Hurrà Juventus

PANCHINA JUVE: CONTE AD UN PASSO!


PANCHINA JUVE: CONTE AD UN PASSO!
Quel predestinato dalle idee grandiose. Sfiorò i bianconeri due estati fa, ora è ancora più maturo. Ad un passo dalla firma, l'accordo saltò: Conte non accettò le condizioni tecniche che Blanc voleva imporgli. Gioca con quattro attaccanti e ha appena ottenuto la seconda promozione dalla serie B alla A.TORINO, 17 maggio - Per capire che tipo di persona sia Antoniocontecapitano (una parola sola che è meglio, che suona meglio dinanzi all’udito finissimo dei tifosi) e che testa abbia e che personalità esibisca nei riguardi del mondo, basta andare indietro con la memoria di qualche anno, quando Jean Claude Blanc, ei fu, aveva pensato a lui come allenatore della Juventus. Sembrava questione di ore, di una firma, invece non se ne fece niente dopo quattro ore di incontro fitto fitto nella casa dell’allora presidente - amministratore delegato - direttore generale perché Antoniocontecapitano non aveva alcuna voglia di accettare condizioni di carattere tecnico che non gli garbavano. «Se mi volete, seguite quello che dico», era stato pressapoco lo slogan che aveva spaventato il francese. Il quale, assieme ad Alessio Secco, il diesse, ritenne più congruo affidarsi a Ciro Ferrara. La storia ha poi scritto la sua pagina e, a distanza di tempo, tutti sanno come è andata. Con il senno di poi è facile ragionare, basterebbe anche solo con il senno, comunque...TRAM - Conte appartiene alla categoria degli juventini a denominazione di origine controllata, figlio di uno juventino altrettanto sfegatato, legatissimo a Torino (dove risiede, in centro, a pochi passi da piazza San Carlo, con la compagna Elisabetta e la piccola figlia Vittoria), mai completamente libero/liberato dal suo passato in bianco-e-nero, cocciuto da aspettare fino allo strenuo il tram buono per saltarci sopra. Ma a modo suo, ovvio. Tredici anni di Juventus, quattrocentodiciannove partite e 44 gol, cinque scudetti, una Champions League, anzi una coppa dei Campioni, una coppa Intercontinentale, una Coppa Uefa, vicecampione del mondo nel 1994 in Usa, vicecampione d’Europa in Belgio-Olanda nel 2000, cavaliere del lavoro, eccetera eccetera. Soprattutto beniamino della curva che non ha mai smesso di intonare quel coro martellante «Antonio Conte capitaaaano/ aleee, aleeee».Fonte: Tuttosport.com