Hurrà Juventus

CONFERENZA DI FERRARA ALLA VIGILIA DI JUVE-NAPOLI DI COPPA ITALIA


FERRARA: "NESSUNO MI BUTTERA' GIU'"
Il tecnico bianconero replica tenace alle voci di mercato sulla sua panchina traballante: «Napoli il mio capolinea? Non ci penso, penso solo che le conferme nascono dai risultati. Diego a centrocampo non lo vedo. Buffon torna col Chievo, per Iaquinta ci vorrà più tempo. La crisi di Amauri? Ho fiducia piena in lui».TORINO, 12 gennaio - Con due ore abbondanti di ritardo rispetto alla scadenza fissata, Ferrara si è presentato ai microfoni dei giornalisti per quella che potrebbe essere la sua ultima conferenza stampa da allenatore della Juventus. In ritardo, sì, accumulato per la visita della dirigenza bianconera al gran completo alla squadra questa mattina a Vinovo: Blanc, Secco e Bettega hanno parlato alla squadra per oltre un'ora. Analizzando sicuramente la situazione delicata che sta attraversando la Juve e il suo tecnico, che ha provato a spiegarla così, scherzando, ai giornalisti in sala: «Ieri mi facevano notare che sono come Rocky, in questo momento: prendo cazzotti, pieno di sangue ma continuo a dire 'non fermarti' all'avversario, ed è così: non c'è niente che possa buttarmi giù in questo momento». Ma Rocky aveva il pubblico dalla sua, mentre l'ambiente intorno non è compatto...«La Juve è una cassa di risonanza grandissima. Anche prima, quando non c'erano critiche o contestazioni, io mi sono sentito coinvolto e non posso fare altro che capire lo stato d'animo dei nostri tifosi e comprenderlo, fino a quando resta entro certi limiti. Il tutto però non deve andare oltre. Detto questo mi dispiace per la situazione di delusione che stiamo vivendo». LA CONFERMA PASSA DAI RISULTATI - L'allenatore bianconero non crede che la sua panchina traballante crei problemi ai giocatori: «Io credo che la società faccia delle valutazioni, e la fretta non è mai produttiva. Conosco il pensiero della società, ma sono altrettanto grande da poter capire che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Quindi se i risultati non ci sono la società prenderà i provvedimenti che riterrà più giusti e più idonei per cambiare una tendenza negativa. Se questo dovesse passare per l'esonero dell'allenatore non la prenderei come una sconfitta. Assolutamente. La prenderei come una crescita» I GIOCATORI SONO FORTI - «In squadra ho giocatori forti - continua Ferrara - giocatori con personalità e non credo che si facciano condizionare dalla situazione del proprio allenatore. Loro devono essere certi che il loro tecnico è pienamente consapevole di quello che sta cercando di fare con tanta voglia per cambiare le cose, consapevoli che se continuiamo in questa maniera possiamo venirne fuori. So perfettamente che quando mi sono seduto su questa panchina ho provocato anche parecchia invidia, ma non ho mai pensato minimamente 'Chi me l'ha fatto fare'». NAPOLI IL MIO CAPOLINEA? NON CI PENSO - Il tecnico è stato poi stuzzicato su una coincidenza ironica che il destino gli ha dedicato, quella di giocarsi il lavoro proprio contro il 'suo' Napoli: «Quest'anno si è battuto il record di esoneri, trovare una società che mantiene una certa linea non capita spesso. Napoli? Può capitare che proprio nelle emergenze ci possa essere una reazione. Napoli è la mia città ed è stata la mia squadra per tanti anni, non ho mai pensato che proprio contro il Napoli potrei perdere questa panchina. Penso solo a passare il turno». DIEGO CENTROCAMPISTA NON LO VEDO - E proprio contro il Napoli Ferrara dovrà superare un'emergenza che lo mette in condizione di giocare con un solo centrocampista centrale di ruolo. Ma sicuramente non vedremo Diego al suo fianco: «Non ho tanta scelta soprattutto a centrocampo dove siamo praticamente contati. Diego a centrocampo? Non l'ho mai visto giocare in quella posizione, né l'ho mai provato, bisognerebbe capire le sue sensazioni ma le sue caratteristiche mi portano a pensare che non sia il suo ruolo, e se non l'ha mai fatto ci sarà un motivo. Iaquinta? Ci vuole ancora un po' di tempo. Buffon? Rientrerà col Chievo». AMAURI - «In allenamento oggi ne ha fatti quattro di gol, ogni attaccante può incontrare un momento di difficoltà, lui è un giocatore in senso assoluto, ha la mia fiducia e deve stare tranquillo» MERCATO - «n questo momento avremmo preferito avere qualcuno in più, certo Tiago è partito ma non potevamo sapere che Giovinco e Poulsen si sarebbero infortunati».Fonte: Corrieredellosport.it