Hurrà Juventus

L'UDINESE BEFFA LA JUVE


UDINESE-JUVENTUS 2-1
Juventus grigia, ko a Udine senza lampi: Iaquinta gol e il ritorno di Trezeguet uniche note positive. Allungo nerazzurro: +6 e prova di forza a Catania in 10. Milan Beckham-dipendente: solo 1-1 col Genoa.UDINE, 28 gennaio - La Juve perde 2-1 ad Udine e vede l'Inter, vittoriosa a Catania, allontanarsi a 6 lunghezze. Il Milan viene raggiunto dal Genoa e fallisce l'aggancio ai bianconeri. Salto in alto della Roma che ora è lontana solo un punto dalla zona Champions League. Risale anche la Fiorentina, che apre la crisi Napoli. Vittorie per Samp, Bologna e Cagliari, pari per il Toro contro la Reggina e tra Chievo e Lecce. «FATTO PENA» - Una Juventus orfana di Del Piero e di Zanetti come costruttore di gioco, inzeppata di punte (entrano anche Iaquinta e Trezeguet, dopo essere partiti con Giovinco e Amauri) sbatte contro la migliore Udinese dopo dodici gare senza vittorie. Quagliarella approfitta di uno svarione in rilancio di buffon e di una difresa bloccata, poi Di Natale beffa pure Grygera. La reazione è tardiva e senza arrembaggio. Iaquinta su rigore fa il 2-1, ma non ci sono lampi che legittimino il pareggio. E così arriva il ko dopo sette gare. IL problema dell'attacco, nonostante il numero di punte impiegate, si mostra evidente: Amauri è a secco da metà dicembre... Legrottaglie sincero: «Abbiamo fatto pena» SUPER INTER - A Catania l'Inter si mostra titanica: arrembaggio iniziale e gol di Stankovic sull'assist di Cruz (prescelto a ragione da Mourinho, ieri in tribuna e scortato al Cibali), poi Rocchi annulla la rete di Paolucci per un impatto di Morimoto su Burdisso (per un gioco pericoloso piuttosto cervellotico). Solita espulsione di Muntari a metà primo tempo: fallo su Tedesco (come all'andata) e come all'andata cartellino rosso esagerato. Il Catania sbaglia tropppo, ma l'Inter in dieci ritrova equilibri e cattiveria col solito Ibrahimovic. Uno scatto, il sombrero a Bizarri e il 2-0 che rilancia in fuga la squadra nerazzurra. MILAN BECK-DIPENDENTE - Si ferma a sorpresa anche il Milan: 1-1 a San Siro contro il Genoa, che resiste al quarto posto. Una grande punizione da posizione impossibile di Beckham, al secondo gol italiano dopo aver lanciato segnali di voglia di restare, poi una bella prestazione. Il Milan appassisce proprio appena esce l'inglese, ieri visionato in tribuna da Fabio Capello: il Genoa allarga il gioco e alla fine col solito Milito (14 gol a una rete da Di Vaio). L'aggancio alla Juve svanisce e l'Inetr allunga a più otto su Ancelotti e soci. RIMONTA ROMA - Prepotente la rimonta della Roma: vince senza convincere contro un bel Palermo (che sprechi i rosanero), l'effetto Totti si fa subito sentire. Un tiro deviato per l'1-0, poi - dopo il pari di Cavani - ecco anche l'assist per il colpo di testa del solito motorino Brighi. Quinta ad un punto dal Genoa, la Roma ora traguarda anche la posizione di Juventus e Milan. A Firenze nella gara più ad alta tensione per le proteste arbitrali, emerge la calma di Rizzoli che se la cava bene, meglio se la cava la Fiorentina: 2-1 al Napoli e sorpasso con nuovo affaccio nella zona Champions ai danni di una squadra partenopea ormai in crisi evidente (anche se ieri ha giocato una bella gara). Santana su dormita azzurra, poi un errore clamoroso di Frey su Vitale fanno 1-1: chiude i giochi Montolivo.  COLPI DI CODA - In coda ancora grigio il Toro: finisce 0-0 contro la Reggina e la rabia granata si ferma su un palo di Dzemaili. Ma nel primo tempo rischia il Toro: bravo Sereni. Poi ripresa granata, anche se i rimpianti non possono essere troppi. La zona retocessione che resta come sabbie mobili. Perché frenano in coppia Chievo e Lecce: salentini in 11 contro 10 e in vantaggio che si fanno riprendere da Mantovani nel finale. Il Bologna compie un'altra impresa targata Mihajlovic: vittoria a Bergamo dove cadono le grandi, ma con Volpi tre punti fondamentali per allontanare Reggina, Torino e Chievo. IL cagliari non è più una sorpresa e si appresta a sfidare la Juventus sabato all'Olimpico di Torino forte della nuova vittoria contro il Siena: Aquafresca basta per portare la squadra di Cellino e Allegri (miglior tecnico della stagione, finora) ad agganciare la Lazio in zona Uefa.Sampdoria che infierisce su una Lazio rivoluzioonata invano da Delio Rossi: fuori Carrizo e Zarate (entrerà nella ripresa per Rocchi stirato). Giocano i biancocelesti, ma segnano i doriani. Delvecchio, poi Rocchi, quindi Stankevicius e una rete straordinaria - alla Maradona - di Cassano che illumina la serata infrasettimanale del campionato.Fonte: Tuttosport.it