Il mondo di Alyssa

*Tamara de Lempicka* mistero...vanità..trasgressione...


Mistero, vanità, senso di impotenza di fronte a quadri che richiamano le linee dell’estetica russa imbevute dell’estetica futurista. Uomini e donne, sono i protagonisti dei suoi quadri, come lo furono nella sua vita. L’amore per Tamara de Lempicka si sofferma sullo sguardo di una donna in estasi, sulla bocca socchiusa di un uomo pensante, sul corpo nudo e aggraziato di una giovane ragazza.
Trasgressione unita ad eleganza, sono altri elementi ravvisabili nelle opere di questa artista, la cui vita resta tuttora, avvolta nel mistero.  Tamara, donna fatale, nata nel 1898 in Polonia con il nome di Tamara Rosali Gurwilk-Gorska,è stata multilingue, trasgressiva, emancipata, estroversa bislacca . Con una vita costellata di amori e odi... bisessuale, pareva esser di tutti, ma non era di nessuno.              Visse e morì nei posti giusti e nei momenti giusti. S'infatuò di lei persino Gabriele D'Annunzio e Tamara, etichettandolo come un «orribile nano in uniforme», gli concesse solo l'umiliazione del bacio di un'ascella.
Considerata l’icona e la regina incontrastata dell’Art Dèco, è riuscita a creare disinvolti ed esasperati connubi tra il cubo-futurismo russo e francese, l’ordine e il rigore italiano e il realismo tedesco e polacco: tutto questo per giungere ad un sublime e geniale stile personale, fatto di elementi accattivanti, metafore e messaggi subliminali. Dalle sue opere, quasi tridimensionali, plastiche e scultoree, è difficile non veder emergere un odio quasi compulsivo per tutto ciò che era mediocre e convenzionale.  Emblematico risulta essere il suo autoritratto a bordo di un auto. Nonostante la donna rappresentata non assomigli fedelmente alla pittrice, il suo sguardo altero, altezzoso e quasi annoiato, è il risultato della perfetta personificazione della donna moderna vista dalla Lempicka.
Ma la vera esplosione di sensualità sono i cinque quadri dedicati alla sua amante Rafaëla, La sottoveste rosa, La bella Rafaëla, Rafaëla su fondo verde,
La bella Rafaëla in verde e Nudo sdraiato con libro, labbra rosse e corpo giunonico, vera e autentica passione, tangibile perfino, di una bellezza imbarazzante: stare lì a guardare l’inconfutabile prova del coinvolgimento erotico e amoroso tra due persone è quantomeno conturbante.  
Un’arte che è riuscita ad immortalare gli aspetti mondani e trasgressivi della vita a cavallo tra il 1920 e il 1930. Uno stile che è riuscito ad eternare con assoluta franchezza e libertà, la Parigi affascinante, sexy, scatenata e creativa di quegli anni in cui la donna emancipata iniziava ad affermarsi in tutta la sua femminilità. Nel suo inconfondibile stile, le figure si impongono prepotenti nella fermezza del segno e le proporzioni vengono quasi stravolte. Attenta al panorama chic e sofisticato della tipica donna di mondo circondata da abiti costosi e sensuali, la Lempicka è sempre stata al centro della scena con la sua arte carica di forza espressiva, fatta di colori violenti, solidi, brillanti e spesso provocatori.agli inizi degli anni 20 e ancora dopo dimentica il costruttivismo, dimentica i futuristi e sceglie una strada diversa: il tempo lungo della contemplazione, ascoltando il silenzio della pittura.  A Roma  il Complesso del Vittoriano  ospita i capolavori di Tamara de Lempicka, dall' 11 marzo  al 3 luglio, in una mostra dal titolo                         “Tamara de Lempicka. Regina del moderno”
 Mi piace questa signora così trasgressiva, sicura nel suo agire e forte.Emancipata e troppo moderna per la sua epoca.Artista straordinaria: osservare le sue opere è come rispecchiarsi nella sua schietta personalità.Grazie per le visite, un saluto in un abbraccio da Liliana
 
Tamara de LempickaPost già pubblicato su *...fini la comèdie* -blog di mia appartenenza-(rivisitazione del testo fonte web)