Filosofo da osteria

vita


Anche io ho letto Edgar Lee Masters quando ero ragazzo, sia "l'antologia di Spoon River" che "Il nuovo Spoon river" sempre sulla falsariga del primo, che come tutte le prosecuzioni mancava dell'immediatezza e della grazia del primo. Per chi non lo sapesse, "L'antologia di Spoon River" è una raccolta di epitaffi, ossia di commenti alla vita delle persone di un piccolo villaggio del cuore profondo degli states.Come una fotografia congela l'attimo in cui è stata fatta senza permettere di cambiare espressione o posizione a chi è stato colto all'improvviso, allo stesso modo la morte ha immortalato,scusate il gioco di parole, la vita, i difetti e le virtù delle persone e Edgar Lee MAsters ha semplicemente raccolto queste istantanee. Disposti senza ordine apparente come uno che camminasse tra le lapidi di un cimitero leggendone i nomi, esistono però quadretti che si compongono e che si scoprono procedendo nella lettura fornendo visioni differenti dello stesso fatto, o fornendo anche spunti di riflessione che potrebbero apparire, a distanza di poche pagine quasi una giustizia divina Per me era stato significativo un quadretto composto da lui/lei ed il reverendo. Lui e lei nella vita erano arrivati vicini alla separazione, ma il reverendo li aveva convinti a restare insieme, così i due raccontavano una vita a due fatta di litigi, silenzi, oppressioni ed ossessioni, una non vita in cui si erano sentiti prigionieri tanto che la morte era apparsa come una liberazione.Il Reverendo invece faceva atto di umiltà accettando il fatto di non essere stato perfetto, ma che aveva però un grande fiore all'occhiello ed era quello di aver salvato il matrimonio dei due. Tanti i personaggi che mi sono rimasti nel cuore Minerva Jones la poetessa grassa e strabica violentata da un bruto per gioco e che per l'umiliazione si lasciò morire , risuonano ancora in me le ultime parole "Avevo tanta sete d'amore, tanta fame di vita" Ma il mio personaggio preferito, quello che più volte ho preso ad esempio è sempre stato il violinista Jones la sua vita spensierata, che molti pensavano sprecata e che invece si rivela una vita vissuta in pieno per le cose che valeva la pena vivere tanto da poter dire alla fine "mille ricordi e neppure un rimpianto". La terra emana una vibrazionelà nel tuo cuore, e quello sei tu.E se la gente scopre che sai suonare,ebbene, suonare ti tocca per tutta la vita.Che cosa vedi, un raccolto di trifoglio?O un prato da attraversare per arrivare al fiume?Il vento è nel granturco; tu ti freghi le maniper i buoi ora pronti per il mercato;oppure senti il fruscio delle gonne.Come le ragazze quando ballano nel Boschetto.Per Cooney Potter una colonna di polvereo un vortice di foglie significavano disastrosa siccità;Per me somigliavano a Sammy Testarossache danzava al motivo di Toor-a-Loor.Come potevo coltivare i miei quaranta acriper non parlare di acquistarne altri, con una ridda di corni, fagotti e ottaviniagitata nella mia testa da corvi e pettirossie il cigolìo di un mulino a vento - solo questo?E io non iniziai mai ad arare in vita miasenza che qualcuno si fermasse per stradae mi portasse via per un ballo o un picnic.Finii con quaranta acri;finii con una viola rotta - e una risata spezzata, e mille ricordi, e nemmeno un rimpianto.