complicated

Sky


Oggi ha piovuto. Per la prima volta in questi cieli, in tutti i giorni in cui sono stata qui. E piove e c'e' il cielo grigio. E' stato immediato, improvviso ed e' durato poco. L'afa continua a trasudare dall'asfalto, nell'aria, tra la gente. E siamo tutti madidi. Sudiamo come in una grande infinita sauna. L'esodo e' iniziato. Tutti i cittadini si dirigono altrove: chi al nord, chi al sud. Anch'io emigrero'. Felicemente. Anche se questa immensa citta' un po' e' anche mia. Mi appartiene, da qualche parte, sento che e' cosi'. Sento che e' mia. Non ho fissa dimora, non ho collocazione, non ho forse neanche una religione. Casa mia e' dove io sto bene dove c'e' qualcosa che e' per me. A mi medida. Ecco quello che penso. Odio cio' che e' stabilmente preventivato, non so che farmene delle gabbie seppur smaltate d'oro. Non so che farmene di tutto quello che la maggior parte di voi desidera. Io sono e restero' sempre altrove.