Horror Film

Jenifer - Dario Argento - 2005


Jenifer, basata su un classico del fumetto scritto da Bruce Jones, è la storia di una fanciulla dal corpo aggraziato e dal volto mostruoso che divora e annienta tutti i corpi che si trova di fronte. Non prima di averli sedotti. “Ho riversato in questo breve film molto del mio macabro e morboso immaginario” dice Dario Argento, “…realizzando Jenifer ho cercato di dare al pubblico una costante alternanza tra situazioni d’ansia e momenti di stress emotivo, siamo quasi all’antitesi de La Bella e la Bestia”. E infatti, al contrario del classico disneyano, i ruoli sono ribaltati: nonostante l’orrore e la paura per un volto sfigurato, c’è sempre qualcuno disposto ad accettarlo. Non sapendo, questo sì, a cosa si va incontro. Un ritorno al passato degli eterni ritorni, per Dario Argento. Un po’ chiesastico nel ricordare, ancora una volta, l’impossibile sconfitta del male in un circolo che torna a rigenerarsi inevitabilmente.Jenifer non è un prodotto certamente riuscito. Volendo essere severi, è questo che si pensa, in definitiva, dell'episodio dei Masters of Horror diretto dal nostro Dario nazionale. In realtà Jenifer è quanto di meglio Argento abbia realizzato negli ultimi anni, ma questo fatto non è certo sufficiente a farci gridare al miracolo. Il regista romano non lavorava con tecnici così abili da molto tempo; ha potuto disporre di uno staff di autentici professionisti del settore. Lo script di Steven Weber, qui anche protagonista, non è affatto male se non per alcune incongruenze di trama. E allora cos'è che non va in Jenifer? Manca proprio l'horror, e la grande quantità di scene splatter (poco sensate a dirla tutta) non basta da sola a poter definire le caratteristiche del genere. Argento ha parlato di storia d'amore, ma quello che ci si presenta davanti agli occhi ha più le caratteristiche di un film erotico che altro. In meno di un'ora di pellicola cinque scene di sesso appaiono un pò troppe, oltre che di poca funzionalità al senso stesso della storia, anzi, questa ostinazione nel volerle riproporre sembra quasi trasmettere che l'amore per Jenifer sia di origine puramente sessuale più che emotiva. Il che va a scapito della fluidità del plot, in quanto le azioni dei personaggi non hanno un senso logico e men che meno emozionale. Simonetti poi, condisce il tutto con un aceto amarissimo, visto che il coretto infantile alla Profondo rosso composto per l'episodio mal si accosta con lo svolgersi della storia. Rimane comunque la grande soddisfazione nel vedere il nostro Dario Argento alle prese con un progetto di tale importanza, nuovamente coadiuvato, dopo un lungo periodo di buio, da una troupe che valorizza il suo lavoro, un edit finalmente degno di questo nome ed una fotografia ottima. Peccato solo che il risultato finale non convinca. Jenifer è brutta. Sembra la sorella del mostriciattolo di Phenomena, senza nulla togliere al pregevolissimo trucco di Stivaletti, anche perchè l'effettista italiano ha fatto ottimi lavori con mezzi non proprio congeniali. Invece qui siamo al cospetto di Greg Nicotero, allievo di Savini e responsabile degli FX di tutti gli episodi della Serie Masters of Horror. Fino ad ora avevamo lodato il suo operato negli altri capitoli visti, ma proprio con Dario ha commesso un passo falso. Il volto di Jenifer, che Argento fa l'errore di mostrare continuamente, sminuendo la potenziale carica di mistero del personaggio, sembra il risultato del peggior pasticcio realizzato con una maschera di lattice da mercatino di Halloween. In più casi è evidentemente gommosa, finta, perde di attrazione anhe nella sua eccessiva mostruosità .Voto: 5Trailer