Hurrà Juventus

AMAURI: "NESSUNA CRISI"


L'attaccante bianconero smentisce le voci che vogliono la squadra contro Ranieri e rilancia la sfida su tutti i fronti: «Vista da fuori questa crisi è più grande di quella che è. Anche le altre grandi non stanno andando benissimo. Falso anche che corriamo poco. Sono due giornate che non segno. Voglio andare in gol contro il Napoli».TORINO, 9 ottobre - Via i nazionali, è rimasto lui. Amauri l'apolide, molto brasiliano, quasi italiano. Ma, per ora, senza convocazione. Sta lì a guardarsi da vicino la crisi Juventus. Che poi, a sentir lui, «tanto in crisi non è». «Questa crisi non è grande come sembra da fuori - ha detto la punta a Juventus Channel - Non è un bel momento. Se vogliamo guardare la cosa da un altro punto di vista, ci sono altre squadre che vogliono vincere lo scudetto e non è che stanno facendo così bene... Abbiamo giocatori con una grande esperienza e ne usciremo tranquillamente. Siamo uniti, un gruppo forte, le cose che vengono da fuori restano fuori, lavoriamo tranquillamente. Non è vero che corriamo poco, quando la nostra avversaria si mettono tutti dietro non è facile giocare. Quando giocano contro di noi le squadre si trasformano, lo so per esperienza. Danno sempre un qualcosa in più. Magari becchi la giornata sbagliata e succede quello che è successo col Palermo. Posso assicurare che non esiste una frattura all'interno dello spogliatoio. I campioni che hanno vinto tutto e sono andati in B ci danno l'esempio di come diventare giocatori della Juve. Loro sono davvero giocatori della Juve. Sono campioni del mondo che vanno in panchina per veder giocare Giovinco e lo incitano. Giovinco ha dimostrato di essere forte e di avere un grande futuro, la sua fortuna è che può giocare sia come laterale che come seconda punta. Anche se lo metti più a sinistra rende bene, o dietro le punte».«VINCIAMO TUTTO» - Amauri non si sceglie il partner d'attacco: «perché il nostro attacco si completa al di là della coppia, chiunque gioca si trova bene con gli altri. Non preferisco giocare con uno o con l'altro». L'ex attaccante del Palermo pensa poi al futuro prossimo («sono due giornate che non segno e vorrei segnare al Napoli») e a quello più lontano: «La Juve punta ad arrivare a Roma, alla finale di Champions. Abbiamo la possibilità e le capacità per fare questo campionato come vogliamo noi, vincere campionato e coppa. Anche con i miei gol, ma non dico quanti ne voglio fare. Una volta dicevo: voglio andare in doppia cifra e non riuscivo mai. Stavolta non parlo».LA SCELTA - Il futuro parte dal passato, da quella scelta bianconera: «Si è parlato tanto anche del  Milan. Ma la Juve è quella che mi ha voluto di più. Si è inserito il Milan, ma non come la Juve. Era da gennaio che mi cercava, ha dimostrato davvero che voleva puntare su di me. La maglia della Juventus è speciale, è una vittoria per me dopo tutto quello che ho passato sono qui. Devo dimostrare di meritarmela, lavorerò come sto facendo. Ho avuto tanti momenti in cui potevo e volevo mollare. Alla fine ho resistito». Quando smetterà?: «Farò il giro del mondo con la mia famiglia».Fonte: Corrieredellosport.it