Note d'infinito

Eventi straordinari


Non sempre la conoscenza deriva dalla scienzaMolti dei grandi filosofi e scienziati del passato attingevano le informazioni da un modo extraterrestre al quale accedevano in alterati stati della coscienza. Si ritiene che essi avessero contatti con alieni dotati di una tecnologia molto più avanzata della nostra oppure che riuscissero, grazie ad una straordinaria concentrazione della mente, a connettersi con l’archivio cosmico, chiamato archivio Hakascico, una sorta di mega computer nel quale sono contenute tutte le informazioni riguardanti l’universo. Chi sono alcuni di questi filosofi e scienziati?Socrate aveva come fonte d’ispirazione un demone che non era una figura diabolica come farebbe supporre il nome ma una divinità minore. Si dice che egli trascorresse ore intere in solitudine a pensare, con lo sguardo fisso in un punto, e che durante tali meditazioni si collegasse al suo demone.Nicola Tesla, lo scopritore della corrente elettrica, era fermamente convinto dell’esistenza degli alieni dai quali riceveva dei messaggi.Molte opere di Leonardo da Vinci, studiate attentamente, presentano strani effetti nascosti che richiamano chiaramente volti e simboli alieni. Puccini affermava che la sua più grande opera, la Madame Butterfly, fosse stata ispirata dagli angeli.E ancora Einstein, un caso davvero unico: si dice che da piccolo ebbe molte difficoltà nel parlare, non legava con i coetanei e imparò a scrivere a nove anni. Molti temevano che fosse ritardato e, invece, da grande divenne un grande scienziato. Come può essere successo? Si racconta che egli fosse solito concentrarsi in esperimenti mentali attraverso i quali entrava in contatto con il grande archivio cosmico dal quale attingeva le sue straordinarie iformazioni.Il grande matematico indiano Ramanujan era del tutto privo di istruzione ma possedeva un genio innato per la matematica. Egli andava a dormire con la speranza di vedere nel sogno la sua dea ispiratrice e fu proprio durante il sonno che questa divinità gli scrisse tutta una serie di equazioni che egli memorizzò e andò a controllare immediatamente dopo il risveglio. Quelle equazioni si sono rivelate poi delle scoperte sensazionali ma non tutte sono state risolte, alcune di esse sono rimaste un segreto che forse un domani, con la loro soluzione, potrebbero aprire orizzonti inimmaginabili per l’umanità Tutti coloro che sono convinti che ci sia una spiegazione scientifica a qualsiasi evento, cerchino di dare una motivazione razionale a quanto sto per raccontare.Lo studioso J. Goodavage è riuscito a raccogliere, in molti anni di lavoro, numerose vicende di destini clonati. Egli ha, in diversi casi, riscontrato un notevole parallellismo tre le vite di persone, anche molto lontane tra loro, o comunque che ignoravano ognuna l'esistenza dell'altra. Le coincidenze prese in esame sono a volte davvero sorprendenti, non rientrano nel normale ordine delle cose. Goodavage, nel suo libro "Astrology: The Space Age Scienze", racconta, ad esempio, di numerosi aspetti in comune tra la vita e la morte di due individui: Donald Chapman e Donald Brazill, entrambi nati il 5 settembre del 1933, il primo, nella cittadina di Eureka e, il secondo, a Ferndale in California. Una domenica mattina del 10 settembre 1956, esattamente cinque giorni dopo il compleanno di Chapman e di Brazill, i due giovani guidavano la propria auto sulla statale 101 a sud di Eureka e ritornavano alle proprie abitazioni. Avevano riaccompagnato le proprie fidanzate, ciascuna delle quali risiedeva nella città dell'altra, quando, improvvisamente, si scontrarono frontalmente con le proprie auto morendo sul colpo. I certificati di morte indicano che tutti e due morirono per le gravi ferite riportate alla testa.Un caso altrettanto evidente di parallelismo, narrato sempre da Goodavage, riguarda due donne nate nello stesso giorno e aventi lo stesso nome ma senza alcun rapporto di parentela: Edna Hanna e Edna Osborne. Nel 1939, nell'ospedale di Hackensack nel New Jersey, tutte e due partorirono, nello stesso istante, due bambine, a cui diedero lo stesso nome: Patricia Edna. Goodavage, interrogate le due donne, scoprì dell'altro. I loro mariti svolgevano lo stesso lavoro ed erano proprietari di un'automobile della stessa marca e di identico colore. Entrambe le coppie si erano sposate esattamente tre anni e mezzo prima, nello stesso giorno. I due uomini erano nati nello stesso anno, mese e giorno; identica circostanza per le loro mogli. Le due donne avevano i capelli castani e gli occhi azzurri, la stessa altezza e lo stesso peso. Entrambe le coppie avevano comprato nello stesso giorno un cane a cui avevano dato il nome di Spot.Esistono molti altri casi ancora in cui le vite di alcuni individui presentano somiglianze impressionanti. L' 8 novembre del 1981 "Il Giornale d'Italia" riportò un fatto incredibile relativo alla morte contemporanea di due fratelli. Ada e Guido P. cessarono di vivere alla stessa ora, in circostanze analoghe e per cause identiche. I fratelli morirono l'uno distante dall'altro circa 300 chilometri. Il professore Guido P. docente alla "Normale" di Pisa con la sua "127" nei pressi di Pisa, causa un probabile malore, perde il controllo dell'auto e va a schiantarsi contro un albero. Soccorso, muore prima di arrivare in ospedale, sono le tredici. Alla stessa ora, a Milano, sua sorella Ida, pure insegnante, mentre guida la sua auto veniva colta da un malore e andava a sbattere violentemente contro un albero, morendo.Non meno sconcertante è il caso narrato dal professor T. Bouchard dell'Università del Minnesota sul "Corriere del Medico" del 12 giugno del 1980. I gemelli Jim Springer e Jim Lewis erano stati adottati da due famiglie dell'Ohio e nessuno dei due sapeva dell'esistenza dell'altro. Entrambi si laurearono in legge e iniziarono a lavorare part-time come aiuto sceriffo. Tutti e due scelgono la Florida per trascorrere le ferie. Acquistano un cane che chiamano Toy. Le loro mogli si chiamano, entrambe, Linda. Divorziati, sposano due ragazze di nome Betty. I figli si chiamano James Allan. Fumano le stesse sigarette e si intendono tutti e due di falegnameria.