Affare a sorpresa Will ha cominciato a mangiarsi le unghie e a ingollare banane con tutta la buccia: che cosa lo preoccupa? Il fatto che tra due mesi deve sposarsi con Lisa (dunque, considerando che le nozze sono ormai fissate per maggio, vedi Sposi in analisi, ne deduciamo che la vicenda di oggi si svolge in marzo) e non ha un posto dove vivere, soldi con cui tirare avanti e un lavoro con speranza di carriera, come doverosamente gli ricordano nell’ordine Ashley, Carlton e Geoffrey. Eppure il Principe ha tante di quelle geniali intuizioni affaristiche, gli basterebbe soltanto un generoso finanziatore che possa dargli carta bianca all’avvio. Ad esempio zio Phil che ha appena vinto in Borsa e ora cerca un buon investitore? Bè, se vuole farsi preferire a Carlton, però, sarà meglio che non rispolveri l’archivio storico dei suoi progetti memorabili, dalle aspirine alla cacciatora al cercapersone che tossisce; metta da parte anche le parrucche alla Bob Marley, tutto ciò che deve fare è spacciare come opera di Carlton il suo progetto di investimento immobiliare. Ovviamente il tempo di farlo apprezzare, e poi la paternità dell’affare è giusto che venga fuori: stà a vedere che allo zio non interessa niente della sostanza del progetto, ma è il modo con cui viene organizzato graficamente e impaginato a renderlo vinente ai suoi occhi: sì, insomma, basta un grafico a torta invitante per convincerlo ad accettare a scatola chiusa di acquisire la proprietà del condominio Chalet Towers. Un’opera d’arte architettonica che non merita di essere trasformata in centro commerciale, diceva Jazz, che allo Chalet oltretutto ci abita (e c’era anche lui al fianco dell’amico a presentare la proposta di investimento in toni reggae): concediamolo, a patto però che la si paragoni a una di quelle insulae della periferia dell’antica Roma. Benvenuti nel palazzo dell’Amicone (ma ci abita con Joanne?), un rudere si è preso, zio Phil, con le porte che si scardinano semplicemente poggiandovi la mano, suppellettili sparse lungo i pianerottoli, e crepe dei pavimenti colmate coi giornali: e non fa in tempo a firmare il contratto d’acquisto che un agente gli notifica che i condomini gli fanno causa: e c’è anche Jazz, gran bella faccia tosta! Anzi lui è addirittura il rappresentante degli inquilini. Bella fregatura: gli abitanti del palazzo non aspettavano altro che il nuovo proprietario dello stabile finisse fuori per accollargli tutt le spese relative al miglioramento delle condizioni di agibilità. Urge a questo punto un sopralluogo da parte del giudice-immobiliarista (a proposito, sarà stato Geoffrey a dire alla stampa che mr. Banks ha sviluppato interessi anche nel settore immobiliare?): ma come evadere la chilometrica lista delle lamentele in meno di una settimana? Perlopiù le maestranze danno forfait: allora meglio affidarsi alla Strana coppia, che nei lavori di utilità sociale, come sappiamo, è già abbastanza rodata dai tempi di Fratello nero non sei mio fratello. E i due cugini non se la cavano male, pur se, umanamente, non è loro possibile rimettere a nuovo più di un solo locale; ma per quello che sono riusciti a fare, il loro lavoro è assolutamente apprezzabile; e poi, chissà, una volta completata l’opera da parte degli operai della ditta, il palazzo potrebbe diventare realmente appetibile sul mercato. Stranamente, però, Will sembrava più entusiasta all’inizio di quest’avventura che non ora, al suo sudato compimento. Di nuovo l’ansia del domani, la paura di non farcela ad affrontare il futuro che lo aspetta, il suo sentirsi pronto a metà, proprio come quel palazzo. Ma se sei riuscito ad aggiustare pareti, a riassestare spazi abitativi, perché dovrebbe spaventarti applicare la stessa energia e la stessa dedizione al tuo avvenire? Il futuro è la sfida più degna per il combattente-operaio che è in te: con la tua costanza, il tuo spirito di sacrificio, la tua generosità, riuscirai a vincerla. Se la dolcezza di Ashley ha l’esclusiva di poter lenire le cupezze spirituali di Will, c’è solo zio Phil a saper ricordare al Principe che è il Principe, quando il morale a terra gli fa perdere ladtella polare del suo essere: tra tutti i ragazzi sei quello che mi ha sempre dato più filo da torcere, eppure non mi hai mai preoccupato. Qualche preoccupazione in più, forse, la dà Jazz, che, pur di ottenere da Phil di non pagare l’affitto, si getta dalle scale (già pericolanti).
La settimana belairiana 1-5 giugno
Affare a sorpresa Will ha cominciato a mangiarsi le unghie e a ingollare banane con tutta la buccia: che cosa lo preoccupa? Il fatto che tra due mesi deve sposarsi con Lisa (dunque, considerando che le nozze sono ormai fissate per maggio, vedi Sposi in analisi, ne deduciamo che la vicenda di oggi si svolge in marzo) e non ha un posto dove vivere, soldi con cui tirare avanti e un lavoro con speranza di carriera, come doverosamente gli ricordano nell’ordine Ashley, Carlton e Geoffrey. Eppure il Principe ha tante di quelle geniali intuizioni affaristiche, gli basterebbe soltanto un generoso finanziatore che possa dargli carta bianca all’avvio. Ad esempio zio Phil che ha appena vinto in Borsa e ora cerca un buon investitore? Bè, se vuole farsi preferire a Carlton, però, sarà meglio che non rispolveri l’archivio storico dei suoi progetti memorabili, dalle aspirine alla cacciatora al cercapersone che tossisce; metta da parte anche le parrucche alla Bob Marley, tutto ciò che deve fare è spacciare come opera di Carlton il suo progetto di investimento immobiliare. Ovviamente il tempo di farlo apprezzare, e poi la paternità dell’affare è giusto che venga fuori: stà a vedere che allo zio non interessa niente della sostanza del progetto, ma è il modo con cui viene organizzato graficamente e impaginato a renderlo vinente ai suoi occhi: sì, insomma, basta un grafico a torta invitante per convincerlo ad accettare a scatola chiusa di acquisire la proprietà del condominio Chalet Towers. Un’opera d’arte architettonica che non merita di essere trasformata in centro commerciale, diceva Jazz, che allo Chalet oltretutto ci abita (e c’era anche lui al fianco dell’amico a presentare la proposta di investimento in toni reggae): concediamolo, a patto però che la si paragoni a una di quelle insulae della periferia dell’antica Roma. Benvenuti nel palazzo dell’Amicone (ma ci abita con Joanne?), un rudere si è preso, zio Phil, con le porte che si scardinano semplicemente poggiandovi la mano, suppellettili sparse lungo i pianerottoli, e crepe dei pavimenti colmate coi giornali: e non fa in tempo a firmare il contratto d’acquisto che un agente gli notifica che i condomini gli fanno causa: e c’è anche Jazz, gran bella faccia tosta! Anzi lui è addirittura il rappresentante degli inquilini. Bella fregatura: gli abitanti del palazzo non aspettavano altro che il nuovo proprietario dello stabile finisse fuori per accollargli tutt le spese relative al miglioramento delle condizioni di agibilità. Urge a questo punto un sopralluogo da parte del giudice-immobiliarista (a proposito, sarà stato Geoffrey a dire alla stampa che mr. Banks ha sviluppato interessi anche nel settore immobiliare?): ma come evadere la chilometrica lista delle lamentele in meno di una settimana? Perlopiù le maestranze danno forfait: allora meglio affidarsi alla Strana coppia, che nei lavori di utilità sociale, come sappiamo, è già abbastanza rodata dai tempi di Fratello nero non sei mio fratello. E i due cugini non se la cavano male, pur se, umanamente, non è loro possibile rimettere a nuovo più di un solo locale; ma per quello che sono riusciti a fare, il loro lavoro è assolutamente apprezzabile; e poi, chissà, una volta completata l’opera da parte degli operai della ditta, il palazzo potrebbe diventare realmente appetibile sul mercato. Stranamente, però, Will sembrava più entusiasta all’inizio di quest’avventura che non ora, al suo sudato compimento. Di nuovo l’ansia del domani, la paura di non farcela ad affrontare il futuro che lo aspetta, il suo sentirsi pronto a metà, proprio come quel palazzo. Ma se sei riuscito ad aggiustare pareti, a riassestare spazi abitativi, perché dovrebbe spaventarti applicare la stessa energia e la stessa dedizione al tuo avvenire? Il futuro è la sfida più degna per il combattente-operaio che è in te: con la tua costanza, il tuo spirito di sacrificio, la tua generosità, riuscirai a vincerla. Se la dolcezza di Ashley ha l’esclusiva di poter lenire le cupezze spirituali di Will, c’è solo zio Phil a saper ricordare al Principe che è il Principe, quando il morale a terra gli fa perdere ladtella polare del suo essere: tra tutti i ragazzi sei quello che mi ha sempre dato più filo da torcere, eppure non mi hai mai preoccupato. Qualche preoccupazione in più, forse, la dà Jazz, che, pur di ottenere da Phil di non pagare l’affitto, si getta dalle scale (già pericolanti).