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Un blog creato da hillmad il 25/08/2004

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Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 19 Gennaio 2008 da hillmad
Foto di hillmad

su un muro di benares.... forse un sadhu...forse una pubblicità.....forse un vishnu travestito .....un omino rosso che ti guarda tranquillo e attento

 
 
 

Post N° 172

Post n°172 pubblicato il 17 Gennaio 2008 da hillmad
 
Foto di hillmad

I primi giorni a Benares la passeggiata lungo i Ghat è un richiamo irresistibile, ma non pensate che sia uno scorrere tranquillo lungo il fiume, al contrario la strada è un continuo evento, e all’inizio la prima difficoltà che poi diventa l’esclusività di questa passeggiata, è il continuo cambiamento nei passi poiché ogni Ghat ha i suoi scalini, ogni tempio dunque la sua particolarità e il passaggio tra un Ghat e l’altro implica il ricondizionamento del passo all’altezza degli scalini magari alcuni larghi nel piano di appoggio e bassi, altri alti e stretti stretti che i piedi quasi non ci stanno , poi le scale bagnate e magari scivolose poi quelle con le cacche dei bufali che hanno lì il loro pascolo, gli scalini sacri dove gli uomini si vanno a rapare per la cerimonia delle ceneri del defunto, e lì si lavano si sbarbano e un sacco di altri riti e i Ghat pieni di bambini che ti vogliono vendere qualcosa o comunque vogliono parlare con te mettere alla prova l’inglese parlato a scuola….Where do you come from? What is your name ? Which Hotel do you stay ? etc etc prezzo finale almeno 5 rupees o 1 o se proprio non vuoi lasciarli delusi almeno un biscottino o caramella…..I Ghat sono salite e discese continue, altissime tutte, quando sei in cima è come essere su una scogliera, per farli tutti ci vuole più di mezza giornata e alla fine ti ritrovi due polpacci così e quando la notte vai a dormire sogni discese pazzesche, salite treni su ponti sospesi….quell’andare su e giù ti entra dentro …il piano inclinato dei Ghat è una forma che l’inconscio registra fortemente e te la rimanda indietro la notte …per giorni e giorni io e la mia amica abbiamo sognato altezze e dirupi forse sprofondamenti dell’anima, del resto quando arrivi al Manikarnika Ghat quello delle cremazioni, da qualche parte lo sprofondamento arriva e ti colpisce dentro….lì si percepisce una strana energia un po’ cupa ma sottile, del resto le pire bruciano dalla mattina alla sera centinaia di morti al giorno, che arrivano in barelle di bambù avvolti in panni arancio e d’oro, accompagnati da parenti vestiti di bianco che recitano cantano mantra propizi….
Vita Morte Altra Vita nei Ghat tutto passa lungo la Fiume Ganga tutto scorre …qui il famoso proverbio siediti sulla sponda e aspetta che passi il cadavere del tuo nemico è decisamente perfetto

 
 
 

BENARES VARANASI 1

Post n°171 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da hillmad
 
Foto di hillmad

Davvero non so come cominciare a descrivere questa città che è una delle più antiche del mondo , credo in assoluto la più antica che continua ai giorni nostri ad essere abitata e ritenuta una città importante: dagli antichi testi vedici risulta essere presente già alla fine del II millennio prima di Cristo wow! ! Una città che si può descrivere sotto tanti punti di vista e tutti estremamente complessi e intersecati….religione filosofia musica colori e una gentilezza di cuore diffusa …anche il sarto o l’omino che ti vende i bidi (sigarettine tipiche) ti regalano piccoli assaggi di sapienza e filosofia….ecco cosa c’è scritto dietro il pacchettino di bidi “smoking and any bad habit injurious to health but when you reach the heart of life you shall find beauty in all the things” (fumare e tutte le cattive abitudini fanno male alla salute ma quando raggiungi il cuore della vita troverai bellezza in tutte le cose ) ditemi un po’ se questo non è meglio della terribile scritta che non convince nessuno dietro ai nostri pacchetti di sigarette……..
Benares è saggezza millenaria, ma la cosa che immediatamente senti e noti sono la musica continua e i colori riflessi da quell’infinita produzione di effetti speciali che è il Gange….la Grande Madre Ganga…. loro sì che sanno mettere al loro posto il maschile e il femminile , il fiume è la fiume perché è potenza d’acqua che ciclicamente allaga e si ritira …..colori sfumati dall’umido del fiume colori assemblati dalla vita e la morte che continuamente si avvicendano …..insomma dicevo la musica, intanto all’alba e al tramonto ci sono le puja (rito,celebrazione e benedizione insieme) e soprattutto al tramonto si scatenano canti, danze, incensi a palla…..musica intensa musica ritmo tablas campanelli trombe strane e canti mantra e canti…..a Main Ghat la sera dalle 6 alle 7 tutti i giorni, ci sono 7 giovani brahamini che per un’ora celebrano il rito, spettacolarizzato ormai ma comunque evento sacro; la prima volta rimani folgorato perché nell’enorme frastuono della musica , avvolto fra le volute di incenso, con la luce che piano piano lascia spazio al buio, le campanelle che scandiscono un suono ritmatissimo continuamente, il profumo dei fiori che ogni 10 secondi ti offrono per fare l’offerta al fiume insomma lo stato alterato di coscienza è assicurato…

 
 
 

cactus natalizi tanto per fare l'originale

Post n°170 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da hillmad
Foto di hillmad

AUUUUUUUGURI
la connessione si è staccata più volte
sono stanca sfinita non ho più banane per essere creativa

e domani e dopodomani casa piena di gente pranzi cene e tombole
ma vi voglio bene perchè ogni tanto mi fate l'onore di leggere
 le due cazzate che scrivo
e anche io entro nelle vostre vite

ed è bello sentire che ci siamo perchè è bello vivere
anche nel casino nella lotta nella tristezza
non dimentichiamoci mai che essere vivi è per ognuno di noi
la punta massima della nostra evoluzione
ognuno la propria ognuno come può
e perdoniamoci
quello che non ci riesce
un abbraccio intenso
parto
ci si risente dopo il 15

 
 
 

Husserl EPOCHE'

Post n°169 pubblicato il 15 Dicembre 2007 da hillmad
Foto di hillmad


premesso che non sono parole mie ma che mi piace condividere con voi, sto lavorando assemblando materiali per un prossimo corso, credo che ai miei amici di blog possa interessare questo pezzo tratto GM Zappelli "L'incerto organizzativo", già il titolo appare emozionante e allora....."Il processo di apprendimento che qui proponiamo, considera il cambiamento come il risultato di una ristrutturazione del sistema soggettivo di elaborazione della realtà e di attuazione dei propri comportamenti. Ristrutturazione che può avvenire attraverso uno svuotamento preliminare, inteso come azione consapevole e intenzionale dell'individuo nel fare spazio dentro di sè all'accadere del cambiamento. ...ci appare utile la prospettiva proposta dal filosofo Husserl, quando descrive l'epochè identificandola come una rigorosa e cosciente azione di sospensione dei propri pre-giudizi ....l'epochè è una disciplina e non ha mai termine. E' la condizione in cui porsi per interrogarsi sulla realtà. Essa presuppone che vi sia una trasformazione in noi della realtà che avviene inconsapevolmente e che inconsapevolmente prende forma nel modo di percepire e dare senso."... etc etc non voglio andare più in là ma credo che questo basti ad intendere......
meditate gente meditate

 
 
 
 

la dove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva

(F.Hoelderlin)

 

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