Hurrà Juventus

LE DICHIARAZIONI DI BUFFON DOPO LA PEACE CUP


BUFFON: "I RIGORI? NON LI PARERO' PIU?"
«Siamo tutti contenti della volontà di Trezeguet di restare insieme a noi».TORINO, 3 agosto - Gigi Buffon ci scherza su. «I rigori? Li parerò solo nei 90 minuti». Il portiere della Juventus non fa drammi per la finale di Peace Cup persa ai rigori contro l'Aston Villa. Eppure con la bella parata su Herd aveva spianato la strada ai suoi compagni. La squadra è rientrata questa mattina a mezzogiorno in Italia, e Buffon ne ha approfittato per fare il punto della situazione attraverso il suo sito ufficiale www.gianluigibuffon.com: «Alla fine della partita, mi è venuto quasi da sorridere pensando che quando riesco a parare un rigore, non sempre riusciamo a vincere. Vorrà dire che d’ora in avanti non ci proverò neanche più… O meglio, mi limiterò a parare quelli durante i 90 minuti!». IL RAMMARICO - In tutto il torneo Buffon ha subito solo un gol nei 90 minuti, sempre su rigore, da Cristiano Ronaldo contro il Real Madrid. Per questo sperava di portare a casa la coppa. «C’è ovviamente un po’ di dispiacere per come è andata a finire. E’ sempre un peccato perdere una finale ai rigori, anche perché io sono convinto che “vincere aiuta a vincere” e portarci a casa il trofeo sarebbe stato utile per affrontare con ancora più carica i prossimi impegni». TREZEGUET - Ora però bisogna guardare avanti, a partire dall'amichevole di venerdì contro il Villareal, con la certezza di avere ancora in squadra un certo David Trezeguet. «Siamo tutti contenti della volontà di Trezeguet di restare ancora con noi – conclude Buffon -. Sono sicuro che adesso che ha ritrovato la convinzione, David tornerà ad essere quell’arma in più che è sempre stata e questo non può che fare a tutti noi molto piacere. Ora il nostro gruppo è ancora più attrezzato. L’ho detto anche nei giorni scorsi, ho sensazioni positive vedendo la squadra al lavoro. Le basi sono solide e si è creato davvero un bel clima. Abbiamo tutto per fare bene. Non resta che farlo in campo, con i fatti, e non a parole». Fonte: Corrieredellosport.it