Hurrà Juventus

PARLA BUFFON...


"CON ZAC LA JUVE PUO' RIPRENDERSI"
Il portiere bianconero giudica i primi giorni del nuovo tecnico: «Le impressioni sono molto positive. Il compito di noi giocatori ora è di metterci a sua completa disposizione senza discutere. L'esonero di Ferrara? Una sconfitta per tutti».TORINO, 3 febbraio - Gigi Buffon promuove a pieni voti Alberto Zaccheroni. Certo, di tempo per giudicare il nuovo tecnico della Juve il portierone non ne ha avuto molto. Ma le prime sensazioni sono ottime. «Le impressioni sono molto positive - dice Gigi in conferenza stampa - nel senso che, senza voler stravolgere o inventare chissà cosa, si è posto in una maniera molto serena per cercare di risolvere certe situazioni che durante la partita ci creano delle difficoltà. Ad esempio il gol preso contro la Lazio, che è evitabile se si lavora di reparto. La sua disamina della gara contro i biancocelesti è stata molto esaustiva e coerente. Con il suo lavoro minuzioso possiamo risalire piano piano la china, ma non ha la bacchetta magica. Sicuramente da parte di tutti noi c’è la volontà di seguire il suo lavoro». TATTICA - Quanto alle reazioni della squadra ai cambiamenti tattici che Zac ha apportato o è in procinto di apportare, Buffon è categorico: i giocatori bianconeri devono seguire senza discutere le indicazioni del tecnico. «È chiaro - prosegue - che ogni allenatore porta i propri metodi e il proprio credo e in base alle sue conoscenze ti fa lavorare o ti suggerisce qualcosa che può ovviare a delle situazioni che possono compromettere le partite. La difesa a tre? Davanti a me magari ci sarà un uomo in più e ce ne sarà uno di meno lateralmente. Ma non cr5edo sia un problema. A Parma con Ulivieri ho spesso giocato con i tre difensori, c’erano anche Cannavaro e Thuram. Ma l’ultima cos che a noi giocatori deve interessare è mettere bocca sulle situazioni tattiche o sulle scelte dell’allenatore. Noi dobbiamo solo dare la massima disponibilità. Se uno comincia a storcere il naso o fa sì che ci possa essere anche la minima incertezza, poi si fanno tre passi indietro ed è l’ultima cosa che vogliamo. Prima dal punto di vista tattico c’era un sistema ben rodato e che a tutti stava bene. Poi per tanti fattori non sono venuti i risultati, però credo che il compito di noi giocatori, con qualsiasi allenatore, sia di mettersi a disposizione e poi cercare di fare bene il nostro lavoro in base a quello che ci viene chiesto». TESTA O SCHEMI? - Ma quello della Juve è un problema psicologico o un problema tattico? «Penso che tattica e psicologica camminino insieme - risponde Buffon -. Nel momento in cui l’autostima non è ai massimi livelli, lavorando e apportando metodologie diverse distrai la mente dal periodo negativo e puoi risvegliare qualcosa che possa essere nel tempo efficace e scrollarti di dosso il pessimismo e la negatività». ESONERO TRISTE - Buffon parla poi del dispiacere che in tutti ha provocato l’esonero di Ferrara: «È stata una sconfitta - afferma -. Purtroppo per gli allenatori e per fortuna per noi, quando cose vanno così è più facile cambiare il tecnico che 25 giocatori. È la legge del calcio. Ma se questi giocatori hanno un senso di responsabilità spiccato e sono mediamente intelligenti, devono sapere che non ci sono più prove d’appello e alibi e vengono responsabilizzati ulteriormente».Fonte: Corrieredellosport.it