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Post N° 50

Post n°50 pubblicato il 05 Novembre 2008 da homosapiens78
 

Election Day 2008

OBAMA FUTURO PRESIDENTE USA

Finita la "pagliacciata mediatica" delle elezioni americane 2008


Distaccato. Le elezioni americane. Per fortuna è finita questa sorta di farsa condita come sempre con un’efficace dote di disinformazione e il paese delle grandissime contraddizioni diventa il succulento piatto per sfamare coloro che hanno fame di democrazia, la parola più violentata della storia dell’umanità. Apri un quotidiano, accendi la tv, un giro per la rete e gli usa sembrano il paradiso terrestre. Cazzate. Analisi dei candidati patetiche e la società spaccata in due chiamata “Partito Democratico” e “Partito Repubblicano”. Non condivido affatto i messaggi passati che individuano questo grande differenza fra Obama e Mc Kain. In campagna elettorale come sempre se ne sparano di stronzate ma alla base di tutto, in un paese dal capitalismo disumano, come gli Stati Uniti d’America, ci sono solamente i poteri forti dell’economia. Ogni 4 anni sempre la stessa pastetta. Dobbiamo subirci sempre la stessa cantilena sul candidato eroe di guerra e già questo la dice lunga sul concetto che in quel paese da sempre ti inculcano: la supremazia dell’uomo sull’uomo che vestono con capacità uniche con il concetto di Patriottismo. Poi si continua sui binari obbligati dell’economia che dicono sia la più bella del mondo ma che oggi si è manifestata nella sua più totale idiozia e grazie alla famosa “finanza creativa”mezza USA e parte del mondo son finiti in bancarotta. Su quello che mi accade intorno devo riflettere. Non posso assolutamente accendere la Tv e farmi “coglionizzare” dai bei servizi carichi di superficialità e potenti grazie alla base musicale che ti tocca le corde più sensibili che hai. Basta. Qualcuno in quest’anno di “telenovela” ha sottolineato per caso che questi fantomatici “eroi di guerra patriottici” hanno messo su un dossier totalmente fasullo per avere l’input di attacco in Medio Oriente? In quest’anno, parlando della bella democrazia americana hanno per caso detto che il governo americano ha scritto bugie su bugie sulle armi di distruzioni di massa in Medio Oriente per avere il via libera dall’opinione mondiale sull’attacco all’iraq? Hanno per caso detto che nel dossier era addirittura specificato il sito nel quale le armi si trovavano poi mai trovate da nessuno? Il dossier falso non è la “trovatina pubblicitaria” di un giornale sovietico anni ’60, il dossier falso messo su dall’establishment americana è qualcosa di reale, lo stesso governo americano lo ha pubblicamente dichiarato in una delle tante conferenze stampa messe su per gli aggiornamenti sugli scenari di guerra in Iraq ed Afganisthan. Ne avete sentito parlare in quest’ultimo anno quando si parlava della democrazia americana? E delle torture perpretate dai militari USA alla popolazione irachena e afgana? Ci sono foto e dossier. E dei milioni di morti di giovani americani reclutati da un giorno all’altro e mandati dopo un mese di addestramento a combattere una guerra tra le più difficili fra tutte quelle combattute dagli USA nella sua amata collezione? Mandare un giovane di 17 anni a combattere in una guerra dalla morte sicura considerato che non è un soldato ma un bambino, può essere chiamato patriottismo? Un ragazzo per imparare a trombare bene ci mette tempo, c’è bisogno di pratica e sperimentazione, i partner son sempre più esigenti: in un mese gli vogliamo far fare il soldato professionista perlopiù in Medio Oriente: la sono molto più esigenti dei partner, combattono in nome del loro Dio, questioni di vita o di morte.
Ieri l’unica cosa che mi ha colpito è che LA7 ha mandato in onda il documentario fatto dal noto regista Micheal Moore inerente alla disastrosa politica di guerra posta in essere negli ultimi anni dall’amministrazione Bush dove finalmente si evince chiaramente tutta l’idiozia creata e diramata fra l’opinione pubblica sotto le mentite spoglie del “potere etico della  democrazia”. La guerra in nome della libertà …
L’altro ieri mi sono dovuto subire la questione morale aperta negli Usa sull’aborto che puntualmente ad ogni campagna elettorale vien fuori. Cosa? … la questione morale sull’aborto? Si discute se è giusto o no interrompere la gravidanza di una donna quando poi gli esseri umani li fanno crescere e li ammazzano con una delle “pene” più democratiche del mondo: la “pena di morte”. Beh mi rendo conto che detta così suona strano, a quello che voglio evidenziare sono le contraddizioni che affliggono quel paese.
 La cosa che più mi disgusta è la sudditanza economica ed ideologica dei paesi europei alle politiche spesso sbagliate della casa Bianca e la difficoltà che spesso si hanno nell’effermare che i metodi del braccio di ferro non portano da nessuna parte. Ma i bracci di ferro gli USA non li fanno solo indossando una divisa. I bracci di ferro li fanno anche nelle stanze dei bottoni. La questione mondiale più importante oggi è la questione ambientale: beh, tutti i paesi del mondo si riunirono a kyoto in Giappone per mettere su una politica ambientale unanime e diminuire radicalmente le immissioni nell’atmosfera di gas inquinanti. Fù un momento storico unico nella storia dell’umanità, pensate, il mondo intero a discutere delle sorti della terra. Prende la parola il rappresentante del governo Usa e ostacola il tutto, dichiarando di non firmare un documento che avrebbe portato ingenti perdite economiche al suo paese. Si è vero … “God save America” … “Dio salvi l’america” … ma a me poi chi mi salva che sto ancora con la maglietta a mezze maniche il 5 di Novembre?
Io non so che dire. So solo che mi stanno bombardando di cazzate. So solo che un paese che in nome dell’economia fa il bello e il cattivo tempo non è un paese moderno. Un paese moderno è un paese che guarda al futuro, ma non al futuro dell’economia ma al futuro dell’umanità. La crescita economica è roba d’altri tempi la “rivoluzione industriale”, passaggio importantissimo nella storia dell’umanità è passata. Oggi il traguardo da raggiungere è il futuro. Il traguardo da raggiungere è un nuovo rinascimento, una sorta di “rivoluzione umanistica” altrimenti consegneremo alle generazioni che verranno  un mondo sempre peggiore che aspetta a tavola, come sempre, l'ultima portata che è inevitabilmente "la guerra".
Obama o MC Kain? Beh non può fregarmene di meno. Fin quando a dettar legge sarà il dollaro Obama e MC Kain sono due pupazzetti messi su perché un cartellone pubblicitario necessita di una faccetta sorridente dallo sfondo a stelle e strisce.
 

 
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