Hurrà Juventus

AMAURI IN AZZURRO


«Scudetto e Champions, la Juve può lottare su tutti i fronti».ROMA, 18 settembre - Ormai dipende solo dalla burocrazia e da Lippi per vedere Amauri in Nazionale, perché l'attaccante bianconero in cuore suo ha già scelto quale maglia indossare: «Il ct azzurro mi ha detto che, una volta risolta la pratica del passaporto, prenderà una decisione: a me piacerebbe giocare in un attacco con Di Natale e Del Piero. Io mi sento un calciatore italiano perché ho fatto tutta la carriera qui, sono arrivato in Italia a 20 anni ed ero uno sconosciuto. E ho già cantato l'inno. Gila ha detto che non servo? A me non ha dato fastidio niente, il futuro è suo, ma anche mio, ce la giocheremo».CONTRO LA FIORENTINA IL GOL PIÙ BELLO - Ospite della puntata di «Attenti a quei due», la rubrica settimanale di SKY dedicata alla Champions League e condotta da Gianluca Vialli & Paolo Rossi, l'attaccante bianconero ha spaziato su carriera, Juve e obiettivi stagionali: «Fino a 18-19 anni non giocavo da nessuna parte, non ho mai fatto un settore giovanile. Sono stato scoperto in mezzo alla strada mentre giocavo, ho fatto un provino in Brasile, mi hanno visto e mi hanno invitato al Santa Caterina. All’inizio non volevo andarci, poi sono andato e ho fatto bene. Da lì è venuto fuori il torneo di Viareggio con la Primavera, sono venuto qui e ho fatto bene. La mia prima squadra è stata il Napoli. Ho vissuto un anno bello, anche se siamo retrocessi, e ho conosciuto un campione come Edmundo. Al Sud mi sono trovato benissimo, a Palermo più di ogni altro posto. In rosanero ho anche segnato il mio gol più bello, alla Fiorentina»VOGLIO VINCERE CON LA JUVE - Amauri vuole giocarsi tutti gli obiettivi con la maglia bianconera: «Quest’anno mi auguro di vincere con la Juve o lo scudetto o la Champions, è una cosa che mi renderebbe felicissimo. Oggi come oggi se uniamo la voglia di tornare ad essere la regina d’Italia e d’Europa, con i giocatori che abbiamo, possiamo puntare a tutte e due. Ieri in Champions c’era un’atmosfera particolare, si vedeva dai “vecchi” che volevano tornare a giocare queste partite importanti. Abbiamo trovato una squadra consapevole delle sue forze: giocavano sapendo di essere forti. La cosa importante per noi era tornare ad assaporare la Champions. Abbiamo saputo soffrire, ma poi è venuto fuori il gol di un giocatore straordinario che ha inventato una traiettoria incredibile».ADEBAYOR, DROGBA, IBRA - I preferiti di Amauri: «Adebayor mi piace tantissimo. Drogba è mio fratello, perché in tanti hanno detto che somiglio a lui, fisicamente e nel modo di giocare. Ibra è un giocatore fenomenale, senza l’infortunio dell’anno scorso, a livello di marcatura, sarebbe arrivato davanti».Fonte: Corrieredellosport.it