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Post n°10 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da benicio10
"L'uomo è il modello del mondo" Leonardo da Vinci "Per superare terreni sconosciuti, i navigatori del passato dipendevano da strumenti di visualizzazione che usavano la geometria descrittiva per configurare lo spazio. Dall'astrolabio al teodolite e alla bussola, dal faro al radar, dalla camera oscura alla fotografia, dal microscopio elettronico alla digitalizzazione dell'immagine; oppure dal codice Morse a radio e televisione e ad Internet, l'innovazione tecnologica si è tradizionalmente evoluta come risultato dell'inamovibile desiderio dell'umanità di navigare gli abissi dell'incomprensibile...” Hani Rashid e Lise Anne Couture
"Nella realtà non avviene nulla che corrisponda rigorosamente alla logica." Nietzsche
"Il simbolo non è un rivestimento meramente accidentale del pensiero ma il suo organo necessario e essenziale." Cassirer
"Come il numero non assume in se il più e il meno, così non li assume in se neppure quella sostanza considerata forma" Aristotele
"La conoscenza si basa non solo sulla verità ma anche sull'errore." Karl Gustav Jung
Spero che i posteri mi giudichino non solo per le cose che ho spiegato, ma anche per quelle che ho intenzionalmente omesso, così da lasciare ad altri il piacere della loro scoperta. R. Descartes, La geometrie, 1637
Quando le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, non sono certe; quando sono certe, non si riferiscono alla realtà. Albert Einstein
La geometria è infinita perché ogni quantità continua è divisibile all'infinito per l'uno e per l'altro verso Leonardo La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi agli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto Galileo Galilei
Le capacità tecniche sono padronanza della complessità mentre la creatività è padronanza della semplicità. E. Cristopher Zeeman In due occasioni mi è stato chiesto [da membri del Parlamento], “Scusi, Mr. Babbage, se si mettono nella macchina cifre sbagliate, uscirà la risposta giusta?”. Charles Babbage (1792-1871)
Non ho ancora trovato un problema che, per Poul Anderson
L'universo è pieno di oggetti magici che aspettano Eden Phillpotts
La natura ha semplicita', e dunque grande bellezza. Richard Feynmann Da dove proviene l'ordine e la bellezza che vediamo nel mondo? Isaac Newton Io non so come il mondo mi vedra' un giorno. Per quanto mi Isaac Newton
Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare. Igor Sikorsky L'uomo è come una frazione al cui numeratore c'è quello che è e al cui denominatore c'è quello che pensa di se stesso. Più è grande il denominatore più è piccola la frazione. Conte Lev Nikolgevich Tolstoy
La fisica e' matematica non perché noi conosciamo Bertrand Russell
E' molto singolare che tutta la natura, tutti i pianeti, Voltaire La scienza non puo' risolvere il mistero ultimo della Max Planck Se le leggi fisiche di questo mondo sono indipendenti Karl Popper Se mi viene data una formula, e io non ne conosco il significato, non può insegnarmi nulla. Ma se so già cosa significa, che cosa può insegnarmi quella formula? Sant'Agostino (354-430), De Magistro La misura della nostra capacità intellettuale è la capacità di sentirci sempre meno soddisfatti dalle nostre risposte a problemi sempre più complicati C.West Churchman (1914-2004), in J.E. Littlewood, A Mathematician's Miscellan
Se come asserì Pitagora «i numeri regnano sull'universo», allora i numeri sono semplicemente i nostri delegati al trono, perché noi regniamo sui numeri Eric Temple Bell (1883-1960), in H. Eves, Mathematical Circles Revisited “La matematica sembra dotarci di una specie di nuovo senso.” Charles Darwin (1809-1882), in N. Rose (ed.), Mathematical Maxims and Minims
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Post n°9 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da benicio10
...un uomo si trovò su una strada deserta per giorni, lontano dai centri abitati e quando vide un uomo che camminava nella sua stessa direzione accellerrò il passo e così potè proseguire per un pezzo di strada con quest'uomo, e scambiò qualche parola con lui...iniziò un discorso con quell'uomo dalla lunga barba e scoprì che la sua meta era in una città dove le auto erano come dei piccoli aerei, l'acqua si poteva bere direttamente dai ruscelli e tutti vivevano in armonia...il posto, da come veniva descritto sembrava stupendo... ...allora l'altro uomo raccontò della sua città dove viveva con la famiglia, dove tutti gli uomini vivevano in prosperità, e le leggi erano rispettate perchè del Signore, e l'essere collaborativi era il primo motto... l'uomo barbuto si entusiasmò a sentire il racconto e allora l'altro uomo gli propose di seguirlo e diventare suo suddito e migliorare la sua città... ma l'uomo barbuto rispose che non avrebbe mai cambiato la sua meta...l'altro uomo cercò di convincerlo che la città da lui descritta era solo un nobile pensiero...ma il credo del barbuto era forte e il suo sogno era possibile perchè basato su desideri forti...davanti a tanta convinzione l'altro uomo si sentì disarmato...e quando il barbuto gli disse che il suo viaggio poteva essere vano perchè per entrare nella sua città serviva un pass costoso l'altro uomo gli disse che era un'ingiustizia e che gli ultimi dovevano essere sempre i primi... allora l'altro uomo gli propose che gli avrebbe prestato la somma necessaria, con la regola di restituire la somma nel tempo e qualora le cose fossero andate male avrrebbe lavorato per lui per sempre...egli accettò e quando arrivò nella sua città, in cui pochi credevano, costruì la sua parte e diede il suo contributo alla sua città...l'uomo barbuto andava a trovare l'altro uomo e la sua famiglia nella sua città visto che l'altro uomo non poteva entrare nella sua città..allora l'altro uomo gli chiese perchè non potesse andare a trovarlo e lui rispose che gli equilibri della sua città si basavano anche su queste regole...l'altro uomo non lo credette anzi pensò che i motivi descritti erano futili quindi partì lo stesso per la città del barbuto insieme a un suo fidato e una sua truppa...quando arrivò dinanzi alla grande porta della grande della città del barbuto chiese di incontrarlo...il barbuto gli ricordò della regola ma l'altro uomo comiciò a rinfacciargli che tutto ciò che possedeva era stato possibile per il debito che aveva contratto...allora il barbuto disse che gli stava restituendo tutto come concordato e che il suo era solo un delirio...davanti a questa risposta l'altro uomo comandò i suoi di metterlo alle catene... i suoi chiesero che non era scritto così nella legge della città...l'altro uomo disse che il loro Signore gli permetteva di conquistare nel Suo nome...il barbuto gli ricordò della legge sugli equilibri e che la sua azione avrebbe avuto gravi conseguenze...e così arrivarono periodi buii e la follia divenne la prima leva...le due città che facevano il Mondo portarono il Mondo sul Baratro... |
Post n°8 pubblicato il 15 Giugno 2008 da benicio10
Andreotti: Io non ci credo al caso; io credo alla volontà di Dio. |
Post n°7 pubblicato il 18 Aprile 2008 da benicio10
Anni '90,i nostri tempi.... |
Post n°6 pubblicato il 21 Marzo 2008 da benicio10
Dio ha creato tutto ciò che esiste? Albert Einstein. |