Hurrà Juventus

ZACCHERONI SI PRESENTA...


ZACCHERONI: "JUVE, VOLTIAMO PAGINA"
Il nuovo tecnico bianconero: «Mi piacciono le sfide, parte un ciclo nuovo. L'organico è molto importante e non so quante squadre ci siano superiori. Ho firmato un contratto fino al 30 giugno, ma spero di mettere in difficoltà i miei dirigenti».VINOVO (TORINO), 29 gennaio - Dopo essere sceso in campo per il primo allenamento con la squadra, Alberto Zaccheroni si è presentato alla stampa per la prima conferenza da allenatore della Juve. Il tecnico ha firmato questa mattina un contratto fino al prossimo 30 giugno, quando, secondo il progetto-bis bianconero, dovrebbe arrivare Rafa Benitez.LA SVOLTA - «È giusto voltare pagina: riconosco il lavoro precedente, perchè la Juve ha proposto un calcio vincente, ma non conosco caratterialmente la squadra». Sono le prime parole di Alberto Zaccheroni, chiamato sulla panchina bianconera per sostituire Ciro Ferrara.LA VOGLIA - «Mi piacciono le sfide, parte un ciclo nuovo - ha aggiunto Zaccheroni, che si è presentato alla stampa a Vinovo subito dopo il suo primo allenamento - L'organico è molto importante e non so quante squadre siano superiori alla Juve», ha aggiunto il neo-tecnico, «Porterò i miei accorgimenti ma soprattutto sono convinto di riuscire a vincere questa sfida». Quanto al valore della sua nuova squadra e alle precedenti esperienze, Zaccheroni ha fatto un paragone: «Ho avuto una sola squadra di grande livello, il Milan e questa Juve si avvicina molto».L'OBIETTIVO - Il tecnico bianconero ha le idee chiare. «Che sia un problema più psicologico, basta guardare le ultime partite. Cercherò di intervenire soprattutto a livello psicologico. Non c'è nessuno che stia rendendo pari alle attese. C'è un problema collettivo. Cercherò di riportare la Juve ai livelli che gli competono. L'obiettivo minimo è entrare in Champions»IL MODULO - «Io il 3-4-3 l'ho utilizzato quando avevo in rosa giocatori votati alla fase offensiva ma non l'ho adottato sempre nella mia carriera. Nella Lazio non l'ho usato e all'Inter lo feci solo nel primo periodo. Io mi adatto alle caratteristiche e ai giocatori che ho a disposizione. Mi applico, studio molto, e so variare modulo in base alle situazioni. Conosco bene il mio lavoro. Lo spessore di questa squadra è talmente importante che possiamo giocare con quasi tutti i moduli di gioco».IL REGALO - «Il 5 maggio? Dopo quella partita mi aspettavo un regalo a casa da parte di Bettega ma non mi è arrivato nulla...».IL DNA JUVE - «Io spero di trovare tutte quelle qualità che sono il dna della Juventus: tenacia, caparbietà e pensare che il maggior rischio che possiamo correre è quello di non voler rischiare. Questa deve essere una squadra che strada facendo deve prendere consapevolezza della propria forza e andare in casa o in trasferta a vincere ovunque».LA SFIDA - Zaccheroni spera di poter restare anche l'anno prossimo. «Ho firmato un contratto fino al 30 giugno, ma spero di mettere in difficoltà i miei dirigenti. Sedersi sulla panchina della Juve significa essere al top del mondo. Cercherò di trasmettere la mia determinazione. Alla squadra chiederò la disponibilità di mettere a disposizione tutto il talento. I risultati bisogna andarli a prendere. Non ci diamo limiti, vediamo quanto tempo impieghiamo a riprendere la strada maestra. Ripartiamo dall'idea della Juve d'inizio stagione. Secondo me possiamo fare bene. La Juve era pronosticata da tanti come vincitrice del campionato».IL SALUTO - Jean Claude Blanc accoglie Alberto Zaccheroni rivolgendo un pensiero a Ciro Ferrara: «Lo ringrazio, lo stimo molto sul piano professionale e umano - ha detto il presidente Juve a proposito del tecnico esonerato - Ma il calcio è crudele, e alle volte costringe a scelte dolorose». Blanc, nel corso della presentazione del nuovo allenatore a Vinovo, ha anche assicurato che «Zaccheroni garantisce l'esperienza ai massimi livelli necessaria in questo momento difficile». E precisa che si tratta di «scelta condivisa da struttura sportiva, cda e proprietà».LA RESPONSABILITA' - «Non ho mai pensato di dimettermi». Il presidente della Juventus, Jean-Claude Blanc, ha risposto così alla domanda se avesse preso in considerazione l'ipotesi di lasciare la carica visti i risultati deludenti della squadra bianconera. «La responsabilità non è di uomo solo o dello staff tecnico - prosegue Blanc -. Gli errori non sono stati commessi soltanto da Ferrara ma da tutti e non dimentico i giocatori che vanno in campo. Il calcio non ti permette di cambiare venti giocatori, ti dà soltanto l'opportunità di giocare una carta scegliendo un nuovo staff». «In questo modo vogliamo mettere i giocatori davanti alle loro responsabilità - aggiunge Blanc -. Con questa decisione li mettiamo molto, molto davanti alle loro responsabilità. Sarà decisivo il loro atteggiamento, la loro attenzione in settimana, sul campo e fuori da Vinovo. Il messaggio è chiaro anche per loro. Non possiamo accettare questa situazione: abbiamo metà della stagione per ribaltarla».Fonte: Corrieredellosport.it