Hurrà Juventus

ECCO I NOMI DELLE POSSIBILI CESSIONI...


I GIOCATORI CHE LA JUVE NON VUOLE PIU'
C'è chi è giunto alla fine di un ciclo e chi non l’ha mai aperto: sono in vendita. Ingaggi permettendo, doppioni e componenti della vecchia guardia verranno ceduti. Zebina, Grygera, Cannavaro, Grosso, De Ceglie, Poulsen, Giovinco e Trezeguet rischiano tutti.TORINO, 6 aprile - Purtroppo que­sta Juve è già nella storia, ma soltanto in funzione della sua desolante po­chezza che la rende tra le peggiori squadre dell’ul­tracentenaria epopea bianconera. Per fortuna questa Juve è già storia, perché nemmeno quel che resta del calendario 2009­2010 - sei giornate - con­sentirà a ( tanta) parte del­l’attuale rosa di invertire la propria personale rotta, che porta lontano dai lidi bianconeri. Dopo il 16 maggio scatterà l’epura­zione ed è giusto così, dal momento che al netto del­le pur notevoli responsabi­lità societarie, della confu­sa situazione tecnica e del­l’incredibile sequela di infortuni - tutte concause del disastro - è incontesta­bile che molti protagonisti abbiano dimostrato di non valere la Juve. O di non va­lerla più, che all’atto prati­co non fa alcuna differen­za. Perché nel corso di que­st’anno si è esaurito anche il capitale di credito accu­mulato con la discesa in B dalla cosiddetta "vecchia guardia". Soltanto a livello di ingaggi in casa bianco­nera si sono mantenuti ai vertici e questa è un’ulte­riore complicazione, per­ché piazzare giocatori in esubero non è mai agevole, ma diventa davvero pro­blematico quando i prota­gonisti si portano dietro accordi plurimilionari. Ep­pure la campagna cessioni è imminente e al termine della stessa ritroveremo una Juve sicuramente molto diversa rispetto al­l’attuale.I DOPPIONI La rosa bian­conera è assolutamente ca­rente di esterni, mentre di mediani ne annovera an­che troppi, visto che lo stesso Felipe Melo va an­noverato nella categoria comprendente Momo Sis­soko, Christian Poulsen e, con caratteristiche diver­se, lo stesso Claudio Mar­chisio. Un componente del quartetto partirà e tutti gli indizi portano in direzione del danese, la cui inciden­za nei due anni torinesi è stata davvero molto mode­sta. La scorsa estate Poul­sen seppe resistere alla corte del Fenerbahce e, spariti dalla scena i turchi, nessun altro si fece avanti. In dodici mesi però la si­tuazione è parzialmente cambiata, perché con un solo anno di contratto ga­rantito il centrocampista bianconero potrebbe dimo­strarsi più disponibile ad ascolare il canto di even­tuali sirene. Tocca comun­que ai dirigenti di Corso Galileo Ferraris creare per tempo le giuste condizioni, cosa che in passato non sempre si è verificata. Identiche le premesse per quel che riguarda Seba­stian Giovinco, chiuso dal­la presenza di Diego e An­tonio Candreva. Finora il piccolo trequartista si è op­posto con forza a ogni ipo­tesi di cessione, ma un an­no passato a fare da spet­tatore in panchina, quan­do non in tribuna, lo por­terà inevitabilmente a prendere in considerazio­ne l’idea di lasciare la Ju­ve. Differenza sostanziale rispetto a Poulsen: Giovin­co ha mercato. Soprattutto in Italia, infatti è probabi­le che Roberto Bettega lo inserisca in qualche scam­bio di assoluto livello ( Pazzini, Kjaer?). Stessa sorte toccherà a Paolo De Ceglie, a meno che il val­dostano accetti il ruolo di sostituto del terzino sini­stro che la Juve va cercan­do.Fonte: Tuttosport.com