BOVE PRODUCTION

CHE PESCATA RAGAZZI ! ! !


Sabato scorso sono andato a pescare a Calcinaia, in provincia di Pisa.Sapevo che il posto era pieno di channel, i famosi pesci gatto americani.Inizio a pescare a ledgering con bigatttini ed un pasturatore da 20 gr su antitangle., finale dello 0,10 collegato alla lenza madre con elastico da roubesienne (come consiglia Mario Molinari)Inizio a prendere dei channel di quindici centimetri uno dietro l’altro…mancando però qualche ferrata. Avevano tutti dei pallini neri sul dorso, forse per la giovane età. Veramente belli, da acquario.Dopo l’entusiasmo iniziale, diventa però un po’ noioso pescare tutti questi pascetti della solita misura.Potrei provare a pescare con il method innescando del mais, ma mi sento un po’ pigro…non ho proprio voglia di mettermi a preparare la pastura.(Penso che la pigrizia sia la peggior nemica di un pescatore. Quanti pesci abbiamo lasciato nell’acqua per non voler provare a cambiare tecnica o solamente per non provare ad allungare un terminale o a cambiare un amo).…Davanti a me vedo nuotare molte alborelle e un po’ più in là mi sembra di intuire la presenza di qualche predatore in caccia…Catturo un paio di alborelle facendole impiccare alla lenza da legering usata come un filo a piombo da riva e le metto in un piccolo secchiello. Monto un’altra canna con un piombo di 20 gr., ci innesco il povero pesciolino per la coda e lancio ad una quindicina di metri e mi riconcentro sulla canna da ledgering.Dopo un po’ tiro su la canna da predatore e non c’e’ piu’ il pesciolino. Siccome non avevo sentito nessun sussulto della frizione, l’idea che fosse stato un pesce a portare via l’alborella non mi passa neanche per la mente. Reinnesco un’alborella e lancio più vicino a riva.Dopo dieci minuti sento una bella sfrizionata, corro a ferrare, ma mi ritrovo con un amo vuoto in mano…comunque ora so che ai predatori piacciono le mie alborelle.Monto adesso un’alborella su due ami…uno sulla schieda ed uno alla coda (cercando di andare poco in profondità per dare più mobilità all’esca).Dopo un po’ sento di nuovo una bella sfrizionata e questa volta il pesce è allamato…tira forte…penso di aver preso il mostro dell’arno pisano…chiamo la mia ragazza per aiutarmi con il presacchio (guadino).Invece è un channel non troppo grosso, allamato pero’ sotto una pinna.La mia fiducia nella pesca col vivo, che non avevo mai praticato, aumenta alle stelle, come l’entusiasmo. Metto allora Irene, la mia girl, a pescare alborelle e io me ne sto a controllare una canna con galleggiante da 4 gr. con due metri di fondo e la canna da ledgering, entrambe portanti una lenza con all’amo un pesciolino come esca (i terminali sono dello 0.18)Vedo il galleggiantone muoversi stile boa e poi affondare come trascinato da uno squalo. Ferro…e…c’è! Questa volta è un bel cavedano. Il tempo di fargli una foto e…FRRRRRRR….la frizione suona e la canna da ledgering è piegata…ferro…stringo la frizione…tira da bestie…ora è immobile…mannaggia ho preso il fondo…invece no, lo forzo un po’, reinizia a muoversi e con l’aiuto di Irene tiro su proprio un bel gattone.Che bella giornata di pesca, anche se devo ammettere che le padellate sono state molto più numerose delle ferrate andate a segno.Sono riuscito a non ferrare pesci che mi stavano portando la canna in acqua…forse non avevo ami adatti, d’altra parte ero andato lì  per pescare a ledgering.La prossima volta sarete tutti miei…splendidi gattoni!Chiaramente tutti i pesci sono stati reimmessi in acqua.Ora dirrò una cosa prettamente da pescatore:“NELLE FOTO I PESCI SEMBRANO MOLTO PIU’ PICCOLI DI COME ERANO IN REALTA’ !”Lo so che non ci crederete mai…