+++Berlusconi? Sempre alla ricerca di un nome, coeme per un
formaggino!+++.
(ASCA) - Roma, 23 giu - Il segretario del Pd Pier Luigi
Bersani nel suo intervento all'assemblea nazionale dei
segretari di circolo, sollecita tutto i quadri del partito a
lavorare per un partito nuovo che si fa portatore di una
autentica ''alternativa di sistema''. Se la tendenza
dominante e quella dell'apparire, della televisione del
cavalcare l'emotivita' della gente, i democratici,
specialmente i giovani che si sono impegnati nel partito,
devono -ha detto Bersani- farsi portatori di una politica che
e' fatta di solidarieta', uguaglianza, difesa dei diritti e
soprattuto di senso della ''comunita'''.
''Noi -ha detto Bersani- non siamo piu' un esperimento:
siamo il primo partito del Paese e tuttavia abbiamo ancora
una sfida davanti: il panorama che abbiamo intorno ci induce
al combattimento e non so se ci si renda bene conto di cosa
abbiamo di fronte. L'eccezionalismo italico non e' finito,
tende a riprodursi. C'e' la straordinaria predisposizione di
questo paese ad inventarsi delle ricette che poi non
funzionano e che ci portano lontano chilometri dalle
esperienze democratiche del mondo. Adesso si sta discutendo
di operazioni di restailing politico: c'e' Berlusconi
eternamente alla caccia di un nuovo nome. Il nuovo nome del
formaggino! Ci vuole mettere dentro Italia e anche
liberta'... ha rifiutato la mia proposta di 'Viva la
mamma!'.
Poi operazioni inedite di esperienze che non esistono nel
mondo, tipo 'partiti per procura': cioe' chi comanda non si
candida. Si mette il be poi se lo toglie quando gli fa
comodo. Forse e' gente che pensa di guidare la macchina
stando ai box?''.
Sono cose, ha aggiunto Bersani, ''che non sarebbero
valutate come possibili: il vanto di gente che dice 'io non
mi candido perche' non posso candidarmi'! Ma dove viene fuori
una teoria cosi'? Torneremo all'invisibilita' del comando?
Ricercheremo il potere in qualche tabernacolo? Attenzione
alla cucina che si sta predisponendo! Per tacere di populismi
in cerca d'autore che potranno trovare figurazioni varie. E
tutte queste forme pensano di campare partendo dal disagio
del Paese e di dare una risposta semplificata che al solito
allude all'antipolitica''.
''Noi qui abbiamo un compito: noi a questo punto siamo
l'alternativa di sistema, a quello che corre in Europa e in
parte nel nostro Paese. Io penso che noi dobbiamo affrontare
questa battaglia a viso aperto: prima di tutto col nostro
nome e col nostro orgoglio. Vogliamo essere i riformisti del
nuovo secolo. Siamo il partito delle feste ma anche della
Rete. Siamo gelosi della nostra autonomia e costruiremo
sempre di pu' la nostra autonomia con l'elaborazione
culturale, con i progetti, con le nostre idee; in amicizia
con tutti ma senza padroni, con i nostri valori, con la
nostra idea di societa'.
L'idea che nessuno si salva da solo, l'idea che
l'uguaglianza, la solidarieta', l'emancipazione, l'uguale
dignita' sono elementi favorevoli alla crescita comune''.
E qui Bersani ha dato ai segretari, in gran parte giovani,
una direttiva: quella di lavorare per un ''partito aperto''
attento alle tante soggettivita' per cui ''dobbiamo essere
inclusivi ed anche amichevoli'' per una ''politica che si
senta comunita', che e' quello che oggi manca al Paese e di
cui la gente sente il bisogno''.
Inviato da: boscia.mara
il 24/06/2012 alle 21:14