Il monaco entrò nella stanzetta dell’abbazia con discrezione come se ritrattasse della stanza di un altro. Era l’ora della meditazione sulle Sacre Scritture, quindi lavò e poggiò la ciotola che aveva appena usato per il cibo, conservò il pane appena sfornato che gli avevano dato come ogni domenica in refettorio e si infilò gli occhiali teneramente come faceva sempre quando doveva leggere la Bibbia. Sul tavolo di legno massiccio, posto sotto la finestra che dava sul chiostro, si trovavano oltre ai libri e agli occhiali, un minuscolo Budda di ceramica finemente decorato in azzurro con i classici occhi e labbra sorridenti nella posizione della meditazione a fiore di loto. Il monaco aveva l’abitudine, da quando gli e lo aveva regalato il suo fraterno monaco buddista Chao Khun, di accarezzarlo ogni volta che cominciava la lettura delle sacre scritture. Il suo animo si rasserenava, si distendeva, e la sua mente si apriva, così da essere pronto ad accogliere le parole del Verbo. Poi cominciava a leggere e meditare. A migliaia di chilometri dall’abbazia, che si trovava nel nord dell’Europa, un altro monaco, nell’India sud orientale, il suo fraterno amico Wanchiu faceva la stessa cosa prima di cominciare a meditare e a recitare i mantra, accarezzava la minuscola Bibbia finemente decorata in oro che il suo amico aveva fatto fare per lui. Maria
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Il monaco entrò nella stanzetta dell’abbazia con discrezione come se ritrattasse della stanza di un altro. Era l’ora della meditazione sulle Sacre Scritture, quindi lavò e poggiò la ciotola che aveva appena usato per il cibo, conservò il pane appena sfornato che gli avevano dato come ogni domenica in refettorio e si infilò gli occhiali teneramente come faceva sempre quando doveva leggere la Bibbia. Sul tavolo di legno massiccio, posto sotto la finestra che dava sul chiostro, si trovavano oltre ai libri e agli occhiali, un minuscolo Budda di ceramica finemente decorato in azzurro con i classici occhi e labbra sorridenti nella posizione della meditazione a fiore di loto. Il monaco aveva l’abitudine, da quando gli e lo aveva regalato il suo fraterno monaco buddista Chao Khun, di accarezzarlo ogni volta che cominciava la lettura delle sacre scritture. Il suo animo si rasserenava, si distendeva, e la sua mente si apriva, così da essere pronto ad accogliere le parole del Verbo. Poi cominciava a leggere e meditare. A migliaia di chilometri dall’abbazia, che si trovava nel nord dell’Europa, un altro monaco, nell’India sud orientale, il suo fraterno amico Wanchiu faceva la stessa cosa prima di cominciare a meditare e a recitare i mantra, accarezzava la minuscola Bibbia finemente decorata in oro che il suo amico aveva fatto fare per lui. Maria