Amara

Solo Parole

… Questa sera rientrando a casa in metro come suo solito guardava fuori dal finestrino, certo non che si vedesse chissà che cosa, nulla per l’appunto. Ma lei ha i suoi flash mentali che sono anche meglio di molte immagini, il brusio delle genti che parlavano come se non avessero mai parlato nella loro vita la sfiorava appena, anche se invero avrebbe tanto desiderato fare un viaggio di ritorno nel più assoluto silenzio. Che pretese! Il silenzio, come se non lo sapesse che nella società odierna il silenzio è un qualcosa di così raro che è difficile da trovare. Nemmeno a casa nel chiacchiericcio famigliare pare possa trovarne una piccola oncia, e pazienza come sempre aspetterà la notte, quando l’unico rumore sarà il suo respiro che si confonde con i rumorosi pensieri in movimento. Quando con la luce fioca della pila per leggere, allungherà la sua affusolata mano verso il comodino, dove il libro che le scuote l’animo come … non saprebbe nemmeno come definirlo, l’attende lì, puntuale come ogni notte. Come se fossero due amanti clandestini, sì, lei e il suo libro. E le parole e l’immaginazione si fondono e confondono nell’attesa, nella curiosità, nel gioco. In un contrasto di inquietudini e serenità, come se si trovasse ogni volta dal lato opposto di una lunga corda…. Solo Parole.

(Ho voglia di vedere il mio blog vestito di nero o rosso eppure... amo così tanto il bianco pulito.  Prima o poi troverò anche qualche immagine che rappresenta le mie parole, ma vedremo per ora va bene così, c'è tempo. Forse. Son deviazioni)