Hurrà Juventus

NOTTE STORICA AL BERNABEU: REAL MADRID-JUVENTUS 0-2


Alex fa piangere Madrid con due gol da favola e trascina i bianconeri alla qualificazione agli ottavi di Champions League: «Si vive per queste emozioni. Speriamo Maradona venga a vederci più spesso».MADRID, 5 novembre - Quarantasei anni dopo l'impresa firmata Sivori la Juventus sbanca il Bernabeu. Come nel 1962 a decidere la sfida è il numero 10: allora fu l'italo argentino, fresco di Pallone d'Oro, ad ammutolire Madrid; stasera la storia l'ha scritta un altro simbolo bianconero, il capitano Del Piero. Casillas se lo sognerà la notte Alex, capace di trafiggerlo senza pietà all'andata come al ritorno. Un destro a giro a Torino, un sinistro a giro a domicilio. Ma Del Piero stavolta non si è fermato a mettere la firma sul trionfo, ha deciso anche di sottolinearla con una doppietta: l'ennesima, splendida punizione della carriera, il colpo di grazia ai blancos che vale anche la qualificazione agli ottavi di finale con due giornate di anticipo.ALEX APRE... - Ranieri continua a puntare su Tiago, mentre Schuster deve rinunciare a Robben: infortunio muscolare al polpaccio durante il riscaldamento, gioca Drenthe. Un quarto d'ora senza emozioni poi il lampo al 17': Del Piero viene servito sulla tre quarti, si gira e punta la porta: Marchionnni gli incrocia davanti, il numero 10 si sposta sul sinistro mentre Cannavaro lo attende un attimo di troppo: conclusione non troppo potente ma velenosissima, Casillas battuto e Juve in vantaggio. Il Real reagisce e si getta all'attacco, sfiorando il pareggio al 24' con Sergio Ramos che liberissimo in area piccola spedisce alto. La partita è una battaglia, fioccano gialli: Sissoko, Drenthe, Legrottaglie e Guti finiscono sul taccuino di Vink. I padroni di casa spingono, incitati dallo stadio, ma l'occasione migliore il Real ce l'ha in contropiede e solo un miracoloso recupero di Mellberg impedisce a Drenthe di concludere a rete a un minuto dal termine. Nel primo minuto di recupero anche Diarra ha una palla buona per pareggiare ma il suo colpo di testa finisce alto....E CHIUDE LE DANZE - Nella ripresa le merengues continuano il forcing e la difesa della Juve balla: nei primi minuti Drenthe colpisce l'esterno della rete e Van Nistelrooy chiede il rigore per una spallata di Chiellini. L'olandese, nervoso, si prende il giallo. Schuster vede che la partita non si sblocca e lancia Higuain al 18', sotto gli occhi di Maradona: ma il tedesco toglie il cervello della sua squadra, Wesley Sneijder, che si acccomoda in panchina nervoso. Passano cinque minuti e Sissoko guadagna una punizione dai 25 metri: Del Piero va sul pallone, la mattonella è la sua, Casillas mette una barriera inguardabile e il giro di destro lo trafigge di nuovo. Due a zero e galacticos di nuovo a centrocampo. Il Real ora è furioso ma senza raziocinio, crea occasioni ma non concretizza con Higuain. Entrano anche Saviola e Van der Vaart ma non serve a granché contro il fortino bianconero: Del Piero esce al 92' per De Ceglie, ma stavolta in mezzo alla standing ovation del Bernabeu. Chapeau.«SI VIVE PER QUESTE EMOZIONI» - Al termine il numero 10 esprime la sua gioia ai microfoni della Rai: «Sono strafelice: abbiamo vinto qui, abbiamo fatto una grande gara e ho fatto gol. Si vive per queste emozioni e sono felice che il pubblico mi abbia regalato questo grande applauso. Sono contento, qui è uno stadio pazzesco, abbiamo giocato una partita importantissima che volevamo vincere e ci siamo riusciti». Maradona ha detto in tribuna che non invecchi mai: «Felice di aver vinto davanti a lui, speriamo che Maradona venga più spesso a vederci».Fonte: Corrieredellosport.it