Hurrà Juventus

AMICHEVOLE: JUVENTUS A-JUVENTUS B 4-1


AMICHEVOLE: JUVENTUS A-JUVENTUS B 4-1
Grande festa per la classica in casa bianconera. A segno Vidal, Bonucci, Tevez e Quagliarella. Per la squadra B a segno Josipovich.VILLAR PEROSA (TORINO) C’erano 6.500 tifosi. C’era la memoria dell’Avvocato che avvolgeva l’atmosfera, campeggiando dalle gigantografie o anche dalle magliette dei tifosi. C’era la storia juventina che si celebrava con il rito antico dell’abbraccio fra la squadra e il suo popolo. C’era Tevez ad appassionare con le sue azioni e la sua generosità nel firmare autografi. E c’era Platini. Sì anche Michel, che di storia bianconera nea ha scritte diverse pagine, ha voluto esserci per una ricorrenza particolare: la decima Villar senza Giovanni Agnelli, scomparso nel 2003 e ricordato dal presidente dell’Uefa con un blitz in Val Chisone. Ci ha pensato l’elicottero di John Elkann a portarlo dalla Costa Azzurra a Villar nella mattinata. Michel è atterrato, è andato a visitare la tomba dell’Avvocato, ha stretto la mano alla squadra a Villa Agnelli, poi è tornato in Francia. Niente partita per lui. Quella se la sono goduta gli accaldati e caldissimi tifosi.E’ finita 4-1 per la prima squadra, con i gol di Vidal, Bonucci, Tevez, Quagliarella e Josipovic per la Primavera. Tevez ha brillato, entrando nelle azioni dei primi tre gol. Interessante solo per la curiosità l’esperimento di Pogba a destra. Mentre si segnalano in forma Vidal e Asamoah, le cui gambe girano bene. Un po’ opaco Chiellini, ma è imballato e una partita come questa non può essere indicativa. Non è neppure durata novanta minuti, visto che i tifosi hanno invaso il campo al 35' del secondo tempo, un minuto dopo il 4-1 di Quagliarella. Un finale concitato, ma comunque festoso per una giornata di puro orgoglio gobbo. Quello che ha spinto Jonh Elkann a parlare di Champions. E a farlo con un tono meno dimesso di quanto è stato fatto finora nell’ambiente juventino. «La Champions è ciò a cui noi aspiriamo tutti, come tifosi juventini» è una dichiarazione di intenti. La Coppa dalle grandi orecchie è un obiettivo, difficile per carità, ma è un obiettivo della stagione bianconera. A margine le appuntite stoccate a Lotito per le questioni Supercoppa («Qualcuno si diverte a parlare, noi preferiamo i fatti») e riflessioni di juventinità assortita: «Questo è un appuntamento molto importante e devo dire che c'è un'immagine allo stadio, proprio lì, dove c'è la foto di mio nonno e di mio zio e devo dire che qui si sente proprio questo legame speciale che c'è tra il luogo, la tifoseria, la squadra e la nostra Famiglia. Questo, infatti, è l'anno in cui si celebrano i 90 anni assieme alla Juve». Un John per nulla preoccupato dell’estate di tanta fatica e risultati traballanti: «Come ben sappiamo tutte le gare estive e le amichevoli non sono affatto indicative su come procederà poi una stagione. Non è il caso di allarmarsi o preoccuparsi per questo».Fonte: Tuttosport.com