Hurrà Juventus

SERIE A: MILAN-JUVENTUS 1-0


SERIE A: MILAN-JUVENTUS 1-0
L'episodio che decide la partita è un'invenzione, ma prestazione irriconoscibile dei bianconeri che si piegano a un avversario più umile e agguerrito.MILANO - Sicura e travolgente con le piccole, la Juve si perde con le milanesi. Dopo il ko con l'Inter in casa i bianconeri perdono a San Siro contro un Milan con la fame della gioventù e della disperazione, che si prende la sfida pasteggiando cinico sul festival degli orrori bianconero. Una partita brutta, decisa da un rigore dubbio, con i rossoneri a giocare da provinciale mancando di classe e però mettendoci il cuore, e la squadra di Conte irriconoscibile a giocare la sua peggior partita della stagione, superando in peggio il secondo tempo del match con l'Inter: lì c'erano stati 45' di black-out, oggi a parte il forcing finale non si salva quasi nulla. Inter e Napoli ringraziano e affilano i tacchetti, domani la Juve si può avvicinare a distanza di sorpasso. JUVE SAZIA, MILAN INDIAVOLATO - Sotto gli occhi di Van Basten, ospite d'onore in tribuna a vent'anni dal suo terzo e ultimo Pallone d'Oro, il Milan si perde Abbiati infortunato: gioca Amelia. 4-3-3 di Allegri per allargare la difesa bianconera in fase offensiva e pressarla senza palla, con Nocerino a occuparsi di Pirlo. Montolivo si ritrova sul braccio la fascia di capitano, Boateng si ritrova al centro dell'attacco come da diktat presidenziale. Conte sceglie Caceres per sostituire Chiellini, Isla per spingere sulla destra e conferma Quagliarella titolare al fianco di Vucinic. Non è la partita della vita per la Juve, lo è per il Milan e si vede: bianconeri confusi e in difficoltà, padroni di casa aggressivi e velenosi, con De Sciglio prima e Boateng poi nel primo quarto d'ora. E dopo che Bonucci e Yepes si sono dati lezioni di galateo in area, anche il primo giallo è rossonero, per Nocerino duro su Caceres. E se a sinistra il baby rossonero sembra Tassotti e chiude ogni spiraglio a Asamoah, dall'altra parte per i bianconeri è ancora peggio con Isla che fa sembrare Constant un Maldini nero. Il primo tiro della Juve? Al 21' con Quagliarella, in fuorigioco non segnalato, a impegnare di sinistro Amelia. El Shaarawy si perde nel ruolo difensivo e spreca l'unica palla decente del primo tempo passandola a Buffon. IL RIGORE: ISLA COLPISCE CON BRACCIO E SCHIENA - Alla mezz'ora, con l'azione viziata da un tocco di mano di Nocerino su cui si sorvola, Isla completa la sua prestazione mediocre con un braccio largo in piena area sul colpo di testa del centrocampista: l'arbitro di porta De Marco segnala il rigore e Rizzoli fischia scegliendo di dare fiducia al collega. Immagini televisive prima mostrano il cileno che colpisce chiaramente con la schiena, poi ancora più rallentate evidenziano un tocco con il braccio impercettibilmente prima che il pallone colpisca il fianco. Ma tant'è, si va dal dischetto: Buffon intuisce e quasi blocca il rigore di Robinho che però termina la sua corsa in rete. Reazione? Macché, la Juve è completamente allo sbando e chiude in peggiorando: il primo tempo bianconero è incarnato in pieno dalla prestazione di Vucinic: svogliato, quasi controvoglia, come fosse un trofeo Berlusconi qualsiasi. Con Barzagli e Bonucci (ammonito) che si intervallano a falciare El Shaarawy, che nel finale fa un po' meno il terzino e un po' più l'attaccante, con Vidal a regalare palla agli avversari con improbabili passaggi in orizzontale, con un intervallo provvidenziale perché il colpo del KO rossonero è nell'aria: se Conte fosse in panchina avrebbe già svegliato da questo sonno tutti o avrebbe perso la voce nel tentativo. GIOVINCO E POGBA NON BASTANO - Conte lascia Isla fuori inserendo a sorpresa Padoin, poi dopo dieci minuti (nei quali Buffon rischia il paperone stile Bertolacci dentro anche Giovinco: ma non per Vucinic, a uscire è Quagliarella. Che copre le sue parole di rabbia verso Alessio con il giaccone: era il montenegrino che meritava palesemente la sostituzione. Milan comunque sfiancato dal primo tempo sovraritmo, la Juve si prende iniziativa e campo e sfiora l'1-1 con una rovesciata di Giovinco che tiene San Siro col fiato sospeso per un attimo interminabile: ma la palla è colpita male e finisce a lato. Allegri butta dentro Pazzini per Robinho col compito di prendere palla e far salire la squadra da centravanti, ovazione per il brasiliano. La mossa risveglia il Diavolo, che si infiamma in contropiede: Nocerino il più pericoloso, con una staffilata dal limite alla Seedorf che sorvola la traversa. Mexes si fa male, entra Zapata; e intanto Conte si gioca pure Pogba negli ultimi 20 minuti, con un'improbabile quanto spregiudicato 3-4-1-2 con Pirlo dietro le punte, mentre i rossoneri sentono il sapore della preda e giocano senza rischiare, perdendo e prendendo tempo quando serve e sfiorando anche il 2-0 con Yepes sugli sviluppi di un calcio piazzato. Finale convulso: Constant salva su Vucinic a botta sicura, poi ancora il montenegrino trova il primo lampo della serata a quattro minuti dal termine, ma trova anche Amelia sul suo diagonale. Nervosismi e scaramucce nel recupero, finisce 1-0: la capolista cade ancora, il Milan sorride ed esce finalmente dalla parte destra della classifica. Fonte: Tuttosport.com