il viaggiatore

requiem per l'amazzonia


questo è un viaggio. e come ogni viaggio prevede un punto di inizio e uno di arrivo.  bisogna prepararsi. ma in questo caso, soprattutto sul ritorno.cioè, dopo aver camminato a piedi e aver goduto di tante immagini, col cuore senza lacci e pregiudizi su niente e nessuno. bisogna intendere quel che significa :  adesso lo sai anche tu.Si, perchè questo blog sarà differente. tenterò di raccontare l'amazzonia. la foresta. gli indios, i seringueiros, i caboclos. le ferite inferte dalla soia.la distruzione causata dalle mandrie, per inviare carne in europa in asia nedli stati uniti. la fame. il saccheggio della flora, della fauna. la violenza. gli assassini di leader sindacali e contadini. l'oceano d'acqua, il più garnde gigantesco e spettacolare bioma del pianeta. le culture e i cibi. le lotte per la dignità degli uomini. la schiavitù del terzo millennio. la sodoma del traffico di donne. la speranza delle comunità. i volti del potere. la forza devastante del denaro.la frutta e le spiagge . le isole. qualcosa grande come cinque milioni di chilometri quadrati.  e quasi abbandonato nelle mani di un pugno di criminali.e nell'indifferenza del mondo. a cominciare dagli stessi che la abitano.ma , a differenza di altri blog, tenterò di raccontare  questa Gomorra equatoriale, soprattutto attraverso il racconto. cioè la letteratura. ma dove ogni parola avrà il suo corrispettivo nella realtà. nel fatto realmente accaduto.dunque, se vuoi partire, preparati. il viaggio è lungo. ma come sai, un viaggio di diecimila chilometri, comincia con un passoosvaldo