Creato da rachiel_yora il 13/12/2008
Hyveta's Cronicle
sensazioni, tormenti e intrighi nel regno di Hyveta
IN DUE
Questo blog è il frutto del lavoro di due persone.
Le vicende di Rachiel e quelle di Yora sono scirtte da due persone differenti.
Non esiste una vera trama, ne una scaletta da seguire, tutto quello che riguarda il futuro dei due protagonisti viene improvvisato sul momento, come in un GdR.
Ogni post di Rachiel, come ogni post di Yora ha un tag, se si vogliono leggere le storie solo dell' uno o dell'altro personaggio basta cliccare sul tag.
I tag Rachiel, Yora insieme indicano che in quel post appaiono entrambe i personaggi contemporaneamente.
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« L'Incontro | Dal diario di Yora Rakim » |
YORA RAKIM <Mi può dire cosa vi sate dicendo???> Yoahn mi guardò con aria di rimprovero ma, quando mi rispose la sua voce era gentile. <Mi ha chiesto se sono in grado di curarlo e gli ho detto di si ma,> fece un piccola pausa poi aggiunse preoccupato <ma dobbiamo sbrigarci. La ferita è profonda e sta perdendo molto sangue. Tu Yora dovrai aiutarmi se vogliamo che questo ragazzo non ci abbandoni prima del tempo...> Annuii e chiesi <Cosa devo fare???> Yoahn camminava senza guardarmi <prima devi preparare una mistura di erbe che spalmerai sulla ferita e poi, dovrai preparare un infuso per non fargli sentire il dolore.> Mentre il saggio m'impartiva gli ordini eravano arrivati nella stanza dove ci attendeva il medico del posto. Era alto e scuro, era vestito con una tunica bianca e portava il turbante.Un tipo abbanza comune. Yoahn mi disse che si chiamava Alì Rachid e che esercitava la sua professione a Morroc da 15 calendari. In quel momento però, non m'interessava sapere il nome del medico o da quanto esercitava per me adesso era più importante sapere dove potevo trovare il necessario per curare quel poveretto che si stava per svegliare cosi, impaziente dissi a Yoahn: <Fatti dire dove posso trovare le erbe per l'infuso e la mistura.> subito il saggio tradusse la mia domanda ad Ali e lui, m'indico un armadio che si trovava alla destra del letto dove era adagiato il corpo del ragazzo. Senza aspettare altro lo aprii e ne tirai fuori i vari vasetti con le erbe che mi servivano, li posaii sul tavolo e iniziai prima a preparare l'infuso per non fargli sentire dolore. Preparai il tutto in poco tempo utilizzando le erbe e i medicinali che trovai nell'armadio. Somministrai l'infuso e attesi istruzioni. Yoahn il saggio cominciò a recitare una litania e dalle sue mani ne scaturi una luce. Capii che stava utilizzando la magia bianca aiutandosi con le erbe per ripristinare l'energia del ragazzo. Questo tipo di magia richiedeva molta forza e molta concentrazione purtroppo il fisico di Yoahn non era più quello di una volta. Ne usci stanco e provato. Ali lo sostenne accompagnandolo su un altro letto. Io sapevo quello che dovevo fare. Presi delle bende e una ciotola d'acqua calda e iniziai a pulire la ferita del ragazzo dalla sabbia e dal sangue rappreso. Una volta pulita iniziai a spalmare con cura la mistura. RACHIEL FREEKS Erano sguardi di apprensione. Non conoscevo nessuna delle persone nella stanza, e fino a prova contraria neanche loro conoscevano me, eppure mi guardavano con tale compassione da mettermi a disagio. Ero dolorante. La spalla e parte dell' addome erano fasciati con cura, dovevo trovarmi sicuramente in un reparto medico di qualche città, forse proprio Morroc. Un vecchio dallo sguardo stanco, un uomo dalla carnagione scura e una ragazza all'incirca della mia età occupavano la stanza: che strana combinazione. < Come và ragazzo ?> Il silenzio venne rotto dal vecchio, che continuava a guardarmi come fossi un suo familiare in pericolo. < Bene...Credo > Cominciai a tastarmi in vari punti, e notai che erano tutti doloranti. < Puoi dirci cosa ti è successo? > Questa volta era il tizio con la carnagione scura a parlare < Beh...ecco...> Cosa era successo? Non lo ricordai immediatamente, dovetti sforzarmi. Perchè mi trovavo in quella stanza e che fine avevano fatto Harrol e i portantini... Harrol...Harrol... < Harrol > Fù l'unica cosa che riusciì a pronunciare. Il nome del traditore. Il vecchio, senza smettere di fissarmi con quel suo sguardo compassionevole, mi disse: < Harrol è il nome di chi ti ha aggredito? > Annuii, non volevo parlare, non ne avevo voglia. Poi bussarono alla porta. Senza attendere risposta, due uomini in uniforme entrarono nella stanza. < Buonasera dottor Rachim > < Buona sera > rispose l'uomo dalla carnagione scura. Era un medico, probabilmente era stato lui a curarmi. < Siamo I soldati semplici Mirat Nihat e Hashir Bedul, siamo venuti per interrogare la vittima > <Interrogare? > Sbottò il vecchio < Si è appena ripreso ed è ancora convalescente, temo proprio che dovrete aspettare domattina per porre le vostre domande > Continuò. Le due guardie non sembravano aver capito, perchè invitarono il resto degli occupanti della stanza ad uscire. < Lasciatemi stare > Disse la ragazza quando il soldato Nihat la prese sotto braccio < Quando è stato il momento di curarlo avete chiesto il nostro aiuto, e ora ci mandate via?> Così anche la ragazza aveva contribuito all'operazione. < Forza Yora usciamo, evidentemente non siamo più graditi> Alle parole del vecchio la ragazza si ricompose e uscì non dopo avermi guardato a lungo negli occhi. Nella stanza rimase Rachid e le due guardie. Fù il soldato Bedul a pormi le domande, parlando il linguaggio delle terre di Hyveta. Mi chiese come mi chiamassi, Rachiel Freeks, Da dove venissi, Da Tahoma delle terre del nord e perchè fossi di passaggio tra queste terre...e fù proprio a questa domanda che il mio cuore perse il suo battito regolare. Avevo perso il pacco da consegnare, o meglio quel figlio di un cane di Harrol me lo aveva rubato. Risposi alle domande del soldato in modo approssimativo e frettoloso, non gli dissi del pacco, ne di Vhan e di Ike, per loro ero un viaggiatore in cerca di fortuna, che per caso aveva accettato un passaggio da quel trio di nani. Bedul e Nihat si congedarono, non prima di avermi avvertito di non lasciare la città per almeno due giorni. Poggiai la testa sul cuscino e cominciai a pensare alla mia prossima mossa. Dovevo trovare Harrol e recuperare il pacco a tutti i costi, non solo per la promessa fatta ad Ike, ma anche perchè dalle sue raccomandazioni avevo intuito che sarebbe stato meglio che quel pacco non finisse in mani sbagliate. |
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Era carino questo blog, alternativo. Sono cose tue, quelle...
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Fantastico sto blog, veramente interessante!!!!L'ho...
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Si dice che una voce fuori dal coro non è inutile, ed io ci...
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Ciao! Ti invito a scrivere anche sul mio Blog
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