8 marzo festa della donna perché? La leggenda narra che la data fosse stata scelta per ricordare le centinaia di donne morte durante un incendio scoppiato in una fabbrica di camicie, a New York, peraltro inesistente, l'8 marzo. In realtà l'incendio avvenne in febbraio e secondo i Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime. L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito socialista americano. L'anno seguente, nel 1910, l'iniziativa fu raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste. Dai documenti del congresso non sono chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione. Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), è confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917. In Italia, la prima Giornata della Donna, è nel 1922 e si festeggia per opera delle donne dell'UDI, poi sarà ufficializzata nel 1946 quando fu introdotta anche la mimosa come simbolo delle celebrazioni. Infine, nel 1977, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite stabilì ufficialmente che l’8 marzo fosse istituita, nel mondo, la giornata dedicata ai diritti della donna. "Donna è il nome più nobile / che si possa dare all'anima. / Molto più nobile che vergine." Così Maurizio Cucchi in “La luce del distacco". Lo scrittore tedesco Jean Paul aveva scritto: "Nelle donne tutto è cuore, persino la testa".Guido Gozzano: "Donna, mistero senza fine bello" è un verso quasi proverbiale della celebre "Signorina Felicita". Cesare Pavese, in "Feria d'agosto": "Una donna, una che trasforma il remoto sapore del vento in sapore di carne". John Steinbeck, "La santa rossa": "C'è il deserto se manca lei".