parole pescate...

CASA DOLCE CASA......


...sbarcato...felice...abbronzato...rilassato...ho portato in giro per mezzo tirreno 6 ragazzi, o meglio, 3 coppie di fidanzatini milanesi che avevano una conoscenza della barca pari a quella che può avere un eschimese nei confronti del congo belga...vento da inverno con raffiche oltre i 40 nodi...mare spesso mosso oltre le normali condizioni...in barca giravano cerotti per il mal di mare, abbiamo esaurito una quantità industriale di crakers e di fette biscottate...i vomitini erano praticamente all'ordine del giorno, le ragazze avevano una quantità industriale di scarpe col tacco, i ragazzi avevano completi a giacca e scarpe lucide, e nessuno, e sottolineo nessuno, ha pensato di portarsi una giacca resistente al vento ed impermeabile...una ragazza era disperatissima perchè in barca non funzionava la 220 V...una cosa normale direi...e non poteva usare l'happy lady...mi sono capitate cose che credo possano andare negli annali della deficenza mondiale...tipo, cenetta intima fra loro sei in un locale che un amico gli aveva consigliato e hanno pagato un rombo da 850 grammi la bellezza di 140euro..ed erano felici perchè lì...cazzo se si mangiava bene!!!allora sono salito in cattedra...ed ho iniziato a fare il cuoco io...perchè in barca ci vuole sempre un cuoco...e gli ho fatto scoprire mangiarini fatti spesso col nostro, o meglio, mio pescato...li ho resi felici...forse sono riuscito a spiegare a gente che crede che le pesche nascano nelle cassette di legno col fondo blu, che forse c'è qualcosa di più semplice ed emozionante al di fuori del denaro...e sopratutto che un piatto di spaghetti con i ricci di mare puoi avere tutti i soldi che vuoi ma non li mangerai mai!!!quando siamo arrivati a marina dei capitani, cagliari, mi hanno salutato con le lacrime agli occhi, felici di aver vissuto la barca come va vissuta, e mi hanno prenotato per il prossimo anno...SPERIAMO DI NO!!!!!!!