Hurrà Juventus

INTERVISTA A RANIERI...


«Trezeguet? Ci sarà più lavoro per gli altri».TORINO, 23 settembre - «L'Inter? Pensiamo solo al Catania e basta». Claudio Ranieri risponde così a chi gli parla di fuga a due, vista la posizione in classifica di Juventus e Inter. Recupera Del Piero, Poulsen e Grygera, ma perde Buffon, oltre a Trezeguet e Zanetti. «Non è ancora il momento di fissare una scala di valori - spiega il tecnico - perché è troppo presto. Dico ai miei di pensare solo al prossimo incontro, perché così si aumenta la concentrazione». Ranieri elogia Zenga e avverte: «Il Catania l'anno scorso ci fece soffrire e quindi occorre stare attenti».TREZEGUET - Senza Trezeguet, per 4-5 mesi. Per Ranieri è un bel guaio, anche se lui prova a trovare il lato buono dell'intervento alle ginocchia del francese. «Mi hanno avvisato che tutto è andato per il meglio e sono già contento così. Sapevo che c'era un problema anche all'altro ginocchio, ma non sono stato a chiedere come andavano le cose». L'intervento alle ginocchia del francese apre inevitabilmente un vuoto nell'attacco della Juve. Ranieri prova a minimizzare: «Non cambia nulla» dice. Poi però aggiunge: «Ho un attaccante e un vice-capocannoniere in meno, cambia questo. Toccherà un lavoro in più agli tre o quattro attaccanti».GIOVINCO -Tre o quattro, considerando attaccante anche Giovinco. Che finora non ha ancora giocato, ma che senza Trezeguet troverà spazio anche da seconda punta. Al momento giusto, spiega il tecnico bianconero: «Piano piano arriverà il suo momento, ma non dobbiamo aspettarlo come il Messia. Dobbiamo considerarlo come un ragazzo che si inserisce piano piano, sennò gli diamo delle responsabilità che non competono a lui. Problemi tattici? Non ho detto che ce ne sono, lui però è ancora in fase di formazione: ha sempre giocato centralmente, poi a Empoli ha fatto il quarto di sinistra. Io l'ho portato qui proprio per fare il vice Nedved, ma questo non significa che non possa fare l'attaccante. Il problema è solo farlo giocare quando starà bene, per le sue caratteristiche. Io credo molto in lui, è un ragazzo serio e con ottime qualità, ma si sta mettendo solo ora le scarpe da calcio. Lasciamolo crescere quindi. Ha fatto un preparazione idonea a partecipare alle Olimpiadi, non ha messo quindi i carichi di lavoro che abbiamo messo noi in estate. Marchisio e De Ceglie che sono centrocampisti riescono a mascherare meglio il loro stato di non eccelsa forma, mentre in Giovinco, che è tutto scatti, serpentine e cambi di direzione, questo si vede di più».Fonte: Corrieredellosport.it