La domanda "ci azzecca" coi tempi che corrono:
"ad maiora" o "ad capocchiam"?
- Riflessioni figlie dello stato psicologico di un italiano -
Si avvicina la tornata elettorale del 6-7 Giugno 2009. Adesso è così che si chiama: tornata elettorale. Bella parola, “tornata”, mi da il senso di qualcosa che deve ritornare. In effetti qualcosa da ritornare c’è. Deve ritornare, il consenso da parte della gente, un consenso oramai determinato purtroppo, dal populismo di una destra affarona e anticostituzionale e dalla mancanza di una credibile alternativa per il paese. Per il momento la sinistra, quella vera, combattiva tenace libera e antagonista, quella con la falce ed il martello a dettare soluzioni, non è ancora resuscitata. Dopo la debacle alle ultime elezioni politiche, forse a causa della bistrattata legge sulla “par condicio”, ancora non si è visto nessuno fatta eccezione per Diliberto da Santoro e da Vespa per Rifondazione – Comunisti Italiani. In effetti in tutte e due le occasioni, la sua dialettica e la sua capacità di analisi risultano essere ancora graffianti. Spesso mi chiedo se sia possibile pensare e/o scrivere sempre le stesse cose. Alle volte mi spavento. Sono arrivato quasi a non sopportarmi, ma la situazione è questa: un senso di torpore e fastidio. In questa situazione non mi resta che ribadire e marcare ancora, sempre con estrema convinzione, il mio dissenso e i miei “No” con qualche riflessione messa giù d’un botto. Ecco, il tema potrebbe essere “la politica e i contenuti”: perché queste due cose oramai non sono più collegate? Perché una persona che fa politica in questo paese non sente più la responsabilità di parlare di cose concrete? Perché l’unica cosa che sono capaci di fare oramai è litigare e fare proclami per guadagnare qualche preferenza e farne perdere qualcuna al loro avversario e/o schieramento opposto? Ma soprattutto mi chiedo: perché il popolo italiano oramai si è abbandonato ad una “stronzaggine” così acuta? Mi verrebbe a questo punto da scrivere, essendo un seguace di “Quelo”, nota divinità “guzzantiana”: “la risposta è dentro te, però è sbaiata”! Invece non mi resta che scadere in un’insalata di ironia e sopportazione: “gli italiani in quanto a stronzaggine, come si dice nei circoli di anziani ultra-partenopei, sono carta conosciuta”. Ad essere sincero, su quello che ho appena scritto, non ho nemmeno un minimo di ripensamento. Pannella, Pertito Radicale, ad Anno Zero, rigurgitando rabbia su tutta la classe politica e sugli Italiani “imbecilli” a casa, ha detto evidentemente di peggio e l’Italia vorrebbe cambiarla per il 70% in meno rispetto a me che sono un fetente comunista. Ecco, con l’ultima frase mi sono candidato ad essere un probabile politicante omologato. Impegnandomi sono riuscito a denigrare con classe Pannella e sparare percentuali a “cazzo di cane”. Chissà che se avessi il collare oppure due “zizze” simpatiche e maleducate, il cavaliere Berlusconi non mi proporrebbe un seggio al parlamento europeo. Adesso che ci penso, l’ultimo mese di campagna elettorale lo si è passato a parlare delle candidature che il Cavaliere aveva proposto per il partito di sua proprietà e di cui è presidente: show girl avvenenti che, ed è cosa accertata, con un corso di 3 giorni, con docente Ignazio La russa, hanno acquisito qualità tali da poter essere potenziali europarlamentari italiane. Perché mia madre toglieva oggetti con la punta quando ero piccolo e adesso che sono adulto e avrei serie motivazioni per tentare il suicidio non lo fa?. Credo fermamente che in 3 giorni una decina di ragazzine con culo e tette revisionati possano addirittura diventare europarlamentari, ma La Russa docente no, dai. La Russa abbisogna di uno che gli fa lezioni di italiano lo mettiamo a fare il docente?. Ah, che sbadato, me so scurdat la storia di Alleanza Nazionale e le raccomandazioni alla Rai di aspiranti vallette ad opera di Fini e La Russa, il famoso caso “vallettopoli”: oramai a vicchiaia me sta pigliann decisamente. Però ce l’hanno nel sangue, perseverano. Ho un’indubbia difficoltà nell’individuare l’argomento da cui poter cominciare un’analisi sulla situazione apocalittica che siamo costretti democraticamente a vivere. Si dovrebbe passare prima ore ed ore a sparlare delle puttanate in corso per poi riuscire ad ottenere la giusta attenzione da parte della gente che, talmente sono assurde le cose che accadono, sembra non credere alle loro orecchie. Ma non intendo elencarle tutte, non reggerei la fatica, pagine e pagine di storielle al limite del possibile. Da cosa potrei cominciare. Forse dalle corna fatte in un summit dei ministri degli esteri dell'Unione Europea da Silvio Berlusconi, per passare all’aggettivo “abbronzato” da lui dato al neo presidente Usa, dopo che tutti i giornali del globo titolavano “fine delle discriminazioni razziali in America” fino ad arrivare a cose ben più gravi tipo Vittorio Mangano, mafioso di rango, stipendiato dal Cavaliere come stalliere nella villa megagalattica di Arcore?. Ma cosa vuoi che sia, il presidente del Consiglio italiano aveva in casa a servizio, un mafioso da collezione. E quale casa più sicura se non Arcore?. Ma lui che ne sapeva, se voglio fare il garzone del salumiere sotto casa mi chiedono il casellario giudiziario e il presidente del consiglio Italiano assume nella sua casa, un “mafioso pezzo da 90”. Penso spesso al fatto che Bill Clinton, ex presidente Usa, è stato messo al rogo per un pompino fatto da una studentessa sotto la sua scrivania in ufficio. Un presidente statunitense e la sua corrente politica ha pagato amaramente per un fisiologico pompino e il presidente Berlusconi è regolarmente in carica avendo stipendiato un mafioso, avendo fatto delle leggi per non farsi processare nelle numerose azioni giudiziarie a suo carico, essendo proprietario di 3 reti televisive e 3 giornali a tiratura nazionale e svariate altre attività e partecipazioni che vanno dal commercio, alla finanza all’edilizia a chissà che altro ancora. Dico “chissà che altro ancora” perché come si muove c’è qualche interesse che viene fuori quasi per magia. Che ne so, vedi il fratello che forniva i decoder per il digitale terrestre nel periodo degli incentivi statali. Che coincidenza, ma sono proprio un “coglione” comunista, come mi definisce lui con dialettica degna della carica che ricopre. Io non lo so, pensare che è conflitto di interessi il fatto che uno fa una legge per il digitale terrestre e suo fratello fornisce i decoder per gli incentivi statali elargiti. Aspettate, mi assento un attimo che vado a convincere mia madre a togliere oggetti con la punta da casa. Mi voglio salvare.
Tornando alla situazione politica o para-politica italiana che dire, mi ero ripromesso di riflettere poco che poi non avevo più la forza per pensare. Proprio qualche giorno fa è stato ricordato come ogni anno, Falcone e la strage di Capaci. Diciamo che mi viene la pelle d’oca a riflettere sul fatto che un buon amichetto di Berlusconi Silvio e della confraternita di centro destra, Totò Cuffaro, ex governatore della regione Sicilia e condannato per favoreggiamento alla mafia oggi è in parlamento in quanto “pupillo UDC” e “faro” del centro destra (dato che in Sicilia senza Cuffaro, non la si spuntava. Chissà perché.). Solo per una questione storica, voglio evidenziare che l’essere di specie umana Cuffaro Totò, fù colui che all’inizio degli anni ’90, in diretta audio-video dalla Sicilia, mise in discussione Giovanni Falcone al Maurizio Costanzo Show dicendogli faccia a faccia che stava esagerando con le indagini in Sicilia. Mia madre si è già attivata, non trovo oggetti a punta in giro. Grazie mamma, son tanto felice perché ritorno da te.
Cercherò di smetterla con quello che definiscono sarcasmo ed io invece, eiaculazione celebrale: tenterò di essere serio. Italianiiiiiiiiiiiiiiii!!! (applauso della folla manganellata) - SEGUE - Scetatev ro suonn!!! L’unica cosa che posso augurarmi è che gli italiani, mossi da un profondo amor di patria ricomincino a riappropriarsi della politica. Oramai siamo allo sbando più totale, non c’è neppure più senso critico. Anche queste elezioni si sono oramai incanalate nella lotta a distanza fra Franceschini, rovina della nazione in quanto presidente del Partito Democratico e Berlusconi in quanto tale. Oramai ci sono riusciti a fare fuori coloro che avrebbero potuto pensarla diversamente. Ma io non riesco a capacitarmi del fatto che nessuno si ribelli a questa situazione da “dittatura dolce”. Una legge elettorale che ha istaurato la dittatura di 2 partiti. Oggi neppure più i candidati possiamo sceglierci. I partiti dall’alto mettono in fila gli “adepti” che a seconda del serbatoio di voti presi uno ce la fa e un altro no sulla base della posizione che si ha nella lista. In effetti si sono organizzati bene. Non è più la persona al centro di tutto ma gli interessi delle due fazioni e il loro potere economico. Più mezzi controlli, più riesci a fare il lavaggio del cervello alla gente, più voti prendi, più fai i cazzi tuoi. In questo immenso vespasiano che succede a sinistra? Spaccatura. Rifondazione si rifonda, Vendola e 4 gatti se ne vanno a fondare un’altra listarella, Diliberto ritorna, Ferrando non si sa. Dopo essere passati alla storia come i responsabili della scomparsa delle forze comuniste in parlamento, per la prima volta dal dopoguerra ad oggi, non sono ancora riusciti a mettere su una piattaforma politica per un unico partito antagonista. Un partito che possa riunire coloro che sono di sinistra non per sfoggiare la “maglietella” di Che Guevara ai raduni anti-psiconano, ma perché la giustizia sociale ce l’hanno nel DNA. Ancora Compagne/i costrette/i a darsi un “pizzico sulla pancia”, come si dice a Napoli. L’ultima volta “il pizzico” non se lo sono date/i ed è successo quello che è successo. Oggi paghiamo le scelte borghesi prese da dirigenti insensibili di deriva governativa: quant’è stato bello il governo Prodi. Vergogna. Comunque di dare un pò di spiritualità a questo mio scritto: "Quelo" ce lo ripete ogni giorno: “le cose non è che vanno veramente bene, bisogna smetterla di miagolare nel buio”. Guzzanti carissimo, dopo "Quelo", perché non ci inventi un segretario di partito che davvero esprima la tendenza alla ricerca, nel nostro paese, di un processo umano di normalizzazione prima e di giustizia sociale poi. Perlomeno 10 minuti a settimana di soddisfazione potresti regalarceli. Speriamo che d’ora in avanti le cose vadano “ad maiora” e non “ad capocchiam”. Per il momento l’Italia è ancora fatta dagli italiani alle urne. Speriamo che si rifletta, si dia giusto peso al voto e si consegni il destino collettivo nelle mani di gente che agisca davvero senza calpestare l’anima della nostra costituzione. Stiamo vivendo ultimamente la barbarie: ideali di giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza violentati con provvedimenti approvati a colpi di maggioranza. In questo modo non si governa un paese. In questo paese certa gente non merita di coprire cariche istituzionali. Dignità!
Inviato da: Nounours
il 26/08/2013 alle 08:37
Inviato da: homosapiens78
il 25/04/2011 alle 19:59
Inviato da: maresogno67
il 25/04/2011 alle 19:27
Inviato da: giampi1966
il 09/09/2010 alle 17:17
Inviato da: giampi1966
il 26/04/2010 alle 11:33