JUVE, FINALMENTE E' TORNATO CONTE!
Ha vinto. Come prima, più di prima. E alla fine ha raccontato le sensazioni con cui ha dovuto convivere per quattro mesi. Quattro lunghi e interminabili mesi per il tecnico della Juve.PALERMO - È tornato. Ha vinto. Come prima, più di prima. E alla fine ha raccontato le sensazioni con cui ha dovuto convivere per quattro mesi. Quattro lunghi e interminabili mesi. Non solo: ha ringraziato giocatori e società, Agnelli e Marotta, i suoi collaboratori, tutti quelli che gli sono stati vicino. Di tutto, di più: si è concesso pure qualche bacchettata perché lui dice sempre quello che pensa, alla faccia delle frasi di circostanza. Eccolo, tutto d’un fiato. Ogni frase una verità. Comoda o scomoda che sia, fate un po’ voi... Cominciamo dal campo. Che significa questa vittoria? «Che possiamo fare bene sia in campionato sia in Champions. Ricordo quello che certe persone dicevano lo scorso anno». Cosa dicevano? «Che la Juve vinceva perché non partecipava alla Champions e poteva preparare bene solo il campionato. E io a dire che la Coppa più bella l’avrei voluta disputare. E allora, come la mettiamo? La Juve è in testa in campionato e ha chiuso un girone difficilissimo al primo posto. E poi dicevano che ero un allenatore tifoso: ecco, mi sembra di aver dimostrato a questa gente che ho tante altre caratteristiche». C’è una certezza? «Ho una squadra speciale, fatta di uomini veri, che ringrazio. Stare per quattro mesi senza allenatore in campo è come una macchina di Formula 1 che in pista si trova con le gomme bucate. Un dramma, no? Eppure i giocatori e lo staff tecnico hanno mantenuto il ritmo. Non dimenticate che lavoriamo assieme da 14 mesi e se questa situazione si fosse verificata la scorsa stagione sarebbero stati Senza tecnico in campo, è come guidare una Formula 1 con le gomme bucate. Eppure abbiamo fatto cose eccezionali, che non hanno avuto risaltoguai. Adesso, invece, certi meccanismi vanno da soli e durante la settimana li miglioriamo». Quattro mesi difficili. «Un periodo in cui abbiamo fatto cose eccezionali che non sono state messe in rilievo. Si è preferito esaltare altre realtà: ritorni di fiamma e tecnici emergenti facendo passare in secondo piano le nostre imprese. Una più bella dell’altra. E questo, in tutta sincerità, mi è dispiaciuto». Per la cronaca gli indizi delle stilettate portano a Zeman (ritorno di fiamma) e Stramaccioni (tecnico emergente).Fonte: Tuttosport.com