Creato da tempesta_divita il 28/04/2008

Riflessi di me

Anima inquieta... equilibrata nel suo disequilibrio

 

Se...

Post n°600 pubblicato il 28 Marzo 2010 da tempesta_divita

 
 
 

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Post n°599 pubblicato il 28 Marzo 2010 da tempesta_divita

Per le sedici ore successive, quasi non mi mossi. Incapace di guardare il viso di mio marito, guardavo un filo della giacca del suo pigiama, e i bottoni in madreperla. Avrei voluto strapparli via, appoggiargli la testa sul petto e sentire il pulsare attutito del suo cuore, ma non lo feci. Avrei potuto scoppiare a piangere. Avrei potuto fargli male. Alle cinque del pomeriggio alzè il capo, mi attirò a sè fino ad avere le sue labbra contro il mio orecchi. mi scostò i capelli dal viso e mormorò qualcosa con voce roca.  "Come" sussurrai io.Odiavo costringerlo a ripetersi; a quel punto, per lui ogni parola era uno sofferenza in più.

"Per favore", alitò. "Qualcosa per il dolore"

Mi fissava. Qualcosa gli oscurò gli occhi. La sua pelle come liquida.

"Certo. Tieni duro" Con la mano libera premetti il pulsante di chiamata. La porta si apri quasi subito ed entrò una figura vestita di bianco. Lui battè le palpebre, infastidito dalla luce che sgorgava dal corridoio. L'infermiera introdusse l'analgesico nella flebo. Lui ebbe un fremito. Lei mi guardò. L'infermiera se ne andò e Lui ricadde sui cuscini. Tossì un suono rauco, rasposo, incerto. Ebbe un lieve conato e cercò di parlare ma emise solo un futile gracidio.

"Acqua", dissi io. Lui assenti con un minuscolo, cenno secco del mento. Mi allungai a prendere il bicchiere di plastica posato sul comodino, attenta a non stringerlo troppo. Gli passsai la mano libera sotto la nuca, ma lui si agitò, le rughe sulla fronte più scavate, dicendo no, no, lascia che lo faccia io, lottando per quelle ultime vestigia di autosufficenza. Gli accostai il bicchiere alla labbra. Bevve rapidamente, con sorsi brevi. Gli tremava la testa per lo sforzo. E quando la mia mano ebbe un sussulto l'acqua gli si rovesciò sulla gola, sul collo. Sorrise. Un sorriso appena abbozzato, ma quasi gridai nel vedere il suo viso aprirsi al piacere.

"Hai le occhiaie", disse

Mi prese la mano, se la portò alle labbra e mi bacio

sei ore dopo era morto.

 
 
 

Ascoltala e pensami amore mio

Post n°598 pubblicato il 12 Marzo 2010 da tempesta_divita

 
 
 

Ivan

Post n°597 pubblicato il 10 Marzo 2010 da tempesta_divita

E mi chiedi perchè a quest'ora della notte sono ancora sveglia, perchè dentro mi sconvolgi tu mi scorri nelle vene nel mio stesso sangue, mi manchi come l'aria che respiro, perchè sei dentro di me, e questa notte ho bisogno di sentirti addosso, di sentire il mio corpo arrendersi alla dolce prepotenza del tuo, ho bisogno di te, non so più aspettare. Il cellulare vicino sul display la tua fotografia.. cerco di esorcizzare la paura, come possono scorrere lente le ore... Dentro mi risuona la tua voce rileggo i tuoi sms quelli più belli, quelli che regalano un'emozione in più.. ma stanotte non basta.. ho bisogno di te, di dormirti accanto, di respirarti, di toccarti...

Mi manchi amore mi manchi ti amo

Leo

 
 
 

Con te partirò

Post n°596 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da tempesta_divita

 
 
 

....

Post n°595 pubblicato il 16 Febbraio 2010 da tempesta_divita

 

Cammina

raggiungimi nel limite

con passi scalzi

sulla mia pelle piena di vetri taglienti

ATTRAVERSAMI

NON HO CONFINI

 

Non posso darti nulla

che non abbia già sprecato,

consumato inutilmente in altre vite

senza.. accorgemene

non ho regali per un'uomo

posso solo gonfiarti fino a farti esplodere il cuore

con i sentimenti senza mentirti

PERCHE' GUARDANDOMI NEGLI OCCHI

LO CAPISCI...

 

 
 
 

Per Ivan

Post n°594 pubblicato il 15 Febbraio 2010 da tempesta_divita

 
 
 

Amami

Post n°593 pubblicato il 14 Febbraio 2010 da tempesta_divita

 
 
 

Per Ivan

Post n°592 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da tempesta_divita

 
 
 

Per Ivan

Post n°591 pubblicato il 08 Febbraio 2010 da tempesta_divita

Vivere insieme a me, non sarà facile nemmeno per te, quando dopo quelle ore comincerò a tempestarti di telefonate, quando torneranno i fantasmi di quel mio strano passato e la notte avrò paura, allora ti accorgerai che vivere insieme a me non è mica semplice...

Fino a che rimani sarai tu il migliore dei miei mali

di questi anni avari l'oro nelle mani sarò

lo stesso anche io per te...

 
 
 

Per Ivan

Post n°590 pubblicato il 05 Febbraio 2010 da tempesta_divita

Stavolta non ti metto il testo ...

Però è quello che penso!

 
 
 

Non servono le parole

Post n°589 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da tempesta_divita

 
 
 

Per Ivan

Post n°588 pubblicato il 02 Febbraio 2010 da tempesta_divita

Vivere insieme a me
hai ragione ragione te!!!!!!!!!!
non è mica semplice.......
Non lo è stato mai per me!!!!
Io che ci credevo più di te...... che fosse possibile!
E smettila di piangere:
CI VUOI PROVARE??

 
 
 

Mi sento un leone

Post n°587 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da tempesta_divita

 
 
 

A te

Post n°586 pubblicato il 29 Gennaio 2010 da tempesta_divita

Grazie

A te, che hai dato un senso al tempo senza misurarlo,

A te, che sei semplicemente sei sostanza dei giorni miei

Leo

 
 
 

Per Ivan

Post n°585 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da tempesta_divita

 Perchè come dici tu bisogna potersi guardare allo specchio senza doversi vergognare... Ma sono davvero in pochi quelli che lo possono fare...

E tu sei tra quelli... Grazie

Leo

 
 
 

....

Post n°584 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da tempesta_divita

Istinti violenti

gocce di sudore come irridescenti cristalli sulla pelle

lacrime che sgorgano da occhi famelici

Sangue che scorre, vene che pulsano

Sensi, tesi allo spasmo

Come una puttana di periferia mi svendo per te

Unghie protese, come artigli protesi a lacerare l'aria

o la pelle di qualche ignaro amante

bimba distratta, regina di un gioco perverso

sconvolgo la sua mente, torturo il suo corpo,

piango, rido, trattengo un urlo di rabbia

altalena emotiva che lascia spossata la mente

nel ansia malsana di questo desiderio di te

che lascia le labbre secche 

E dinuovo questa fame di carezze e baci

di sapori nuovi sulle labbra

Cosi in questa angoscia in questa febbre che brucia

sporco il mio corpo

e sublimo la mia anima

 
 
 

Sfoghi

Post n°583 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da tempesta_divita

Nella stanza d'ospedale eravamo come incapsulati. Una giugla bianca, dove il calore che emanava da Lui rendeva stagnante l'aria. Arrivavo ogni mattina alle nove, mi toglievo cappotto, guanti e sciarpa, sedevo sulla sedia a schienale rigido e rinunciavo a ogni appartenenza al mondo esterno. Potevo restare immobile per ore. Solo quando la penombra del crepuscolo calava su di noi, scurendo la coperta leggera, mi alzavo per accendere la lampada da notte, una striscia sottile e luminosa, bizzarra,ente simile i faretti delle gallerie. Non parlavamo molto. Comunicavamo soppratutto a gesti: sopraciglia che si inarcano, dita che si sfiorano, tamburellamenti sulle palme... linguaggi necessari, idiomi alternativi. Quando lui sonnecchiava, io gli tenevo la mano, quella che gli aghi non avevano reso insensibile, e aspettavo che la febbre calasse. A primavera pensavo sarebbe tornato a casa. I suoi capelli sarebbero ricresciuti. Avrebbe potuto dormire sul balcone, al sole. Quando la notte stemperava nel mattino, lui mi rivolgeva uno sguardo " Vai a casa" Diceva " Devi essere esausta". MI alzavo per abbracciarlo. Le sue braccia sottili mi circondavano la schiena. Trattenuto il grido di angosvia, e al suo posto il bacio di congedo.

 
 
 

Parlami

Post n°582 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da tempesta_divita

Questa notte che ho di nuovo paura, parlami perchè le tue parole mi coprano come una coperta calda, perchè la tua voce mi accompagni nei miei sogni, perchè mi sento sola, perchè mi piace ridere con te, perchè è rassicurante il suono della tua voce. Non ero più abituata ad avere qualcuno per me, è una sensazione che non ricordavo, è qualcosa che quasi spaventa...

 
 
 

Sembra la mia vita...In campo come in tribunale

Post n°581 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da tempesta_divita

Sono un centravanti di mestiere oggi bisogna vincere da tre giornate non segno perché mi si è ristretta la porta succede a tutti, e succede sempre: quando non gira, non gira niente.

Sono un centravanti di mestiere, è la mezz’ora e non ho visto una palla decente, ma non mi arrendo, perché non sto giocando per i soldi e per la stampa: ma per la maglia e per la curva che ancora canta e non si stanca.

Sono un centravanti di mestiere, la difesa avversaria mira alle caviglie: quando sei un pericolo ti prende le misure, e raddoppia le marcature, perché quando vuoi far bene ci si mettono in tanti a non farti andare avanti.
Fine primo tempo.

nello spogliatoio il mister è sul filo del rasoio, la panchina è a rischio, ci dice :” dobbiamo lottare tutti insieme i problemi non si risolvono da soli!” Ma lo so che a me sta chiedendo la differenza, perché soltanto il gol vale la mia presenza.

Sono un centravanti di mestiere, è la ripresa e non si sfonda, spalle girate e gioco di sponda,
come la vita: non l’ho ancora capita, ma sono entrato in partita;
ho provato a spostarmi a destra e non cambia niente, a sinistra uguale gioco sul filo del fuori gioco c’è una voce nella testa che mi dice alla prima buttati.

Cazzo: ammonito, simulazione, adesso l’arbitro non mi crede più. Tensione, andiamo in difficoltà,
perchè per questa mia furbata ci rimettiamo tutti quanti, allora torno a centrocampo a prendermi i palloni,
dò una mano alla difesa, in tribuna iniziano a fischiare, che cazzo ne sanno loro che mi dicono di andare a lavorare a lavorare.

Sono un centravanti di mestiere, siamo alla fine ma l’orgoglio mi sorregge, perché il mio spirito è di Dio ma il mio culo è solo mio.
E sono un centravanti di mestiere 91° esimo c’è una mischia, so già dove andare. GOOOOOOLLLLLLL!! Ma vieni! GOOOOL!!

 
 
 

Maybe tomorrow I'll find my way home

 

PREMI

  

       

Sono stata premiata da Annachesogna

bibipatata1

Hengel

cuoreoragione

mareintempesta

Grazie  a tutti                                          

 

Redazione del blog successivamente

Musiche Cece 851

Testi Cristallidilacrime ( in sostituzione momentanea di Tempesta_divita)

Divisori e immagini la piccola dolcissima Aurora

 

REGOLAMENTO PREMI

Che cosa sono i premi?
I Premi vengono assegnati a siti e blog
che si distinguono nella loro bellezza
sia nei temi che nel design il suo scopo è di promuovere e
gratificare più o meno tutti nella blogsfera mondiale
Regolamento
Al ricevimento del premio, mostrare la pagina contenente
il premio e citare il nome
di chi vi ha premiato mostrando il link del suo blog.
Scegliere un minimo di 7 siti o blog che credi siano
brillanti nei loro temi e abbiano le caratteristiche di cui sopra.
Mostra il loro nome e link e avvisali
che hanno ricevuto il Premio
(Facoltativo) Esibire foto e profilo di chi ti ha premiato e
di chi viene premiato nel tuo sito
 

SO MAYBE TOMORROW I'LL FIND MY WAY HOME

I've been down and
I'm wondering why

These little black clouds keep walking around with me, with me
Waste time and I'd rather be high
Think I'll walk me outside and buy a rainbow smile but be free, be all free
So maybe tomorrow I'll find my way home
So maybe tomorrow I'll find my way home

I look around at a beautifiul life
I been the upper side of down; been the inside of out but we breathe, we breathe

I wanna a breeze and an open mind
I wanna swim in the ocean, wanna take my time for me, it's all free

So maybe tomorrow I'll find my way home
So maybe tomorrow I'll find my way home

So maybe tomorrow I'll find my way home
So maybe tomorrow I'll find my way home

 

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MAGIA

Leggera' cio' che scrivo e non sapra'
che mi rivolgo a lui.
Nell'oscuro avvenire
possiamo essere rivali e rispettarci
o amici e volerci bene.
Ho eseguito un gesto irreparabile,
ho stabilito un legame.
In questo mondo quotidiano,
che somiglia tanto
al libro delle Mille e Una Notte,
non c'e' un solo gesto che non corra il rischio
di essere un'operazione di magia,
non c'e' un solo fatto che non possa essere il primo
di una serie infinita.

 

 

chi sono

sono il vento caldo dell'estate,sono il sogno che sale alla luna,sono il mare al tramonto,gli spruzzi bianchi delle onde sulla scogliera,il cavallo che corre libero nella prateria,sono la nuvola leggera che scompare all'orizzonte..sono il sogno che ama la vita,l'aquilone che volteggia dolcemente nelcielo.

 

Lei entrò, sulle scale qualcuno guardo
i suoi strani vestiti
appoggiò le spalle alla porta dicendo:
con lui ci siamo lasciati
osservai due occhi segnati
e il viso bagnato dalla pioggia
non so, mi disse, non so come uscirne fuori, non lo so.
La guardai,
ed ebbi un momento di pena,
perché sembrava smarrita,
io vorrei mi disse, vorrei che non fosse cosí,
ma è proprio finita disse poi
ritrovando un sorriso a stento:
comunque l'ho voluta lo sai,
le strade per farmi del male non le sbaglio mai.
Poi mi raccontò la storia che io sapevo già
dall'ultima volta si sentiva
che era più sola, più cattiva
.
Si calmò, guardandosi intorno
e parlammo di me, bevendo più volte
si sdraiò in mezzo ai cuscini e mi disse:
con te ero io la più forte
disse poi inseguendo un pensiero:
è vero, con te io stavo bene
e se io fossi una donna che torna
è qui che tornerei.
Poi cenammo qui, le chiesi:
domani cosa fai
la pioggia batteva sui balconi
rispose: ci penserò domani!
Mi svegliai la mattina
e sentii la sua voce di là:
parlava in inglese la guardai:
aveva il telefono in mano e il caffè
e non mi sorprese accettai il breve sorriso
e il viso di una che non resta.
Se puoi, mi disse, se puoi,
non cambiare mai da come sei!
Poi se ne andò via nel modo che io sapevo già,
passava un tassi, lo prese al volo

abbi cura di te, pensai da solo

 

 

AMERICA

Cercherò mi sono sempre detta cercherò
troverai mi hanno sempre detto troverai
per oggi sto con me mi basto
nessuno mi vede
e allora accarezzo la mia solitudine
ed ognuno ha il suo corpo a cui sa cosa chiedere
chiedere chiedere chiedere
Fammi sognare lei si morde la bocca e si sente l'America
Fammi volare lui allunga la mano e si tocca l'America
Fammi l'amore forte sempre più forte come fosse l'America
Fammi l'amore forte sempre più forte ed io sono l'America
cercherai mi hanno sempre detto cercherai
e troverò ora che ti accarezzo troverò
ma quanta fantasia ci vuole per sentirsi in due
quando ognuno è da sempre nella sua solitudine
e regala il suo corpo ma non sa cosa chiedere chiedere chiedere chiedere
Fammi volare lei le mai sui fianchi come fosse l'America
Fammi sognare lui che scende e che sale e si sente l'America
Fammi l'Amore lei che pensa ad un altro e si inventa l'America
Fammi l'amore forte sempre più forte ed io sono l'America

 

Sono gocce di memoria
queste lacrime nuove
siamo anime in una storia
incancellabile

Le infinite volte che
mi verrai a cercare
nelle mie stanze vuote
inestimabile
è inafferrabile
la tua assenza che mi appartiene (che mi appartiene)

Siamo indivisibli
siamo uguali e fragili
e siamo già così lontani (lontani)

Ah, ah

Con il gelo nella mente
sto correndo verso te
siamo nella stessa sorte
che tagliente ci cambierà
aspettiamo solo un segno
un destino, un'eternità
e dimmi come posso fare
per raggiungerti adesso
per raggiungerti adesso
per raggiungere te

Uh, ah, ah
Uh, ah, ah
Uh

Siamo gocce di un passato
che non può più tornare
questo tempo ci ha tradito
è inafferrabile

Racconterò di te
inventerò per te
quello che non abbiamo

Le promesse sono infrante
come pioggia su di noi
le parole sono stanche
so che tu mi ascolterai (mi ascolterai)
aspettiamo un'altro viaggio
un destino, una verità
e dimmi come posso fare
per raggiungerti adesso
per raggiungerti adesso, mmm
per raggiungere te, yeah

Ah, ah
Ah, ah

 

 
 
 
 

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