Televisione

Governo: Brunetta, centrodestra ha dimostrato senso responsabilita'

(ASCA) - Roma, 29 mar - ''La coalizione di centrodestra, guidata dal suo leader Silvio Berlusconi, ha per l'ennesima volta dimostrato il suo senso di responsabilita' in un momento particolarmente difficile per Paese. Al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, abbiamo ribadito con assoluta chiarezza quella che, da ormai oltre un mese, e' la nostra posizione: ci vuole un governo di grande coalizione con la collaborazione di Pd, Pdl, Lega e Scelta Civica''. E' quanto ha sottolineato in una nota il capogruppo Pdl alla Camera, Renato Brunetta. Secondo l'esponente del centrodestra, si tratterebbe di ''un governo forte e politico in grado di affrontare e di risolvere gli innumerevoli problemi che ha l'Italia in questa crisi che sembra senza fine. Un esecutivo che possa affrontare celermente le urgenze che la situazione economica richiede e che possa far valere la propria voce in Europa, per contribuire a cambiare la politica dell'austerita' che in questi anni ha prodotto solo macerie''. ''Siamo certi - ha aggiunto Brunetta - che il Capo dello Stato sapra' trovare la soluzione migliore per venir fuori da questa impasse politica che, fino a questo momento, ha prodotto solo ritardi e che certamente non giova all'Italia. Il Pdl e' pronto al dialogo, e' pronto all'intesa, ed e' pronto a discutere attivamente di programmi e provvedimenti urgenti. Serve un governo, serve subito''.

Maro': Terzi, io no capro espiatorio. Dimissioni segno di orgoglio

(ASCA) - Roma, 29 mar - ''Assolutamente no. Mi sono preso sempre le mie responsabilita'. Ho voluto, con queste dimissioni, dare un segno di fiducia, di motivazione, di forza e orgoglio ai colleghi del ministero degli Esteri, che operano in condizioni difficili''. Cosi', l'ex ministro degli Esteri Giulio Terzi, in un'intervista alla trasmissione televisiva ''Quarto Grado'' ha risposto a chi gli chiedeva se si sentisse ''un capro espiatorio'' in relazione al caso dei due maro'. Il segno di fiducia, ha poi aggiunto Terzi, ho voluto darlo soprattutto ''a coloro che - e sono i vertici dell'amministrazione, direttori generali e segretario generale - mi hanno scritto una lettera, quattro ore prima dell'audizione parlamentare, in cui si dava sostegno al ministro degli Esteri. Si stigmatizzava l'inaccettabilita' del cambio di rotta del Governo e si chiedeva di manifestare, con un senso di coraggio e di forza al parlamento, le proprie dimissioni''. Terzi ha proseguito sottolineando che ''l'economia e' una parte fondamentale nelle relazioni internazionali. Io ho cercato di radicare nel Dna della diplomazia italiana la centralita' dell'attivita' economica: ancora di piu' in un momento in cui dobbiamo creare impulsi di crescita per il nostro Paese. Il business e' fondamentale, ma il business puo' servire anche come leva nella gestione di una crisi cosi' importante''. Tuttavia, ha aggiunto l'ex Ministro, ''sono convinto del fatto che sono talmente grandi gli interessi tra i nostri due Paesi - e sono cosi' complessi e radicati - che non si deve confondere questo problema di un conflitto di giurisdizione, sull'aspetto della lotta antipirateria, con il panorama vastissimo, la ricchezza enorme di rapporti politici, culturali, economici tra Italia e india''.

UME: si fanno progressi sul fronte economico

Dalla met del 2012 tre importanti sviluppi hanno contribuito a migliorare le prospettive a medio termine per l’Unione Monetaria Europea, in particolare per i paesi periferici. Primo, sono stati risolti tre problemi dell’architettura finanziaria dell’UME: dal 2014 in poi il settore bancario dell’Unione sar supervisionato dalla BCE (Toronto: - ) , e non dalle banche nazionali esistenti, la BCE č diventata il prestatore di ultima istanza dei governi ed č stato attivato il Meccanismo europeo di stabilit (un fondo di salvataggio per i governi che implica la condivisione dell’onere del debito pubblico in periodi di crisi). Secondo, la Troika rappresentata da Unione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea č meno rigida e non reagisce pił con nuove misure di austerity quando un paese che aderisce al programma manca l’obiettivo del deficit. Č un fattore molto importante poiché ogni tentativo di migliorare il rapporto tra debito e Pil tagliando le spese e aumentando le imposte ha provocato un’ulteriore contrazione del prodotto interno lordo, facendo salire ulteriormente il rapporto tra debito e Pil. Terzo, sono state attuate riforme strutturali in diversi paesi dell’UME. Di (KSE: - ) conseguenza, il costo unitario del lavoro ha iniziato a scendere, soprattutto in Irlanda, ma anche in Spagna, Portogallo e Grecia.

Tutti questi fattori, insieme al fattore positivo della domanda dall’estero, hanno determinato un deciso miglioramento delle partite correnti per le economie pił in difficolt , non solo per il calo delle importazioni ma soprattutto per una ripresa delle esportazioni. Eppure i paesi periferici dell’UME dovranno affrontare ancora gli ostacoli della stretta fiscale. Inoltre, lo stress del sistema finanziario č diminuito molto grazie a diversi provvedimenti. Sembra che gli spread sui titoli di stato abbiano incominciato a restringersi. Di per sé č un fattore positivo poiché migliora le prospettive di sostenibilit del debito. In base alle nostre stime, il debito nella maggior parte dei paesi periferici dell’UME č sostenibile, forse ad eccezione della Grecia, a meno che i rendimenti non riprendano a salire. Inoltre la corsa agli sportelli bancari si č interrotta, ad eccezione della Grecia dove ha solo rallentato. Infine, i saldi Target (NYSE: - ) 2 hanno cominciato a restringersi per la maggior parte delle economie a dimostrazione che i flussi di capitale internazionali hanno iniziato a riconfluire verso i paesi periferici dell’Unione. Ciņ č confermato dai titoli di stato spagnoli e portoghesi che hanno attirato una domanda robusta da parte degli investitori non locali. Eppure persiste il rischio che la volont politica di introdurre le riforme rallenti, e di conseguenza i mercati finanziari inizieranno a mettere nuovamente in dubbio la longevit dei risultati del secondo semestre 2012.

, Tre paesi si distinguono in particolare: Italia, Francia e Spagna. In Italia, Pier Luigi Bersani non č stato in grado di conquistare il controllo del Senato, pertanto appare improbabile che si riesca a costituire un governo stabile. La Francia continua a perdere competitivit su scala internazionale nell’ambito dell’UME a causa della mancanza della volont politica di introdurre riforme strutturali, e deve affrontare la fuoriuscita di capitali. In Spagna l’attuale premier Rajoy č accusato di essere coinvolto in un piano di finanziamento illegale ai partiti e ciņ potrebbe ostacolare l’introduzione di riforme fiscali e strutturali.

Se da una parte tutti gli sforzi fatti nel 2012 per evitare il tracollo dell’Unione Monetaria Europea ci spingono a credere che alla fine del processo l’UME sar pił ristretta e pił competitiva, d’altra parte non siamo ancora fuori dalla crisi. Monitoreremo da vicino i prossimi sviluppi politici.

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Tennis: Wta Miami, Serena Williams in finale con la Sharapova

Miami, 29 mar. - (Adnkronos) - La statunitense Serena Williams ha sconfitto con un netto 6-0, 6-3 la polacca Agnieszka Radwanska e domani giochera' la finale del torneo di tennis Wta di Miami contro la russa Maria Sharapova. La Williams, numero uno del mondo, cerchera' di conquistare il sesto titolo a Miami contro la russa che non ha mai vinto il trofeo, avendo perso quattro finali. "E' sempre una grande partita", ha detto la Williams sulla prossima partita tra le due prime del ranking mondiale. La Sharapova in semifinale ha eliminato 6-2, 6-1 la serba Jelena Jankovic.

A2A: societa', impatti sociali minimi da piano riorganizzazione

(ASCA) - Roma, 29 mar - A2A, in una nota, in relazione alle dichiarazioni rilasciate dal sindacato USB, ribadisce che ''le discussioni in corso con le Organizzazioni Sindacali riguardano interventi mirati e volti a far fronte alla situazione di sostanziale inattivita' delle centrali di generazione elettrica a ciclo combinato, conseguenza della situazione di forte calo della domanda e di conseguente sovracapacita' produttiva che caratterizza l'intero settore''. ''Le discussioni in corso - prosegue la compagnia - riguardano anche interventi volti a contribuire al conseguimento delle efficienze operative individuate nel Piano Industriale 2013-2015, ritenute un elemento necessario al fine di consentire l'autofinanziamento degli investimenti previsti nel medesimo Piano. La Societa' si e' resa disponibile ad individuare con le Organizzazioni Sindacali un percorso volto a minimizzare gli impatti sociali di tali interventi e a tal fine auspica un contributo costruttivo e responsabile. Nessun impatto sulla qualita' del servizio derivera' da tali misure''. ''Successivi interventi riorganizzativi - conclude la societa' - consentiranno al contrario di innalzare ulteriormente la qualita' del servizio erogato dalla societa' in tutti gli ambiti di attivita' nei quali il Gruppo A2A opera''.