Hurrà Juventus

IL CAGLIARI BEFFA LA JUVE


JUVENTUS-CAGLIARI 2-3
Dopo 41 anni i sardi si impongono all'Olimpico. Per i bianconeri seconda sconfitta consecutiva. Ora i nerazzurri sembrano più lontani. E intanto Cobolli blocca Amauri: Lippi spera.TORINO, 31 gennaio - Il Cagliari passa a Torino contro la Juve, una vittoria che non arrivava da 41 anni. I sardi inguaiano i bianconeri: se domani l'Inter batterà il Torino, il vantaggio salirà a +9. Se non è un addio definitivo allo scudetto poco ci manca, perchè, come dice Ranieri, «nove punti sono tanti».RIMONTA JUVE - Dopo due buone occasioni per i bianconeri con Le Grottaglie e Sissoko, i sardi al 16' colpiscono con Biondini, che su un cross dalla sinistra approfitta di un liscio di Marchionni, arretrato in difesa, per sorprendere Buffon. Ottenuto il vantaggio, i rossoblù si scatenano, mettendo in seria difficoltà la Juve soprattutto con il folletto Jeda. I bianconeri si innervosiscono e cominciano a sbagliare una miriade di passaggi, finché non arriva la prima perla con Sissoko che vola in cielo per raccogliere di testa un cross di Molinaro e superare Marchetti. Sette minuti ed ecco il vantaggio della Juve con Pavel Nedved, che dal limite sinistro dell'area scarta un difensore del Cagliari e trafigge Marchetti, nell'occasione tutt'altro che pronto, con un gran tiro rasoterra. Ma i migliori in campo per la Juve nel primo tempo non sono gli autori dei gol, ma Amauri, che in almeno due occasioni da solo fa impazzire la difesa rossoblù. I suoi assist a centro area non trovano però compagni pronti.COLPO CAGLIARI - La ripresa si apre con un Cagliari tutt'altro che demoralizzato dallo svantaggio. La Juve, da parte sua, comincia attaccando, ma al 54' si espone al micidiale contropiede dei sardi, con Acquafresca che serve l'imprendibile Jeda ai limiti dell'area. Il brasiliano, solo davanti a Buffon, non ha problemi a infilare con un pallonetto. La Juve riprende a farsi pericolosa intorno al 65', prima con Del Piero, che su assit di Amauri spara verso Marchetti ma trova l'opposizione di Pisano, quindi con Nedved che due minuti dopo incrocia troppo un tiro dalla destra. A quel punto Ranieri decide che è l'ora di Iaquinta e di una squadra superoffensiva: esce Marchionni. Ma esce anche Chiellini, che accusa un problema muscolare. Entra Grygera, a freddo. Quindi al 73' Del Piero fa tremare Marchetti con una punizione che finisce a pochi centimetri dal palo. Il vantaggio della Vecchia Signora sembra nell'aria, invece arriva a sorpresa il sorpasso del Cagliari, con Matri, subentrato ad Acquafresca, che al 78' beffa per la terza volta Bufffon, ancora una volta su contropiede. La Juve, ferita, stenta a riprendersi, poi nel finale si butta all'attacco. Ma nonostante la contemporanea presenza di Iaquinta, Amauri e Del Piero, di azioni degne di note non ne escono. A vincere è così il Cagliari, che con questo risultato appaia il Napoli e si candida incredibilmente per un posto in Europa. Per una squadra che aveva cominciato la stagione con cinque sconfitte è un vero miracolo.Fonte: Corrieredellosport.it