HIM and Me

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Ognuno di noi ha molteplici facce.  Seppur potrei spaziar e utilizzar ognuna di loro per mentire e soggiogare, se qualcuno, nella più totale confidenza, per caso mi chiedesse quale delle tante più mi rassomiglia, non potrei che arrendevolmente e sinceramente risponder che la peggiore di tutte regna incontrastata. Lei che tira le fila delle altre e le governa a suo piacimento. Che con spasmodica avidità e turbata instabilità, cerca di accoppiar ad ogni situazione la migliore faccia che ad essa conviene. Ella si rilassa solamente la sera, quando resta sola con le sue creature come uniche compagne. Peccato che queste povere inanimate creazioni non hanno braccia per consolare, non hanno bocca per conversare, non hanno anima né cuore che possa migliorare e correggere i terribili difetti della crudele matriarca, che sola, bugiarda fino all’ultimo anche con se stessa, né può né vuole saper chi è lei in realtà. Nei suoi occhi ella vede una matriarca che siede guardando lei e le sue compagne maschere che si chiedon mute quale sarà il loro prossimo copione. Dentro di sé non capisce perché quella figura oscura agisca in quel modo così diverso da quello con il quale lei agirebbe, e passa la notte a sognar un giorno di governar ella sulle altre, per cambiar ogni cosa. E la giostra così va avanti, in questo susseguirsi di atti e scambi fra comparse, senza che mai la reale protagonista abbia modo di gustar la gloria del palcoscenico. Senza mai saper che lei, in fondo, nemmeno esiste.