Hurrà Juventus

PARLA NICOLA LEGROTTAGLIE...


"L'OBIETTIVO MINIMO E' LA CHAMPIONS"
Il difensore bianconero: «Inter e Milan partono davanti a noi. Dobbiamo fare bene anche in Europa League. Le parole di chi è andato via? Lasciare la Juve è dura, quando sei in altri club senti e vedi la differenza. Io sono in scadenza, se la società crede in me vorrei restare a vita. Credo che ci sia bisogno del ringiovanimento ma è importante anche l'esperienza».TORINO, 3 settembre - «Inter e Milan sono avanti alla Juve. I rossoneri hanno dato un segnale con Ibra. Il nostro obiettivo minimo è migliorare l'annata dell'anno scorso ed entrare in zona Champions League, oltre a fare bene in Europa League». Nicola Legrottaglie, intervistato da Sky, parla a 360° della stagione della Juventus, degli arrivi e delle partenze. E del suo futuro, ovviamente. «Trezeguet, Camoranesi: li ringrazio e li saluto con grande affetto, sono e saranno sempre un pezzo della mia vita, ma so che il calcio è anche questo. Finiscono le stagioni e se ne aprono altre nella storia di una carriera. Io l'ho provato qualche anno fa, noti la differenza quando lasci la Juve, a livello di organizzazione, di blasone, di tifoseria, senti la mancanza di questa maglia e credo sia per questo che è difficile lasciarla. Quando poi fai una scelta e ti trovi in un'altra squadra credo che non ci debbano essere polemiche, ma pace e serenità, da uomini maturi. Senza lasciare spazio ad altro». VORREI RESTARE A VITA - In virtù di questo, non si può parlare del suo contratto: «Io sono in scadenza, da quello che vedo solo perché ci può essere la volontà di ringiovanire non ci deve essere la voglia di lasciare fuori del tutto l'esperienza, che può dare qualcosa in più ad una squadra. E il calcio anche dovrebbe capirlo. Io sto bene alla Juve, fisicamente sto meglio di quando avevo vent'anni. E' chiaro che bisogna che si creda in me e nelle mie qualità. Se la Juve ci crede, crede nel fatto che possa essere un valore aggiunto, vorrei restare a vita. Se non crede in me, farò altre scelte». LOTTERÒ PER UN POSTO - «Bonucci titolare? Penso che in due anni con Giorgio abbiamo fatto due bellissimi campionati. Ma sono scelte che devo rispettare, sono tenuto a farlo ma allo stesso tempo io non mollo perché credo in quello che faccio sul campo e lotterò per riconquistare il posto. Oggi comunque serve avere 3-4 centrali in grado di giocare titolari sia importante per una grande squadra che lotta fino a maggio». NAZIONALE - «Oggi c'è la politica del ringiovanimento anche in Nazionale, penso ci sia poco spazio per giocatori di una certa esperienza, ma se un giorno dovessi essere chiamato non direi mai no. Nella nuova Juve in rampa di lancio ce ne sono tanti. Se giochi bene ad un certo livello, alla Juve, è quasi automatico andare in Nazionale». Fonte: Tuttosport.com