Hurrà Juventus

FELIPE MELO GIA' HA LO STILE JUVENTUS


FELIPE MELO: "HO CAPITO COS'E' LA JUVE"
Un debutto da ricordare, pur nel grande dolore per la morte della nonna. «Una famiglia, non una squadra. Non volevo neppure giocare, poi però... Hanno fatto il funerale in Brasile proprio mentre scendevamo in campo».TORINO, 1 settembre - Pronti via, sono bastati i 90 minuti più re­cupero del debutto roma­no perché il popolo bian­conero avesse modo di ca­pire chi è Felipe Melo. Le sue sfaccettature, le sue caratteristiche, le sue qualità calcistiche e mo­rali. Melo che lotta, Melo che ruba palloni, Melo che imposta, Melo che si inserisce, Melo che segna, Melo che esulta, Melo che consola gli avversari (chiedere a De Rossi per credere), Melo che si com­muove e dedica rete e vit­toria alla nonna, appena scomparsa. Melo che inte­nerisce il popolo bianco­nero. IL DOLORE - Già perché lui, a un certo punto, non se la sentiva neanche di scendere in campo. Era troppo abbattuto e scon­solato per farlo, a causa della morte di Manuelina, i cui funerali si sono te­nuti in Brasile proprio mentre la Juventus scen­deva in campo all’Olimpi­co. Poi, invece, il forte gio­catore s’è fatto coraggio sentendo il clima di affet­to che si respirava intor­no a lui e pensando alla sua “ seconda mamma”: «Mia nonna era un guer­riero nella vita e mi è sta­ta di grande aiuto, so­prattutto all’inizio della mia carriera quando tutto sembrava così difficile. So che è vicina a Dio e mi conforta. Sono entrato in campo nel momento in cui stavano eseguendo i suoi funerali, in Brasile. Vole­vo quasi rinunciare, ma poi ho deciso di farlo. An­zi, ero determinato a se­gnare un gol e a dedicar­lo a lei e a mio padre che è sempre al mio fianco e ora sta soffrendo molto. A loro devo tutto. Avevo la testa piena di pensieri all’inizio della partita, così ho pianto. Quando sono riuscito a segnare, ho ca­pito tante cose» . Fonte: Tuttosport.com