato coi Sospetti e con un’ altra persona conosciuta in chat, comunque ci sono parecchie altre persone qui che mi piacerebbe incontrare
90. hai mai fatto sesso via chat? Che tristezza… mica mi chiamo Mauro 

Grazie Ginx! (finalmente adesso so come ti chiami)

 
 
 

Post n°142 pubblicato il 09 Maggio 2006 da helloween84
A quanto pare l' ingegner Libero s' è dato parecchio da fare stavolta...

Posto che ancora fatico a comprendere l' effettiva utilità di robe tipo i trackback o il contatore delle visite (che ieri si incrementava ogni volta che passavo dal mio stesso blog, mentre oggi è tornato a zero), non posso fare altro che inchinarmi all' ingegnere per ringraziarlo di averci dato finalmente la possibilità di ficcare le immagini in un punto qualsiasi dei post...
Finalmente posso mostrarmi a voi in tutta la mia sfolgorante splendiditudine...

 

GRAZIE LIBERO!


 
 
 
 

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