solivo due

autunno in valsesia


(Ripetizione)   Ottobre volge alla fine.Con piede leggeroscivolo su prati gialloverdirasati all’inglese.Alte roccespruzzate di neve fresca,sono là,inondate di sole.La terra vibra sotto gli urtidel Sesia infuriatocontro le pareti della forra.Più a monte il fiume,chiaro e tranquillo,si increspa in superficie,ed io sentoil fremito dell’acquache intuisce la cascata. Baite di pastoriocchieggiano furbescamentenell’orgia di colori,dal giallo al rosso al bruno caldo.Vago odor di letamesi fonde nei colori d’autunno,colori di morte fertile,di morte-rinascita,colori del ciclo eternointuito da un genioe soffertodalla nostra fragile naturadi piccoli uominicome un dolce-amaro destino.Vicinissimo,un larice giallo-arancio,in trasparenza contro il sole,con i suoi mille aghi lucenti,sembra esagerare.Lassù,oltre le piante,tetre pareti nerastresi stagliano contro il cielo.E’ di là che precipitano, come nei disegni infantili,cascate d’acqua biancapolverosa di luce,ansie verticaliche sprofondano nel nulla.Veli rossicci, morbidi vapori,rendono irrealela parete valsesiana del Rosa,mostro immutabilecon tentacoli di ghiaccio.E tu vediblocchi bianco-verdisospesi lassùin attesa...Ed ecco dalla cresta del gigantevelocissime,lunghe nuvole biancheanelando lo spazio,avanzano nel cielo.Piccoli uominicolorati di maglioni,laggiù,brulicano nel prato.Forse sono felici.Stilla nel cuorecon mille armonici echi,una pace solenne.In una magica retedi suoni e di coloriAnnina mi guardae mi è vicina,realtà bionda,la mia compagna di sempre.----------------------eugen----------------------