Creato da Alma_oscura il 05/04/2010

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Post n°114 pubblicato il 03 Febbraio 2015 da Alma_oscura

Due anni.
Ho imparato che ci si fa l'abitudine a tutto. Ed è solo quella che ci aiuta a vivere.
Ma io, a sentire il tuo nome pronunciato dal prete mentre ancora una volta chiede al suo dio di accoglierti per donarti la vita eterna, non mi ci abituerò mai.
Ma come si può parlare di vita riferito ad una persona morta?
È morto. Punto.
Non c'è più. Punto.
Restano i ricordi.
Che fanno solo male.
Punto.

Manchi cugí...

 

 
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"..strade che ho perso dentro i tuoi occhi
neri di fango stanchi di tutto
e fatti di niente ora le cerco
in ogni parola detta per sbaglio
da chi non sa bene come passare
ad altra sorte io vivo disperso
nei sotterranei di questi tuoi giorni
non resta piu' niente
dei tuoi rimpianti solo il ricordo
di alcuni istanti stretti a dovere
intorno alla pancia come una cinghia
per non dimenticare
il tempo che fugge verso i tuoi giorni
che sono niente ora che anch'io
non ho direzione e vago nel buio
non ho destinazione
e dammelo tu un nuovo indirizzo
dove trovarmi appeso a uno specchio
ad ogni ritorno un nuovo ritratto.."

Negramaro

Londra Brucia

 
 
 

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