Un Lungo Viaggio

ore 02:26 a.m.


Sono ancora sveglia, sotto le coperte, con il pc sulle gambe. Non dormo ancora e non ne ho ancora intenzione anche se domattina la sveglia suonerà alle sette. Sento un lieve brivido di freddo lungo le spalle, dalla finestra riesce a passare qualche spiffero, nonostante il salsicciotto lanoso e colorato posto alla sua base. La tv di là è ancora accesa, parla a vuoto perchè chi la stava guardando si sarà addormentato sul divano. Toccherà adesso a me alzarmi per spegnere tutto. La mia stanza è buia, solo qualche lucina vicino il letto illumina questi miei pensieri scritti. Ecco fatto. Anche la sveglia è impostata, ci sarà comunque il rischio di non sentirla ma stasera non riesco a dormire, riuscirei a restar sveglia per queste poche che separano la notte dalle prime luci dell'alba. Nel silenzio ogni flebile rumore è amplificato... il vicino che tossisce, di rado qualche auto che si sente autorizzata a sfrecciare ad alta velocità in questa notte uguale a tante altre, si sente la padrona della strada. Comincio a sentire sempre più freddo, ora i brividi sono saliti lungo il collo, questa sensazione mi costringerà a spegnere tutto e mettermi sotto le coperte per proteggermi, per riscaldarmi. Ma io ancora resisto e intanto penso ad altro, mi soffermo su altri particolari pur di non pensare alle sue parole di questa sera, al suo comportamento di questa sera. Ma in contemporanea, fanno un gran rumore dentro la mia testa e non riesco a capire, non riesco ad essere lucida. Rimango delusa ancora una volta e inerme attendo. Non mi lamento, non protesto... sottolineo solo un mio dispiacere che non sembra per nulla ricambiato. Quanto siamo differenti gli uni dagli altri a questo mondo assurdo!