Hurrà Juventus

PARLA RANIERI...


IL CHIEVO CI RENDERA' LA VITA DURA
Juventus-Inter, sabato 18 aprile. Ormai sembra che non si parli d’altro. Media e tifosi contano già i giorni che mancano alla grande sfida in programma allo stadio Olimpico. Eppure, prima dello scontro diretto, ancora tante cose devono succedere. Non c’è solo Pasqua di mezzo, ma soprattutto due turni di campionato. Ovvero sei punti a disposizione per entrambe le rivali. Un bottino che, considerando le sette lunghezze di distacco, diventa quanto mai fondamentale.Ecco perché, a chi continua a chiedere della sfida con i nerazzurri, Claudio Ranieri risponde così: «Sarebbe da provinciali pensare già alla partita con l’Inter. Da qui alla fine del campionato mancano nove partite e noi dobbiamo fare bene in tutte, non sono nello scontro diretto. Per questo, ora mi interessa solo la gara di domani contro il Chievo».All’andata, era il giorno del 34ª compleanno di Alessandro Del Piero, la Juventus espugnò il Bentegodi grazie ad una prodezza del “festeggiato” e ad un gol di Iaquinta. Tre punti d’oro arrivati in piena striscia vincente. Proprio come in una striscia vincente si trovano ora i bianconeri. Cinque vittorie di fila (tutte di sabato), 19 punti nelle ultime sette gare e la sensazione che per continuare la rincorsa alla vetta, questa serie dovrà ancora andare avanti: «Ogni tanto ci sono delle lunghe sequenze – continua il mister - e per farle bisogna pensare ad un impegno alla volta. Sappiamo che abbiamo un compito proibitivo ma le cose difficile danno qualcosa in più se raggiunte. Per far sì che ciò avvenga ci devono essere tutte le situazioni favorevoli, ma noi dobbiamo pensare soprattutto al nostro cammino».E sul cammino ora si presenta un Chievo che nelle ultime giornate ha tenuto un rendimento da squadra di alta classifica e che continua a rincorrere la salvezza. Per questo Ranieri non vuole fidarsi. «Affrontiamo una squadra in forma, che sta giocando bene e che all’andata ci ha dato del filo da torcere e anche questa volta ci renderà la vita difficile. Prima della sosta, il Chievo era in buon momento e in questo periodo Di Carlo ha potuto lavorare con un gruppo più completo. Ma la qualità è diversa e mi auguro che questa qualità esca di nuovo».Fonte: Corrieredellosport.it