Hurrà Juventus

LE ULTIME PAROLE DI RANIERI


Il tecnico bianconero: «Col Chievo impegno difficile». Nedved non convocato.TORINO, 8 novembre - Dal Bernabeu al Bentegodi. Per confermarsi grande e ottenere, tra campionato e Champions, la sesta vittoria consecutiva. Magari lasciando a riposo qualche big: «Se posso sì - ha spiegato l'allenatore della Juve Claudio Ranieri- ma non ho ancora le idee chiare. Prima devo parlare con i ragazzi che stanno giocando di più, poi prenderò una decisione definitiva». Partendo da un presupposto: «Che chi andrà in campo dovrà giocare con la stessa concentrazione e la stessa voglia di fare vista in Champions. Voglio vedere la stessa umiltà. Perchè considero gli elogi un pieno di benzina, delle vitamine - ha aggiunto Ranieri - ma sono consapevole che quella col Chievo sarà una partita difficile. Da giocare contro una squadra sfortunata nei risultati, questo sì, ma che stava giocando un buon calcio. E ora hanno pure cambiato allenatore...». NEDVED, TURNO DI RIPOSO - Niente Chievo per Nedved. Il nome del ceco, infatti, non figura nella lista dei convocati per la trasferta della Juve a Verona. Nessun allarme. Solo un pò di turnover, come anticipato da Ranieri, per concedere una domenica di riposo ai giocatori ad oggi più utilizzati. Rientra GrygeraDEL PIERO ECCEZIONALE - Dal Real al Chievo con un solo obiettivo, la vittoria: «Alleno una squadra - ha proseguito il tecnico della Juve - costruita per dar fastidio a tutti. Lo stanno scoprendo anche in Europa e vincere al Bernabeu non è stata una cosa da poco, come lo è stato non subire gol. C'è la consapevolezza che stiamo lavorando bene. Del Piero? Sta facendo cose eccezionali e lo ringrazio. Ad Alex sono tre anni che sta andando bene. In B, l'anno scorso e adesso. Ero criticato perchè lo facevo giocare poco - ha chiarito Ranieri - ma sono andato a vedere e Del Piero è il giocatore che ho utilizzato di più. Non credevo ai miei occhi. Fare gol è l'essenza del gioco del calcio e lui ne fa. Un paragone con Di Stefano? Qualcuno se la prenderà a male, ma Del Piero è più giovane». TIAGO - Tanti elogi, troppi, che rendono Del Piero immune dal turnover. Come Tiago, tornato un giocatore indispensabile dopo una stagione, la scorsa, sempre ai margini: «Si è liberato di un peso - ha detto l'allenatore bianconero - di un fardello. È stato condizionato dal fatto di essere stato l'acquisto più caro della Juve. E poi giocava da tre anni in un centrocampo a tre e ha faticato ad inserirsi nei meccanismi del 4-4-2. Si era perso, si era intristito, ma in allenamento ci ha sempre fatto vedere quello che ora vedono anche gli altri. E io non chiudo mai la porta a nessuno. Rimarrà con noi? Credo di sì, anche lui ci sta prendendo gusto».Fonte: Corrieredellosport.it