Hurrà Juventus

PARLA TIAGO...


"MAGARI CASSANO ALLA JUVE"
Il centrocampista bianconero: «Champions possibile e anche per lo scudetto siamo ancora in corsa».TORINO, 19 febbraio - Il futuro ha in programma per lui il ritorno a Stamford Bridge per affrontare il Chelsea, sua ex squadra. Il passato, invece, non è stato facile con i colori della Juventus: infortuni, condizioni non eccellenti, un rapporto mai decollato con Ranieri. Ma ora per Tiago sta arrivando il momento del riscatto dopo due anni vissuti in ombra. Il centrocampista si è raccontato ai microfoni di Sky, all'interno della rubrica 'Permette Signora', in onda ogni giovedì alle ore 18.30 (e in replica a mezzanotte). CHELSEA - Ranieri ha allenato il Chelsea fino al 2004, poi siete arrivati tu in campo e Mourinho in panchina. Cosa ricordi di quell'anno e che Chelsea avevi trovato? «Ho trovato un Chelsea nuovo, con tanti giocatori nuovi, una squadra che non vinceva da tanti anni il campionato, ma che aveva tanta voglia di vincere. Mi ricordo molte partite, quasi tutte vinte, abbiamo perso solo una volta in campionato. Ho fatto anche qualche bel gol in Inghilterra. A livello personale, invece, è stato un periodo difficile. Mia moglie era incinta, eravamo giovani. Era la prima volta che lasciavamo il Portogallo, non è stato facile». MOURINHO - Mourinho ha detto che se avesse potuto tornare indietro, non ti avrebbe più ceduto. Ti è rimasto il rammarico di avere lasciato il Chelsea dopo un solo anno? «No. È stata una decisione difficile per me, tutti mi chiedevano di rimanere, soprattutto Mourinho, ma io volevo giocare, giocare sempre. Il Chelsea aveva Makelele, Lampard ed Essien che erano le prime scelte. Il Lione, invece, puntava su di me come titolare». INIZIO DIFFICILE - Eri convinto che anche alla Juve saresti stato titolare? «Sì, ero convinto che avrei giocato come titolare e ho sbagliato. Appena ho incontrato delle difficoltà la mia testa è andata in tilt. Io pensavo di essere la prima scelta e che la Juventus fosse modellata su di me. Sbagliavo, ero io che mi dovevo modellare sulla Juventus e sul progetto dell'allenatore». SCUDETTO - Veniamo all'attualità: il pareggio con la Sampdoria e la vittoria dell'Inter chiudono i conti per lo scudetto? «Chiudono no, ma in questo momento non possiamo più parlare di scudetto. Noi dobbiamo giocare e guardare all'Inter: 9 punti sono tanti». CASSANO - Secondo te Cassano è un giocatore che può far fare un salto di qualità a una grande squadra come la Juventus? «La qualità ce l'ha. Sento tante cose su Cassano, posso dire che può dare qualità a una squadra, per il resto non so. Lui e Del Piero potrebbero coesistere». ADDIO VICINO IN ESTATE - Questa estate eri sul punto di andar via, invece sei rimasto. Perchè? «Per tanti motivi. Le offerte che avevo non mi interessavano e poi perchè dicevo che non potevo andar via dalla Juve. Avevo la voglia di dimostrare il mio valore e vincere nella Juve, non volevo mollare. È stato veramente difficile. Ho pensato tante volte di andare via, ma c'era qualcosa dentro di me... Compagni e famiglia credevano in me e quello mi ha dato una grande spinta, sapevo che un giorno tutto sarebbe cambiato». CHAMPIONS - La Champions è un sogno o un obiettivo possibile? «Tutti e due. Io voglio vincere la Champions, non so se quest'anno o l'anno prossimo, ma io voglio vincerla».Fonte: Corrieredellosport.it